Taler e ritiro di denaro contante

C’è stato un accenno di dibattito in chat proprio ieri sul tema Taler e ritiro del contante. Sebbene il Taler sia un progetto ufficialmente “sponsorizzato” dal PP la proposta del ritiro del contante, che non è strettamente legata al Taler, ha suscitato alcune perplessità. Per chi non conoscesse il Taler ricordo che è un sistema di pagamento (quindi non una criptoaluta e neppure una moneta complementare) basato su un meccanismo a chiave asimmetrica che consente di effettuare pagamenti in totale anonimato tracciando però il venditore. Sarebbe quindi un buon modo per eradicare l’evasione fiscale, a patto però che non sia consentito l’uso del contante che, ricordo, è il mezzo più utilizzato per alimentare l’economia sommersa.

La prima obiezione è stata: i pirati sono contro gli strumenti di controllo.

A questa obiezione, rispondo che nel Taler non c’è nessun particolare strumento di controllo e che i pirati devono armonizzare tra loro due aspetti antitetici tra loro, ovvero trasparenza e privacy. E’ privacy che ognuno di noi possa spendere il denaro in maniera totalmente anonima. Nessuno deve indgare su come spendete il vostro denaro e controllare ad esempio che libri acquistate, se viaggiate in treno o in aereo, se acquistate medicine, se fumate ecc… Il Taler difende questo tipo di privacy. Per contro il venditore/fornitore che viene tracciato non offre nessun dato sensibile in quanto è già noto a tutti che il suo mestiere è quello di vendere o fornire un servizio. Il giro di affari delle aziende è trasparente così come ad esempio la denuncia dei redditi. Il motivo è che i soldi che guadagniamo con il nostro lavoro non ci appartengono in toto in quanto in essi c’è una parte di soldi che appartiene all’intera comunità. Il Taler da questo punto di vista non introduce un centesimo in più di controllo di quanto ci sia già ora con l’utilizzo del contante.

La seconda obiezione è che se il Taler diventa l’unico sistema di pagamento non sarà più possibile acqustare qualcosa di illegale, e che ciò è antilibertario.

Questa è una obiezione interessante perché pensavo che la ricaduta in termini negativi sulle attività illegali fosse addirittura un effetto collaterale positivo del Taler. Ad esempio renderà più difficile acquistare droga o armi e persino renderà più difficile il capolarato. Ovviamente questo indurrà la società a legalizzare tutta una serie di mercati che ora, in maniera del tutto ipocrita, vengono permessi ma soltanto nell’illegalità. E questo sarà un altro effetto positivo del Taler. Rimanendo però sulla provocazione, ovvero come gestiranno le attività illegali, mi viene da dire che continueranno ad organizzarsi attraverso l’utilizzo di altri valori o più semplicemente utilizzando lo stesso Taler associato a professioni fittizie. Dunque, a dire il vero, il Taler avrà come effetto quello di abbattere l’evasione fiscale e non tanto quello di combattere la criminalità

La terza obiezione è stata: sarà difficile da gestire

Questo può essere sicuramente vero anche se lo stesso discorso potremmo farlo su tutto il resto. Io ad esempio mi ostino ad utilizzare dumbphone ed è sempre più difficile. Proprio oggi la mia banca mi ha comunicato che presto abbandonerà l’OTP in funzione di una APP per mobile. Non mi rimarrà che acquistare uno smartphone oppure trovare un’altra banca che mi consenta forme di autenticazioni alla vecchia maniera. Ad ogni modo il fatto che questo possa essere un problema tecnologico mi sembra una obiezione debole per un partito che dovrebbe almeno dimostrare di avere un progetto per un utilizzo intelligente e mirato della tecnologia.

La quarta obiezione: possiamo arrivare allo stesso risultato con una riforma della fiscalità (es consentendo la detrazione di tutte le spese ecc…)

Non ha funzionato granché in altre parti del mondo dove, un po’ ovunque, si sta cercando di limitare l’uso di contante incentivando però l’utilizzo delle carte di credito. vorrei farvi notare quanta burocrazia e quanto controllo c’è nel fornire al fisco italiano una lista dettagliata delle spese che avete sostenuto durante l’anno.

Per finire vorrei ribadire quando sia centrale la battaglia contro l’evasione fiscale e che questa è una battaglia che va fatta definendo dei sistemi sicuri by design, ovvero progettati per non essere evadibili e che la sfida è progettare sistemi rispettosi dei diritti più di quanto lo siano quelli attuali. L’alternativa ai sistemi sicuri by design è quella del controllo che si costruisce con una catena di controllori e controllori dei controllori, spesso inutile, costosa e invasiva.

Ricordo anche che in un paese che ha una evasione prossima ai 150 miliardi di euro l’anno, se non recupereremo almeno il 70% di quella somma, potremo dire addio a qualsiasi possibilità di riformare la società attuale, di distribuire meglio la ricchezza e di implementare le misure necessarie ad arginare il maelstrom del debito pubblico. Se la strada per abbattere l’evasione, che diventerà per forza un problema a livello europeo, passerà dal riitro del contante i pirati devono avere una proposta politicamente in grado di affrontare il problema del controllo e della violazione di privacy che l’uso della carte di credito porta con sé.

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