Come combattiamo il lobbismo e la "Dittatura degli Attivi" ?

Questa cosa mi da l’impressione che per evitare cammellaggio, ti stia buttando ad eliminare i vantaggi della democrazia liquida. Non era nata anche per contrastare la dittatura degli attivi?

Purtroppo il concetto di “dittatura degli attivi” viene frequentemente confuso prendendo le parole alla lettera. La “dittatura degli attivi” si manifesta solamente quando manca l’opzione della delega e per questo tutti devono partecipare ai dibattiti ovunque e sempre per evitare che qualcosa vada fuori rotta. La delega risolve dimostratamente esattamente questo problema (vedi paper scientfico a riguardo) permettendo che ci si occupi di altre cose ma gli attivi non possano dominare delle votazioni di loro interesse attraverso un mero numero di interessati.

WIRED ha riportato l’uscita di tale paper quest’anno, rimangiandosi in questo modo tutte le disinformazioni e conseguenti false accuse contro il PP che aveva pubblicato Riccardo Luna intervistando il Brancati il quale non ha capito o non ha voluto capire il concetto di “dittatura degli attivi” nel 2012.

(È legittimo criticare queste persone in pubblico ora che queste cose sono confermate come fatti).

Quindi non ho ben capito cosa vorresti fare.

Mentre risolvi il cammellaggio imponendo dei requisiti di attività per votare, in qualche modo la delega si salva.

Ah, aspe’, si salva solo quella attivo su attivo? E risolve solo il problema degli attivi che non vogliono seguire una determinata area o issue?

Il problema è anche linguistico… i verdi la chiamavano la “Diktatur der Aktiven” ma quelli di Occupy chiamano tale fenomeno “the dominance of the extroverts” – infatti scrissi poi http://my.pages.de/activerts facendo l’abbinamento dei termini. In pratica il problema sono quelli come te e me che passiamo ogni giorno a creare contenuti digitali in questa piattaforma mentre dovremmo fare cose più importanti – gli “Aktiven” nel senso dei verdi non sono quelli che fanno il login due volte a settimana dopo cena, eppure sono persone che nel nostro PP influiscono altrettanto quanto quelli iperattivi – da un punto di vista di potere democratico.

In pratica non stiamo parlando dello stesso livello di “attività” – sarebbe meglio chiamarla “dittatura degli iperattivi” – e mi pare lo stesso problema che si delinea come lobbismo. Persone pagate a non fare altro che influire in politica – nel nostro partito non devono avere un vantaggio.

Meno male che sono andato a cercare il mio cognome negli archivi altrimenti mi sarei perso questa “perla”.

Ero davvero curioso di capire a che livello di ossessione, invidia, rancore e odio fossi arrivato, nonostante siano passati 6 anni, per il fatto che chiamavano me e non te sulla liquid democracy (a proposito, FYI non mi intervistò Riccardo)…

Nel frattempo ho avuto una bambina, non ho più capelli, ho cambiato paese, città e lavoro 4 volte.

Ah, LQFB è pure passato di moda, ora ti do una dritta: mi inizieranno a intervistare sui sistemi di voto basati sulla blockchain… Quindi occhio, fossi in te me lo studierei…!

La dittatura degli attivi è la dittatura degli attivi. Punto.

È italiano lynX…