Da parte di lynX viene spesso sottolineata l’imortanza della razionalità. Pur non negando la sua importanza ritengo che la razionalità debba conciliarsi anche con l’aspetto emotivo.
Sintetizzo al massimo, commetterò errori, correggetemi Il taylorismo (evoluto poi nel fordismo) era la “programmazione scientifica della produzione” rappresentato dalla catena di montaggio. Ebbe meriti grandissimi, perché permise ad una forza lavoro ignorante, spesso analfabeta (in inglese, magari poeti nella loro lingua) di inserirsi nella fabbrica. Quando però la forza lavoro crebbe culturalmente entrò in crisi perché i lavoratori erano demotivati. Entrò in scena un certo Maslow che lavorò sulla motivazione.
Discorso analogo si deve fare in qualunque organizzazione, in particolare un partito: non basta la razionalità, occorre anche pensare alla motivazione [messaggio anche per altri]
Casaleggio, da questo punto di vista, ha fatto un lavoro straordinario nel M5S.
Occorrono Yin e Yang
P.S. Argomento simile a “troppa” razionaalità fa male di @kakapoo. Mi scuso con lui per non aver proseguito, ma mi sembrava avesse un po’ deviato.
P.P.S. Si parla di modificare il simbolo pirata, e se inserissimo al centro della vela il simbolo di Yin Yang?