La “specialità” di alcune regioni era giustificata per alcune dalla povertà e per altre dai conflitti “etnici”.
A distanza di anni queste ragioni non sono più valide: o perché la specializzazione ha risolto i problemi o perché non li ha risolti.
Non vedo quindi la necessità di creare altre regioni “autonome”, semmai togliere l’autonomia o darla a tutte, con una opportuna legge costituzionale che precisi le competenze in materia in maniera differente da quanto oggi in essere (le regioni sono già autonome in molte materie, ad esempio la sanità).
Esattamente (essere d’accordo con te tre volte nello stesso giorno è preoccupante).
Purtroppo.
Aggiungo solo un piccolo pezzo: questa storia invece del chiedere con forza altra autonomia favorisce solo l’odio e il ribrezzo che gli “altri” cittadini accumulano nei confronti di quelli che lo chiedono (secondo lo stesso principio per cui tutti i nimby di questo mondo sono odiati dal resto della popolazione).
Scusami exekias, non so che dati sono questi… Ti rispondo in breve:
“È più che risaputo” (ovviamente non lo fanno studiare a scuola) che il Piemonte era in fallimento totale, era praticamente collassato…
Per quanto riguarda il “regno lombardo veneto”, ho messo le virgolette apposta, perché più che regno era una regione dell’impero austriaco…
Comunque per chiudere il discorso basta vedere le casse degli stati preunitari, quelle di tutti gli stati del resto d’Italia non raggiungevano nemmeno la metà dei soldi che c’erano nel regno di napoli…
Scusami ma il regno delle due Sicilie a quei tempi era una super potenza in tutti i sensi, per tanti fattori…
La rapida crescita metteva paura alla corona britannica, che infatti finanziò (segretamente) la campagna garibaldina…
Più che unità d’Italia è stata una campagna militare inglese…
@recarlo2 riguardo a qualche dato storico dell’inculata che ha subito il sud italia, basta che noti come in Calabria, regione oggi praticamente morta dal punto di vista lavorativo, c’era la più grande industria siderurgica in Italia (se non sbaglio), guarda caso chiusa poco dopo l’unità… Venne venduta pezzo pezzo, con giustificazioni del cazzo, per poi aprirne una nel nord…
Poi com’è stata la storia?
I terroni andarono in Piemonte a lavorare eh?
Una città innovatrice come Napoli divenne improvvisamente cesso d’Italia…
Io ho lavorato un anno a Bologna… Un ragazzo si pensava che dopo le 20:00 non c’era più acqua…
Ho notato l’impressionante campagna d’odio e disinformativa che è stata fatta nei confronti del sud…
Com’è il fatto? Dividi et impera, no?
Ragazzi ma che succede se tutte le regioni vogliono l’autonomia?
Ma che cazzo di paese diventa, ma come vogliamo parlare di unità, ma come vogliamo parlare di europa…
Senza offesa eh, ma non rompetemi i coglioni…
Invece di unire si continuano a fare proposte divisorie, Siamo nel 2020 SVEGLIA!!!
L’unica proposta seria è di rendere tutte le regioni eguali. Per uguali intendo proprio o tutte speciali o tutte ordinarie. Un’ po come i pirati che sono tutti dirigenti e quindi anche tutti soci ordinari. Poi si può discutere su cosa fare nei dettagli ma sempre tutte le regioni eguali restano. Se il sud era più ricco del nord non lo so ma a me interessa solo un futuro migliore per tutti.
Esatto, ma siccome l’attuale legge costituzionale fa pena, prima si rendono tutte uguali e poi si riformano le competenze e le autonomie regionali (per tutte le regioni, senza privilegi alcuni) nel rispetto dei bisogni dei territori e dell’unità dello stato (oggi italico, domani europeo).
No, direi che questo paragone mi sembra proprio azzardato, anzi completamente fuori luogo. Abbiamo visto con mano (destra e sinistra) che rendere TUTTI gli iscritti automaticamente dirigenti non è una bella idea. Affatto.
Mah…
In internet si può trovare anche:
che illustra uno scenario diverso da quello che dipinge @marcat90 fornendo una discreta lista di riferimenti bibliografici.
Ad ogni modo, la questione qui riguarda altro. L autonomia ai sensi del 116, prevista dalla costituzione, é già in atto. Come ci siamo arrivati può essere interessante, ma sarebbe meglio farci un altro thread.
La questione adesso ruota principalmente attorno ai costi standard per le funzioni oggetto di autonomia. E’ qui che bisogna svegliarsi, altro che. Lo studio di come viene composto il costo (fabbisogno)standard fa (già oggi) e farà (in futuro) una bella differenza.
“L’adozione del calcolo dei fabbisogni standard per la distribuzione dei trasferimenti perequativi permette il superamento del vecchio criterio della spesa storica sulla quale si basano attualmente i trasferimenti agli enti territoriali. Questo approccio metodologico viene oggi considerata una best practice relativa alla progettazione dei sistemi di finanziamento dei governi locali e offre al Paese un’importante chance per ammodernare le relazioni intergovernative e rendere più efficiente la spesa pubblica degli enti locali.” https://www.opencivitas.it/
Non sono d’accordo: prima bisognerebbe chiedersi, visto che non siamo tutti della stessa opinione, se ci sta bene l’art. 116, terzo comma, o se come Pirati vorremmo abrogarlo, riformarlo, eccetera…
Si, ma allora facciamo un fork da non inquadrare in gruppi locali -veneto perché se si parla di diritto costituzionale riguarda tutti, mica solo il Veneto.
Qui terrei argomenti che fanno le pulci all autonomia chiesta dal Veneto ai sensi del 116 cost.
Sono tutti gli iscritti che decidono, come da costituzione serve il metodo democratico. Sono gli iscritti che scelgono il capitano o lo buttano a mare quando serve. Il nostro capitano è il manifesto e le regole che ci diamo per navigare tutti assieme.
scusami ma certo che sei simpatico eh… ma ti ho fatto l’esempio di un’industria siderurgica pienamente funzionante chiusa con l’unità d’italia e te ne esci con sta cosa?
giusto per dirtelo, ma l’articolo che hai condiviso te lo potrei smontare pezzo pezzo con i fatti…
l’articolo che hai condiviso è proprio ciò che rappresenta la parola “disinformazione”…
per non parlare poi della strumentalizzazione del fenomeno del brigantaggio, utilizzato come scusa per sedare le ultime resistenze che volevano la repubblica…
altro esempio: ma ti sei mai chiesto in vita tua che fine hanno fatto i famosi mille che tanto si inneggiano, e come sono stati trattati?
ma secondo te, l’ottava città (napoli) più popolosa del mondo dell’ottocento, la terza in europa dopo londra e parigi, era economicamente debole?
ma poi secondo te, se io ho in banca 500 milioni, ed il resto delle persone hanno tutte insieme 250 milioni, chi è economicamente più forte? secondo te se io posseggo “i pozzi petroliferi” di quel tempo ovvero lo zolfo, chi è più forte economicamente?
io ho cercato di spiegarlo in parole povere, ma se non si vuole capire che l’unità d’italia è stata fatta per distruggere una concorrente dell’inghilterra beh…
ma veramente, si può mai credere alla favola dell’Italia unita? ma per quale motivo si doveva fare l’italia, si è sempre stati felicemente divisi nella penisola…
L’Unità Italiana è stata una campagna di conquista militare, nient’ altro, il resto purtroppo sono sempre state cazzate…
Quindi adesso, siccome l’unica cosa positiva dell’unità italiana è che appunto ci si è uniti, invece di dividerci continuiamo questo processo di unione…
Evitiamo di appoggiare questi fomentatori d’odio che portano solo divisione pensando che “l’autonomia di una singola regione è una buona cosa”…
Ok
Guarda, abbiamo punti di vista molto distanti. Quella che tu chiami disinformazione per me é peer review a livello base.(parlo della bibliografia a fondo pagina dell articolo).
Tuttavia, non essendo questo thread incentrato sugli argomenti legati agli eventi socio-economici post unità di Italia, non proseguirò oltre.
Io qui vorrei parlare di come si stanno ponendo le basi della autonomia 116 cost. (Già in atto! ) tramite il sistema dei fabbisogni standard. E’ un argomento che avrà un peso incredibile in futuro secondo me.
Se parliamo di altro, magari pure collegato eh non dico di no, però ci spostiamo altrove sul forum, così approfondiamo la questione. Apriamo un nuovo thread.
attenzione, le rivendicazioni indipendentiste catalane hanno una ratio assolutamente diversa da quella economica. L’indipendentismo può avere spinte reazionarie come nel caso veneto oppure internazionaliste come nel caso catalano. Non mettiamo tutto nello stesso calderone
No, affatto: c’avevo messo solo la parte economica. Ma hai ragione.
Vero, ma la parte economica è quella che attira la maggioranza.
La Catalogna aveva un’autonomia che nessuna regione si sogna in Europa.
Anche per la Brexit
no, è semplicemente quello che i castigliani dicono dell’indipendenza catalana. Il punto non è economico
Diciamo che per loro non è solo economico…
Autonomia: la Lega, il Sud e il sondaggio riservato. Il retroscena di Feltrin (corriere del Veneto 3 ottobre 2019)