ZeroTube - YouTube per ZeroNet

Condivisione video anonima, decentralizzata e distribuita usando ZeroNet. Per usare ZeroTube usa http://zeronet.io/ e vai a: http://127.0.0.1:43110/1FUQPLXHimgCvYHH7v3bJXspJ7bMBUXcEb

Riportato da @CopyWrongs ma non l’ho ancora provato. Sembra interessante.

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Sì, sono molto interessanti queste architetture distribuite (zeronet, solid, YaCy, …), sto cercando di preparare un piccolo articolo a riguardo. Anche se ho provato ad installare YaCy su Windows ma muore lì, senza output né successo, e il supporto non dice nulla a riguardo. Dovrei riprovare su Linux, ma non ho molto tempo.

Se avete feedback di prima mano, o altri software da segnalare dite.

L’ho provato. Installazione: si scarica il file zip con dentro Python ed un file cmd che si occupa di scaricare ZeroNet. A questo punto il nostro browser (possibile usare anche Tor per nascondere l’IP) permette di visitare il sito: http://127.0.0.1:43110/1HeLLo4uzjaLetFx6NH3PMwFP3qbRbTf3D

Ci sono alcuni servizi: ZeroBoard, ZeroTalk, ZeroBlog, ZeroMail, ZeroMe. Se ho ben capito l’idea di fondo è fare a meno dei server ed ospitare, per esempio, un sito sul PC dell’autore e sul PC di chi è interessato al sito (infatti per vederlo occorre scaricarlo, anche se poi sarà aggiornato in tempo reale). In questo modo, si può disporre di una banda ampia pur avendo ciascuno una piccola banda a disposizione, ma si sommano. La comunicazione è criptata. I siti non possono essere oscurati da nessun sistema. Queste sono garanzie che danno, c’è un PDF che stavo leggendo. Per modificare il proprio sito serve una chiave privata, questo garantisce anche l’identità dell’autore (pur essendo anonima).

ZeroNet è un Web alternativo. Dicono che non è più anonimo di BitTorrent, però usandolo in combinazione con Tor, si può nascondere l’indirizzo IP. Andrebbe approfondito meglio, è tutto in inglese ovviamente, io fatico un po’ a muovermi con l’inglese ed in questi ambiti così specialistici. Però, mi interessa.

ZeroNet non è molto anonimo, utilizza Bittorrent.

Cioè dipende dalla definizione di anonimità. Si può essere anonimi verso il prossimo, ma sempre sotto sorveglianza dei servizi segreti. L’uso di Tor in questo caso non è sufficiente perché è dimostrato che gli onion si possono deanonimizzare con un confirmation attack, anche da privati per una spesa modica di alcune migliaia di euro.

Ma meglio di Youtube certamente.

Invece, GnuNet è perfettamente anonimo? Sulla base del quale vuoi realizzare secushare alternativa a Facebook e ad altri servizi di comunicazione? Esiste del materiale in italiano per approfondire GnuNet?

No, non è perfettamente anonimo. L’anonimato perfetto si può ottenere solo nella fantasia, senza uso di tecnologie, senza uso di fisica. :wink:

La qualità di anonimato che possiamo sperare di ottenere l’abbiamo descritta in http://secushare.cheettyiapsyciew.onion/anonymity.

Materiale in italiano non credo. Forse sono stati tradotti i messaggi di sistema (so che esistono in spagnolo…). Posso organizzarti un accesso ai siti per lavorare su delle traduzioni se ti va… :slight_smile:

Non è vero, l’informazione è un tale salto di astrazione che acquisisce senso solo per una coscienza umana. In informatica si studia fin dall’inizio che l’informazione può crearsi e distruggersi, a differenza dell’energia. Per identificare qualcuno hai bisogno di una certa quantità di informazione, se questa viene distrutta l’autore è irrintracciabile e non identificabile. Per esempio, tanti libri e dipinti del passato non sappiamo chi ne sia l’autore, sono rimasti perfettamente anonimi. Allo stesso modo, agganciare un lucchetto in giro per una città - anche se qualcuno ti vede, poi si scorda - il tempo passa e non c’è più modo di risalire al responsabile. Si può essere perfettamente anonimi, anche se è difficile e dipende cosa devi fare, però non c’è una impossibilità fisica.

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Puoi assicurarti di distruggere tutto se è tutto sotto il tuo controllo. Ma quando sei connesso passi da un’infrastruttura gestita da altri, non puoi cancellare tutto quello che vuoi. Puoi perseguire un anonimato di fatto, nel senso che diventa talmente difficile superare gli ostacoli che metti da renderlo reale, ma non è un anonimato “perfetto” in senso matematico.

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Ok, però così è un altro discorso, hai ragione. lynX si era espresso in modo da escludere anche la possibilità teorica di un anonimato totale (collocato solo nella fantasia).