Mi rendo conto che quando ho detto “se a loro insindacabile giudizio sono troppi” ho sbagliato. Avrei dovuto dire “se sono disoccupati, studenti o a loro insindacabile giudizio si trovano in difficoltà economiche tali da non poter pagare 60.”
Non ho capito di cosa stiamo parlando: il comma di cui parlate è stato stralciato nella versione definitiva. Andate a guardare il testo sul sito.
Mi sono perso la parte relativa al “proprio insindacabile giudizio”. SE ciascuno giudica autonomamente e insindacabilmente che la propria situazione economica non gli permette i 60€, la quota di 60€ è una farsa… Anzi, io, da oggi, dichiaro che a mio insindacabile giudizio sono troppi…
A parte le battute, o si indicano requisiti oggettivi (status di studente, età, ecc…) oppure la quota ridotta diventa la norma.
Forse un compromesso potrebbe essere che un iscritto ha diritto a 1 quota (o 2 quota o un numero congruo) ridotta in 10 anni da usare a suo insindacabile giudizio, fatto salvo coloro che hanno requisiti oggettivi di cui sopra
No, non sono d’accordo: ad oggi solo due persone (su 150) pagano la quota ridotta. Quindi direi che per ora funziona: se non funzionerà in seguito, correggeremo.
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Ma la pagano a loro insindacabile giudizio o perché sono, ad esempio, studenti?
Sono d’accordo con @solibo su questo: i problemi vanno risolti quando si pongono.
Tuttavia @aniaclug trovo perfettamente legittimo scegliere di pagare i 30 € invece dei 60 €.
Non ci sono differenze dal punto di vista dei diritti perché non ci sono differenze da alcun altro punto di vista. Non siamo qui per raccogliere soldi ma per fare Politica.
No, è insindacabile perché non devono giustificarsi.
Esattamente e sta funzionando: alcuni studenti pagano la quota ridotta, altri quella intera, altri ancora di più (nel senso che donano qualcosa).
Abbiamo riproposto un modello che funziona ma se poi ci dovessimo accorgere che con l’aumento a 60 € tutti pagheranno 30, correggeremo il tiro. Capisco le tue obiezioni @aniaclug ma sono comunque molto soddisfatto del risultato ottenuto in AO e sono anche fiducioso.
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Sì, per quanto servono al Partito Pirata.
Ma i soldi sono assolutamente secondari.
Altrimenti saremmo un’azienda con un capo, dirigenti e tutto il resto, invece siamo un partito politico.
mmhh… non mi avete convinto del tutto (i soldi servono eccome, poi possiamo discutere su come portare fondi al partito, ma è un altro discorso). Comunque l’approccio “vediamo come va e, al limite, correggiamo il tiro”, credo, sia quello giusto
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La pagano solo 2 persone su 150, perchè ora è a 10 euro. A cifre più alte corrispondono più persone che non possono permettersela.
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Ottima obiezione @Nez
Beh, potremmo fare che pagare tutti la quota da 30€ e poi donare 30€ a parte… 
Anzi, mi sa che farò così.
Supposizione lecita ma che non mi trova d’accordo.
Vi rivelo che i poveri, usualmente, non sono taccagni.
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Io lo sono sempre stato.
Forse dipende da quanto sono poveri.
Non credo: è proprio un’attitudine.
PS: i poveri che non si possono permettere niente, difficilmente hanno computer e internet e si vogliono iscrivere al Partito Pirata. Stiamo parlando di poveri “alti”.
Davvero Tesoriere? 
Sei proprio sicuro che sia un’attitudine?
I poveri che non si possono permettere niente, vanno in biblioteca @solibo
Indovina come faccio a saperlo?
Ah già… i poveri “migliori”…
Inutile fare polemica: di poveri con più soldi, non migliori. Alti nel senso letterale, con maggiore disponibilità.
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ROTFL ! ! !