Un avatar all'Internet Governance Forum

A tutte le amiche e amici in rete.

Lunedì 12 parteciperò alla sessione italiana dell’Internet Governance Forum che si terrà nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. Il Forum avrà il suo momento massimo a João Pessoa in Brasile nel mese di novembre.

Siccome non tutti avranno la possibilità di partecipare e intervenire in questo dibattito molto importante per il futuro di tutti mi propongo come avatar per portare le vostre istanze.

Il tempo a mia disposizione non supererà di molto i 5 minuti quindi sarò costretto purtroppo a un’estrema sintesi ma vi invito ad indicare i punti più caldi e la vostra idea di governo della rete segnalandolo in questo topic.

Il mio intervento si inserisce nella sessione 4: La costituente per la gestione di Internet in Italia Hashtag Twitter dell’evento è #IGFItalia2015 L’URL della diretta streaming sarà comunicato dall’account della Camera dei deputati e sarà mia cura, non appena disponibile, girarlo anche dall’account @FelynX_PP

Felice Zingarelli aka FelynX

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Sul tema della privacy nell’èra dei socia network

Ottimo spunto, sicuramente la privacy è un argomento bollente di cui occuparsi oggi, alla luce anche delle previste e possibili evoluzioni del mondo connesso

Riporto qui il post di Mutek

A proposito dell’ IoT e della privacy (e dello spunto lanciato da Exekias in confero): immaginiamo il prossimo futuro, con tutti gli elettrodomestici smart connessi e pronti all’invio di informazioni; chi controllerà che non ci siano abusi sulle informazioni acquisite? è chiaro che le aziende manipolano test pre-vendita (il caso volkswagen su tutti, adesso anche i sospetti sulla samsung e i test truccati sull’efficenza energetica); chi garantirà un corretto uso delle informazioni, un reale blocco delle registrazioni audio per quanto riguarda le tv a controllo vocale, et simili?

Ciao e grazie. Non so se è fuori tema, ma ti segnalo il tema dell’educazione. Internet non è solo un mezzo, ma è anche uno strumento che di per sé modifica le relazioni tra persone e istituzioni sociali. Mi sembra importante che regole, architetture e programmi vadano di pari passo a un’accurata riflessione su come Internet sta cambiando le persone e quindi il mondo. In bocca al lupo, ti seguirò.

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Grazie Stenic e benvenuto

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Lo linko anche qui come importante spunto, dato che quello che è nel TPP dobbiamo aspettarcelo anche nel TTIP: https://www.eff.org/deeplinks/2015/10/final-leaked-tpp-text-all-we-feared

Sono minacce importanti su cui è necessario attirare l’attenzione. Chiaramente il tema AGCOM può essere facilmente collegato a questo.

(a proposito, oggi inizia la settimana internazionale di mobilitazione contro i famigerati trattati commerciali https://www.trade4people.org/ e qui trovate le iniziative in programma in Italia: http://stop-ttip-italia.net/iniziative-stop-ttip/)

Grazie, ieri sera @solibo ha certificato la mia iscrizione quindi sono a disposizione

OT: benvenuto! In realtà non c’è bisogno di essere membri certificati del PP per partecipare alle sue attività e contribuire con idee e progetti. L’unica differenza rilevante è il diritto di voto

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grazie @Ronin

Net neutrality, batterei su quel tema. Oltre che per l’importanza specifica perchè a naso è una delle battaglie che forse ce la facciamo a vincere, una di quelle che hanno più possibilità di essere comprese anche da chi ne sa poco di tecnologia. Internet bene comune, se vuoi lo slogan :wink:

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Io riprendendo il tema dell’educazione, non so se è in tema e hai tempo, ma credo sia importante di parlare di OpenAccess.

Studio medicina e il costo medio di un articolo scientifico è 15$. Quando non sarò più studente e dovrò pagarmi tutto dubito che mi potrò tenere aggiornato in modo ragionevole.

Ma soprattutto, uno studente di medicina povero? In Italia o magari in un paese “in via di sviluppo” dove ci sarebbe tanto bisogno di medici?

Internet insomma può cambiare le sorti del mondo e salvare vite umane.

E anche di libertà d’espressione. In Turchia per esempio Erdogan censura twitter e facebook. 96 morti alla manifestazione pacifista ad Ankara. Censurati i blog che mostravano le foto. La censura di internet non è un rischio che corrono solo i turchi, se non si pongono delle tutele a questo strumento http://ilmanifesto.info/strage-ad-ankara-bombe-sulla-sinistra-filo-kurda/

Questo però ha a poco a che fare con internet, molto più con il copyright.

Riporto un contributo mandato da Lilo

Da Gennaro Francione

Porti questa istanza? Grazie Il diritto d’autore è la destra antistorica. Creative commons sono ancora diritto d’autore “riformato”. Anticopyright è diritto d’autore ridotto ai minimi termini e rivoluzionato. La rete è già anticopyright. Ergo, ogni battaglia non anticopyright è retrò. http://www.antiarte.it/eugius/sentenza_anticopyright1.htm

Pour parler: governance/regolamentazione/costituzionalizzazione della rete o “Dichiarazione d’indipendenza del Cyberspazio”?

La dichiarazione di indipendenza è molto potente e suggestiva

In tema di “net neutrality”, ti riporto una citazione per me spettacolare di Marshall McLuhan (quello de “il mezzo è il messaggio”):

“La tecnologia elettrica è in diretto rapporto con i nostri sistemi nervosi centrali (…) Una volta che abbiamo consegnato i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di trarre profitti prendendo in affitto i nostri occhi, le orecchie e i nervi, in realtà non abbiamo più diritti. Cedere occhi, orecchie e nervi a interessi commerciali è come consegnare il linguaggio comune a un’azienda privata o dare in monopolio a una società l’atmosfera terrestre” Da “Understanding media” del 1964! Quando il computer era solo una possibilità.

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