Guarda, si tratta di capire cosa e dove si vuole andare. Perché in qualche modo, almeno in una fase di espansione, è impossibile pensare di detenere il controllo su tutte le azioni delle varie sedi locali. E per questo, generalmente, si parte da principi generali (NAZIONALI), adottati poi su base REGIONALE e, poi ancora, PROVINCIALE e COMUNALE.
Mi pare di capire, però, che per molte cose manca proprio una visione nazionale. O sbaglio ? Nel caso, dove trovo il programma nazionale, da cui partire per elaborare la strategia regionale e locale ?
Per la “bandiera”, non ti nego che è necessaria per “operare” nel campo del bene comune, comunemente chiamato “politica”. Semplicemente perché ti offre una autorevolezza che, altrimenti, non hai. L’importante è che non si esca dai dettami della “bandiera” o, meglio, dai principi base espressi dall’Assemblea Nazionale (Statuto e Regolamento). All’interno dei paletti, generalmente, ci si muove con una certa libertà. Altrimenti si corre il rischio che ingessando troppo, si arriva all’immobilismo e, di conseguenza, alla morte.
Michele