Volantinare sui social (un dovere e un diritto)

Si discute nelle segrete della libertà d’espressione (valore proto-pirata per eccellenza) e dei commenti dei troll o dei disturbatori nei social network (in particolare nella fogna di Facebook, dove abbondano by design).

Da qui la proposta di:

  1. manentere la presenza dei canali ufficiali del Partito Pirata in Italia su Facebook e Twitter e sugli altri social network, ma solo come vetrina (no comments allowed there), coi rimandi ai canali ufficiali e con le sole pubblicizzazioni di campagne sostenute direttamente e/o indirettamente.
  2. spostare l’informazione ufficiale (comunicati, informazioni varie, programmi politici approvati in Assemblea eccetera) sul solo sito
  3. far conlfuire la discussione sulla nuova istanza di Discourse presente su questo forum.

Comments anyone?

Esplicita il punto 3. Non sarebbe carina una integrazione Wordpress/Discourse automatica? Esiste un bridge?

Mi rispondo da solo: https://github.com/discourse/wp-discourse

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Sono pienamente d’accordo! I nostri comunicati già normalmente li postiamo sul sito e da lì poi si va ad “attacchinare” e “volantinare” sui social. Il problema è che –per lo meno finché non cresciamo sufficientemente– di nostri comunicati/articoli ne escono pochi, quindi per comunicare in qualche modo su ciò che accade giornalmente e per essere visibili, sui social si spammano articoli di altri +o- condivisibili. Questa modalità può andare così o ci serve un canale tipo di rassegna stampa nostro in cui farlo, e poi da lì chi vuole e come vuole se lo riporta dove cavolo crede? Per il punto 3 farei un testo da mandare nei gruppi che spiega la cosa e invita ad iscriversi qui nel forum (o wp-discourse), di conseguenza chiudere i gruppi ai post di terze parti, individuando dei vari gruppi chi sono gli admin per attuare questa cosa.

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FB è soprattutto un posto dove si vuol farsi ascoltare, dove si interagisce, non tanto dove uno si fa pubblicità. Se si decide di usare uno strumento lo si usa nel verso giusto. Usare il coltello dalla parte non affilata non serve. Interessante il concetto di libertà di parola a casa propria, meglio ancora se agli arresti domiciliari.

C’entra qualcosa questa discussione col fatto che in tutta Italia (poco meno di 61 milioni di persone) ci sono 43 utenti registrati su LF?

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No, non c’entra niente.

Facebook, per quanto riguarda le pagine pubbliche (non i profili personali) è ormai un orinatoio di bufale e insulti. Se vogliamo rendere la nostra pagina FB uguale a quella del m5s, dove si leggono solo sfoghi personali, minacce a politici e insulti, allora teniamola aperta. Io sono per chiudere tutte le pagine e tenere solo quella principale dove noi pubblichiamo quello che ci interessa.

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Storno, te ne dico un’altra. Se noi diciamo che non ci piace il livello di privacy di piattaforme come FaceBook, che siamo contrari alla schedatura di massa che viene fatta attraverso questi canali, che non ci piacciono le pratiche di intercettazione operate da NSA che poi si rivende i dati collezionati a terze parti per ignoti fini, non possiamo dire alla gente che per parlare con i pirati devi andare su FB, come non organizzaresti un’assemblea in un centro commerciale o x strada sotto le telecamere di una banca. Lì ci andiamo a volantinare e ad attacchinare, a limite a manifestare (twitterstorm) e cmq presidiamo con il nome per evitare che ne vengano fatti altri usi, ma per parlare offriamo una piattaforma con maggiori garanzie di privacy e sicurezza, senza scopi commerciali.

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Sono d’accordo con @storno; se dobbiamo stare su facebook, dobbiamo farlo secondo le regole di facebook. Quindi niente spam, e partecipazione attiva. Volantinare in facebook è inefficiente, e tanto vale usare i suoi ads, invece delle pagine.

Il discorso su privacy e compagnia non si applica, siamo un’entità pubblica, ed anche volessimo applicarlo, significherebbe che abbiamo diritto di scegliere che informazioni pubblicare. Ma la priorità adesso è raggiungere gli elettori e modellare il dibattito pubblico (cfr. Jerry Weyer: From Activists to Politicians — Pirate Visions).

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Fammi capire, chiudere i commenti non fa parte delle regole di Facebook? Facebook non è luogo di dibattito: sono le pagine gialle. Noi stiamo sulle Pagine Gialle, alla voce “P”, Partito Pirata.

(E sì, io userei i suoi Ads: è questo quello che vogliamo da Facebook, niente altro).

Potrei capire se nei gruppi si fosse sviluppato un dibattito interessante, magari qualche dubbio mi verrebbe. Ma la situazione è che, a parte da merda di questi giorni, nessuno ci scrive né tantomeno commenta. Sicché non rimane che “volantinare” ogni tanto per far vedere che esistiamo. Unica attività che di fatto si fa da sempre su FB, attività che attualmente sto facendo prevalentemente io, fino a un po’ di tempo fa anche Yanfry. Attività che sembra una cazzata ma richiede un bel po’ di impegno e tempo giornaliero. Non certo un’attività che svolge chi ora si fa paladino dell’utilità di tali canali…

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Il punto è che i SN sono un’arma a doppio taglio. Come ricorda Felynx occorrono tempo ed energie per gestirne contenuti e relazioni, per commentare ed argomentare. Allora in quel caso possiamo tollerare anche qualche provocazione che talvolta è funzionale a creare un po’ di interesse attorno alle pagine. Ma così rischia di diventare un tiro al bersaglio, chi si collega e vede che nella nostra pagina ci sono n post fascio-populisti e nemmeno una replica da parte nostra è portato a pensare che il PP-IT sia fondamentalmente d’accordo con quella visione. Per questo ho aperto il thread in confero che non voleva essere un thread sulla censura ma sull’ utilità di mantenere aperte pagine facebook quando sono abbandonate a loro stesse.

No, non credo sia neanche prevista la possibilità di farlo.

Non è una cattiva idea, per le campagne elettorali.

Ma significa “approfittare” della profilazione che facebook ha fatto. Siete pronti al patto col demonio?

Ci sta, che non sia successo. Non è che il dibattito sia tanto diverso negli altri luoghi…

Ma non stavo parlando dei gruppi, quella cinquantina di gruppi aperti senza motivo, che possono essere chiusi tranquillamente (relativamente, per chiudere un gruppo devi espellere tutti e poi uscirne). Bensì delle pagine, che se non sono luoghi sociali (ie: coinvolgono la gente che mette i like), sono inutili, e nessuno le vede.

Quello che dico è: vogliamo usare facebook per raggiungere elettori?

  • Se sì, allora dobbiamo essere pronti a postare i gattini! E massimizzare il coinvolgimento degli utenti, misurare le conversioni verso il sito e/o il cnale youtube, eccetera. Cioè, l’attivismo spammoso che s’è fatto finora deve finire: va elaborata una seria strategia social media.
  • Se no, allora chiudiamo tutto e cerchiamo altri mezzi di comunicazione (più difficili e/o costosi, imho).

@Cal “Se sì, allora dobbiamo essere pronti a postare i gattini! E massimizzare il coinvolgimento degli utenti, misurare le conversioni verso il sito e/o il cnale youtube, eccetera. Cioè, l’attivismo spammoso che s’è fatto finora deve finire: va elaborata una seria strategia social media.”

Vero, ma la domanda base è: siamo affascinanti?

Got it: ora che ho capito la domanda ho anche la risposta. And the answer is: no, non vogliamo usare Facebook per raggiungere gli elettori.

E’ una scelta di campo. Facciamola.

Non sono tanto d’accordo.

Siamo d’accordo sul fatto che la politica sia compromesso e prostituzione morale, no?

Questa è una questione di marketing. :smiley:

“E’ una scelta di campo. Facciamola.” Il campo della “purezza del web”?

Compromesso sì. Prostituzione morale dipende. Dalla prostituzione. E dalla morale.

Riporto in auge questo post…il problema sulla pagina FB ( https://www.facebook.com/groups/197469196996578/791203100956515/?notif_t=group_activity) sta continuando. I soliti noti stanno spammando iniziative e pubblicizzandosi il loro movimento in continuazione… Ormai se uno guarda i post recenti sembra più la loro pagina che la nostra. Pare inoltre che, potendo chiunque aggiungere altre persone, siano state invitate sempre più persone appartenenti all’altro movimento che hanno subito spammato… Inutile provare ad “ascoltare” o “interagire”: questi spammano e basta. Ritengo necessario trovare una soluzione: o si inserisce una regola sulla pagina “vietato lo spam di iniziative non inerenti il PP o tematiche care al PP, pena cancellazione del post” oppure si chiudono le pagine dei gruppi, e si tiene solo quella principale.

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