The Rise and Fall of the Pirate Party (in Germany)

Non sono d’accordo. Per esperienza personale ho sempre concesso il beneficio del dubbio, anche in casi limite. Ma non ho mai scartato a priori chi accusa qualcuno di mala fede. Spesso, in particolar modo sul posto di lavoro sono stato tacciato di aver agito in male fede, ma ciò non mi ha mai bloccato dal dimostrare con soddisfazione che si sbagliassero. Certo è una seccatura, ma molte volte la soddisfazione è maggiore.

@Cal rispondo anche a te:
È l’uso della parola leadership che mi lascia un sapore agrodolce in bocca. Concordo sul fatto di alzarsi e dare l’esempio, prendendosi le responsabilità delle proprie azioni, ma che questo possa automaticamente significare leadership, la vedo come una visione distorta della realtà. Un leader va eletto a suffragio, colui che si autoproclama leader lo vedo come un dittatore. Una persona che si erge a leader in una determinata situazione, e porta poi un risultato, può, a mio parere reclamare poi un eventuale leadership, ma questa gli va concessa, non accreditata in automatico.

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Non c’è automatismo, la leadership è un ruolo sociale, non formale.

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Te ne fornisco un’altra: queste elezioni del Collegio Arbitrale sono in diretto contrasto con lo Statuto ed il Regolamento, che non prevedono alcuna procedura di sfiducia dello stesso.

Il Regolamento prevede solo elezioni integrative a valle di dimissioni esplicitamente pubblicate su Agorà.

@solibo, né @Lanta, né @marco si sono ufficialmente dimessi secondo la procedura prevista dal Regolamento per cui queste elezioni “straordinarie” sono in diretta contraddizione con lo Statuto.

Il CA che ne uscirà eletto, quale che sia, sarà illegittimo.
E si troverà a giudicare i gravissimi fatti occorsi di recente fra @erdexe e @FrancescoAnam.

Con tutto il rispetto che provo per i candidati, @calamarim, @paz e @Rebecca non capisco come possano accettare di assumere un ruolo di Garanzia in queste condizioni di violazione del contratto associativo che lo Statuto ed il Regolamento rappresentano.

Violazione cui comunque risponderebbe legalmente @mutek, come Burocrate.


Che credibilità può avere un partito i cui ruoli di garanzia sono eletti in violazione delle sue stesse regole?

E poi perché?

Non costerebbe nulla applicare le regole come sono (piuttosto semplici per la verità), dimettersi, ripescare eventuali non eletti come previsto dal regolamento e poi indire eventuali elezioni integrative.

Non capisco veramente questo disprezzo delle regole.

Al di là dei profili civilistici, non lo capisco perché se chi ricopre ruoli di responsabilità in un partito viola palesemente ed impunemente le regole, queste smettono di avere qualsiasi significato e il partito smette di avere qualsiasi struttura.

Si va al di là del rifiutare il fair play.
La dittatura della maggioranza viene esercitata contro il partito stesso, che da quel contratto è istituito.

Ma paradossalmente, trattandosi del Collegio Arbitrale, qualsiasi segnalazione di questa palese irregolarità, di questo danno da parte di tutti coloro che voteranno il nuovo CA, metterà l’intero CA in conflitto di interessi, perché chiamato a giudicare della legittimità della propria stessa elezione.

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Perdonami ma fa molto maschio alfa questa cosa :sweat_smile: Io sono della dottrina per cui l’essere umano, in quanto animale che ha preso coscienza della sua esistenza, vive per essere felice, non più per riprodursi soltanto. Ergo anche la naturale catena di comando subisce conseguentemente una variazione. La leadership la vedo come una responsabilità, non come un ruolo sociale. Un leader sorge in una posizione di stallo, ma prima mi hanno insegnato a portare risultati, poi a reclamare ciò che mi è dovuto. Qui sta l’onestá intellettuale del singolo a capire quale sia il suo ruolo, ma in tutta la storia di leader autoproclamati ce ne sono stati davvero ben pochi. E di quei pochi ancor meno sono stati onesti a tal punto da pagare le conseguenze delle loro azioni.

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Credo che quando parliamo di leader stiamo identificando due cose diverse.

In questo movimento i leader non sono privilegiati con del potere, sono persone che agiscono e motivano gli altri, con responsabilità.

One key insight is that the responsibility of the swarm leaders is not so much managerial as it is janitorial. Nobody answers to them, and their task is to make sure that the swarm has everything it needs to self-organize and work its miracles.

Quindi chi fa, leads. Chi non fa, sta seduto.

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E quelle che impediscono agli altri di lavorare sono leader?
Se hanno la precisa responsabilità, l’incarico di favorire la collaborazione fra tutti…

Sono leader o sono codardi?

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ecco questo ha già più senso e mi trovi concorde. L’altra era una sentenza piuttosto equivocabile.

Ecco, un perfetto esempio di campane solitarie: lo Statuto, proprio per prevenire situazioni in cui chiunque si svegli la mattina possa scrivere qualcosa in Assemblea che non rispetti Statuto e Regolamento, prevede un Gruppo d’Integrità chiamato a dirimere situazioni del genere.

Qui una campana, siccome la sua personale lettura è in contrasto con quella del proponente, non dice “ho sollevato la questione, mi rimetto alle decisioni del gruppo di integrità”, ma afferma che:

  1. l’iniziativa in Assemblea è illegale (a suo parere, che non è un legale)
  2. che un eventuale Collegio Arbitrale eletto sarebbe dunque illegittimo
  3. che dovrebbe poi decidere sulla sua elezione essendo in conflitto d’interessi (falso, perché deciderebbe il gruppo d’integrità di cui sopra).

Il tutto, caro @Diossina, condito da affermazioni come “disprezzo delle regole”.

Ecco come suonano le campane dei Pirati.

su questo preferisco soprassedere ancora… però mi servirà più avanti per completezza, credo. Non ho ancora bene a mente i vari regolamenti e statuti, quindi potrei travisare la buona fede di tutti.

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A chi si fa appello per le decisioni del Gruppo di Integrità @solibo?

Dillo tu per favore… che a me non piace ribadire l’ovvio. :wink:

E a chi si fa appello contro le decisioni del Collegio? Dillo tu @Shamar che sei il custode

Già perché ovviamente non si possono accettare le decisioni prese dagli organi preposti, tutti sbagliano: i proponenti, i votanti in AP, il Collegio…

Ora capisci cosa intendevo @Diossina?

Allora ricapitoliamo.

Tutto ciò che ho scritto è vero.
Definirlo “falso”, è falso.

Se queste elezioni vengono portate a termine, quale che sia il responso del Gruppo di Integrità, ci sarà qualcuno che, legittimamente, come previsto da Statuto, si appellerà al Collegio Arbitrale.

Così che @calamarim, @Rebecca e @pez saranno chiamati a decidere sulla legittimità delle proprie elezioni.

Essendo tutti e tre in conflitto di interesse dovrebbero astenersi, ma questo causerebbe un deadlock del CA. A quel punto che si fa?

Se la loro elezione è illegittima, lo sono anche le loro eventuali dimissioni. E sarebbe illegittima persino la loro decisione di dichiarare la loro elezione illegittima.

Ma se decidono che la propria elezione è legittima, nonostante sia evidente il contrario leggendo Statuto e Regolamento che non prevedono alcuna sfiducia costruttiva al CA, screditano sé stessi ed il ruolo che ricoprono.

Ammettiamo accettino tutto questo (cosa che francamente mi sorprenderebbe moltissimo): si fa ricorso all’Assemblea Permanente.

AP che nel frattempo potrebve aver cambiato composizione e maggioranze, dichiarandi illegittima la loro elezione e screditandoli personalmente. Oppure potrebbe rifiutare il ricorso, costringendo i proponenti ad adire a vie legali per vedere rispettato il contratto associativo (con tutta una serie di possibili esiti deleteri per tutti).

E tutto questo per cosa?

Per orgoglio? Per non dimettersi?
Per paura di chi verrebbe ripescato? Per far perdere tempo a tutti?

Giuro che non lo capisco.

sbilanciandomi posso provare a dire che magari @Shamar cerca di seguire i regolamenti passo passo e punto per punto. Come da filosofia di un informatico purista. Viceversa ci sono delle alternative magari più grezze che possono far storcere il naso ai puristi ma che sono più rapide ed efficaci.

penso che la differenza di visione d’insieme possa anche essere dettata da 2 diverse generazioni.

Parlo per assurdo eh.

@shamar penso sia come fare un pdf con pdf editor ed io che me li faccio con power point :rofl:

No, ti sbagli: se tu avessi sentito il parere di un legale @Diossina sapresti che nulla di quello che scrive @Shamar ha un fondamento giuridico rilevante.

Ma per oggi ho scritto troppo.

capisci perchè dicevo sopra che preferivo stare in disparte? non è un linguaggio che capisco molto :sweat_smile:

A) Eppure è semplice: se è stato presentato un ricorso al GdL Integrità ci sono almeno due settimane in cui il gruppo può pronunciarsi prima che terminino le votazioni.e l’eventuale ricorso viene avanzato all’attuale CA.
E se il GI non decide in due settimane? Beh, visto che il quesito è piuttosto semplice … non credo proprio che succederà.

B) In Italia leader e capo coincidono. Infatti capo è l’equivalente italiano di leader. In inglese però leader è più il capo eletto, che quello nominato.
Ma quello che conta più del leader è la leadership (del leader), cioè lo stile della gestione.
Credo che la leadership di Renzi chiarisca bene il concetto. Pur essendo Renzi una persona intelligente ed un vero leader, ciò non ha significato che la sua leadership fosse positiva ed il suo ruolo è stata una meteora distruttiva per il PD

Esatto. @solibo crede che può fare le cose diversamente perché nel Regolamento ci ha messo la frase che tutto è permesso ciò che non è vietato, ma tale frase non vale per lo Statuto. Del resto potrei anche eliminare l’intero Regolamento con un comunicato in LQFB, dato che non è esplicitamente vietato.

@solibo è noto per spargere supercazzole legali prima del voto per confondere le teste dei votanti… ma poi le supercazzole non si manifestano perché sono appunto solo delle supercazzole. Potrei linkare esempi in agorà.

In realtà nella vita ho fatto molte cose.

Fra queste lavorare in un Centro di Servizio per il Volontariato.

Lo Statuto di una associazione (come il PP) è un contratto fra i soci.
Violarlo inventandosi regole significa violare un contratto.

Mentre la maggioranza del partito può legittimamente introdurre le procedure in questione nel regolamento, non può adottarle prima di averle introdotte, violandolo a danno di una minoranza prima di averlo modificato.

A pensarci è piuttosto ovvio.
Sarebbe come dire che in una società di tre soci alla pari, la “Pinocchio&friends S.r.L.”, il Gatto e la Volpe possono tranquillamente dividersi fra loro tutti i profitti perché tanto hanno i voti per cambiare il contratto.

:rofl:

Dopo aver letto questa discussione sono andato su “partito pirata” su LF e mi è caduto l’occhio su questa affermazione che si legge su “chi siamo”:
Non vogliamo seguire un leader. Con Liquid Feedback condividiamo ed esaltiamo idee, dibattiamo e giungiamo a proposte collettive migliori!

… LA DEMOCRAZIA E’ UN DOVERE: IL PARTITO PIRATA SEI TU

e pensavo a come verrebbe cambiata se effettivamente la proposta di cambiamento venisse approvata:
Abbiamo finalmente un leader che grazie al suo gruppo imporrà decisioni migliori per il bene del partito.

La frase in maiuscolo non saprei proprio come adattarla

L’OBBEDIENZA E’ UN DOVERE: IL PARTITO PIRATA E’ MIO.

:rofl: