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Sacha Baron-Cohen (è un cognome, non un titolo nobiliare) ci spiega come stiamo uscendo dall’era della democrazia razionale, basata su evidenze scientifiche e verità… per abissarci in questa rete nella quale qualsiasi polemica di un lunatico può diventare la politica portante di una nazione. Immaginate cosa Göbbels avrebbe potuto fare con uno strumento di manipolazione potente quale Facebook.
“Coloro che possono farti credere assurdità, possono farti commettere atrocità”, Voltaire.
“Freedom of Speech is not Freedom of Reach”
“Coloro che negano l’olocausto, inneggiano ad uno futuro” (magari digitale, ndr)
“Una verità oggettiva c’è. Fatti esistono.”
“Queste ditte lucrano sull’ingaggiamento, e nulla crea maggiore ingaggiamento delle menzogne, le paure e la rabbia.”
Questi sviluppi affliggono anche le competenze intellettive degli iscritti al Partito Pirata. Se il partito non prende misure consce a massimizzare la razionalità collettiva, si ritroverà a seguire istinti irrazionali — a fare scelte inefficaci o addirittura dementi.
La fiducia nel leader non basta, anche se fa corretto uso della democrazia liquida, la democrazia liquida non deve limitarsi a dare il potere a colui che presenta la migliore polemica e concentra in se la maggiore simpatia, a priori delle questioni politiche, ma a coloro che nell’ambito dei dati e fatti alla mano hanno sviluppato il piano d’azione più ragionevole. Tutto ciò necessita anche che si sia d’accordo sul cosa sono i fatti, ed in questo mondo della manipolazione non è più qualcosa che si può delegare alla educazione scolastica ed ai media. È qualcosa che bisogna sviluppare con metodo.