Wireless routers: a rischio i progetti basati su firmware di terze parti?

Riprendo da questo post di Julia Reda.

Router wireless: rispetto alla bozza iniziale che parlava esplicitamente di non ostacolare l’installazione di software di terze parti, la direttiva 2014/53/EU (concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/5/CE) apparentemente richiede al produttore dell’hardware di fare in modo che si possa installare unicamente software che sia stato certificato per quello specifico hardware.

In Article 3.3 (i) of the directive, it says devices need to be built in a way to “ensure that software can only be loaded into the radio equipment where the compliance of the combination of the radio equipment and software has been demonstrated”. This could be interpreted as a requirement for manufacturers to only allow certified software to run on their devices. Projects like Freifunk and others as well as commercial third-party producers would suffer as a result, lacking proper certification.

Questo metterebbe a rischio reti open e in generale una serie di progetti, penso in particolare a Ninux.

Qualcuno di voi è aggiornato sull’implementazione italiana di questa direttiva? Dovremmo assicurarci che venga attuata nel modo migliore, quali sono gli interlocutori corretti secondo voi?

Intanto ho trovato che c’è stata una consultazione pubblica, chiusa il 30 settembre 2015, in merito al “Decreto Legislativo recante attuazione della DIRETTIVA 2014/53/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014 concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/5/CE” http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/2033147-consultazione

Schema decreto: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/schema_di_decreto_di_attuazione_2014_53_UE.pdf

Nello schema, l’art. 3.3 sembra implementato integralmente. Non ho trovato altre notizie.

Il termine di recepimento per gli stati membri è fissato al 12 giugno 2016 (Art. 49)

“I progetti che costruiscono reti WiFi aperte per la comunicazione, usando software personalizzato nei router, hanno un ruolo molto importante nel fornire ai rifugiati l’accesso a Internet. Lo scorso anno, quasi completamente all’insaputa del pubblico, è passata una nuova direttiva dell’UE sulla regolamentazione delle apparecchiature radio. La direttiva potrebbe limitare i software eseguibili sui router WiFi soltanto a quelli certificati dal produttore. Ciò potrebbe impedire a questi progetti di fornire reti aperte in futuro. Ora è il momento di attivarsi nei confronti del vostro stato per proteggere le reti WiFi aperte.” http://www.partito-pirata.it/2016/02/reti-wifi/