Proposta per una asserzione intersoggettiva:
La fiducia è il fondamento di tutte le corruzioni politiche.
L’enorme passo evolutivo di Montesquieu nei confronti degli idealisti come Marx, Lenin o Hayek ed Adam Smith* è che ha sdoganato un umanesimo sincero che ammette le debolezze psicosociali dell’homo sapiens piuttosto di assegnargli delle competenze che non sarà in grado di soddisfare, portando ad un umanesimo falso.
L’umanesimo sincero per me è di ammettere che non bisogna assegnare potere al concetto di fiducia, perché una minoranza capace di negare la propria corruzione e venderci la propria onestà ci sarà sempre in qualsiasi campione del genere umano, piccolo o grande. La corruzione fa parte del nostro DNA – abbiamo addirittura immensa difficoltà cognitiva ad esserne consci. Ci impedisce di essere veri socialisti, veri comunisti e veri capitalisti del mercato libero.
Montesquieu ha concepito la separazione dei poteri per combattere la dipendenza da parte della popolazione verso l’eletto fiduciario. Evitando sistemi di democrazia rappresentativa per intero, avanziamo questa filosofia del liberare l’essere umano dal fallacio concetto di fiducia di un ulteriore step.
Noi della democrazia liquida siamo gli eredi di Montesquieu. Apprezziamo le visioni di Marx, Lenin o Hayek ed Adam Smith– ma sappiamo che non funzionano perché non tengono conto dell’incapacità dell’homo sapiens di agire sufficientemente spesso nell’interesse collettivo.
Alternative alla fiducia in democrazia sono l’impiego pervasivo di democrazia liquida, l’evoluzione della separazione dei poteri e/o l’impiego del lancio dei dadi…
*) ironicamente tutti nati dopo Montesquieu, ma la storia non ha mai implicato che quelli nati dopo abbiano compreso cosa c’era da imparare da quelli nati prima