von der Leyen è un personaggio di alto valore simbolico per i Piraten in Germania. Nel 2009 voleva introdurre per legge la capacità amministrativa di oscurare domini web per non fare apparire i siti pedofili. I Piraten gridarono alla censura e stabilirono il principio di fare rimuovere i contenuti offensivi dai siti piuttosto di censurarne l’indirizzo DNS. La campagna Zensursula portò molti attivisti e sostenitori al Piratenpartei (Der Spiegel, 2009, in tedesco).
Dieci anni dopo, von der Leyen è il ministro della difesa. Sotto al suo regime escono mensilmente scandali di corruzione: tangenti a go-go, grandi spese in grandi sistemi militari che poi neanche funzionano. Il colmo i miliardi di € dispersi per riparare una nave, la Gorch Fock, che continua a non essere in condizioni navigabili.
La democristiana von der Leyen è per me un gran personaggio delle politiche di corruzione ed opportunismo. Suo padre, l’ex presidente della Bassa Sassonia Ernst Albrecht, è famoso per avere eseguito un inside job nel anno 1978: inscenò un atto terroristico che dopo si scoprì era fake (Der Spiegel, 1986, in lingua tedesca).
Ecco, la figlia di uno così prossimamente sarà la nuova presidente della Commissione Europea. Altro che Timmermans, quello famoso per difendere i principi dello stato di diritto contro la Polonia… altro che la Vestager, nota per dare la caccia ai monopolisti. No. Ci voleva una che, eccetto ad un inconcludente attivismo per diritti delle donne e per i matrimoni gay, non hai mai fatto qualcosa di politicamente veramente buono… anzi. Stando a VroniPlag ha addirittura plagiato 45% della sua tesi di dottorato. Cioè non dovrebbe nemmeno essere legittimamente ministra.