Come rendere produttive le discussioni

###Premessa###

Avevo avviato questa discussione per riflettere su come produrre al meglio dei “contenuti”. Potenzialmente questi possono essere un testo (statuto, proposta di legge, una pagina web, ecc.), ma anche un libro, un software e via dicendo. Volevo raccomandare una buona pratica per rendere le discussioni produttive attraverso questo avanzato forum.

###Buona pratica per le discussioni nel forum###

####Il relatore deve curare il primo post della discussione####

Quando un utente avvia una discussione, in particolare quelle discussioni che devono produrre qualcosa, dovrebbe assumersi l’incarico di essere relatore di questa discussione. Il relatore deve tener aggiornato il primo post della discussione, perché ha il compito di far maturare uno scritto alla discussione.

####Il primo post diventa la conclusione####

Di tutti gli interventi che seguiranno, il relatore deve integrarli nel primo post con l’ottima di maturarlo sempre di piú. Naturalmente, non può esserci l’obbligo di integrare tutti gli interventi. Ci sono persone che tra loro sono in dissintonia e non possiamo forzare il dialogo, cosí come non è detto che il relatore sia d’accordo con quanto gli si fa presente. Questo non mina la libertà di partecipazione, perché chiunque è libero di avviare una “discussione concorrente” dove, anziché intervenire soltanto, diventa un nuovo relatore (e magari avrà piú successo).

####Se gli interventi sono molto numerosi sarebbe utile l’estrazione casuale####

Infine, se un relatore riceve interventi da centinaia o migliaia di altri utenti, ovviamente non può leggere tutto, ma è anche vero che non possono essere tutte cose nuove, molti interventi sono ripetuti (basta vedere i commenti di un qualche “acceso” blog) e poi molti sono di scarsa qualità (dunque ignorabili). Quindi il relatore potrebbe estrarre a caso degli interventi da questo grande insieme, e scartarli o usarli per migliorare lo scritto finale. Non si può ascoltare tutti, ma c’è comunque la possibilità di essere estratti e, infine, quello che uno vorrebbe dire, è certo che (nei grandi numeri) sia detto da tanti altri.

###Licenza dei contenuti###

I contenuti cosí creati devono essere di pubblico dominio con la licenza piú libera (CC Zero) in cui nemmeno l’attribuzione è richiesta. Però, siccome conoscere il relatore è utile, può comparire la dicitura:

Produzione scritta elaborata dagli utenti della piattaforma X e curata da Mario Rossi (o MrNick) che riconosce i meriti collettivi dell’opera.

L’autore dello scritto, va inteso come un co-autore insieme a molti altri, ha in aggiunta il ruolo di “curatore”, ma deve riconoscere i meriti di tutti. Eviterei la complicazione di tracciare gli autori, per difendere diritti, con possibili contese… meno protagonismo e piú semplicità.

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Mi sembra una giusta proposta. Vedrei ancora meglio aggiungere l’uso di un pad o del wiki nel primo post della conversazione, ma se il pirata va a firmare a nome proprio “l’articolo” che ne verrà fuori credo che sia giusto lasciare a sua discrezione se usare la scrittura collaborativa o meno.

Questo è un problema serio. In giro viene risolto con cose come Reddit o Appgree (massicciamente usati entrambi da Podemos). Se fossi un abile informatico (ma non lo sono) darei forma ad una suggestione regalatami da @lynX, che proponeva di ordinare i commenti grazie ad un “voto” multiparametrico: non solo mi piace/non mi piace, ma anche quanto “acuto”, “innovativo”, “pertinente”, “logicamente corretto”.

Quando i commenti sono migliaia non tutti possono votare tutto, e alcuni commenti a seconda di quando sono stati scritti godranno di diversa visibilità.

Appgree prova a risolvere in modo arguto il problema sostanzialmente con il sorteggio: crea tanti gruppetti dentro la platea, casuali, e gli propone di giudicare solo alcuni dei migliaia di commenti. Viene fuori una stima statistica di quanto quei commenti siano apprezzati in base al “senso comune”.

La casualità potrebbe essere uno strumento democratico interessante quando si parla di questi grandi numeri…

Mi pare che il primo post sia sempre un wiki, basta che uno inizia a modificarlo e nasce la cronologia di ogni modifica. Ho visto il pad e serve per una scrittura a piú mani (simile a Google Docs) però il relatore deve avere il controllo prioritario dello scritto (a beneficio dell’ordine e della coerenza), scrivere a piú mani può diventare un casino… eviterei.

Io penso che tutti i contenuti che si producono, per quanto può esserci un relatore (con nick o nome e cognome) si deve sempre indicare che ci sono autori vari che sono co-autori, ma salvo questa precisazione, la licenza sarebbe Creative Commons Zero, dove non importa piú nemmeno l’autore, ma solo la proposta. Serve questo salto di qualità.

Dare le giuste attribuzioni a tutti è, da una parte stressante, dall’altra diventa una tale lunga lista che ogni autore “sparisce nel mucchio”, meglio rinunciare all’attribuzione. Inoltre, il relatore non è l’autore, è una persona che viene aiutata.

Approfondirò gli altri strumenti, non li conosco. Il “voto”, diciamo feedback, multiparametrico può essere usato per far comparire prima un certo intervento rispetto ad altri, e comunque anche alcuni casuali servono. Però, è a discrezione del relatore cosa fare con ciascun intervento (la vedo cosí). Il problema del voto ora non menzioniamolo, evitiamo proprio la parola per non confondere.

Appgree, basandomi sulle tue poche frasi, mi sembra troppo complicato… I commenti e gli interventi non sono cosí importanti, ciò che è importante è che si vada maturando qualcosa di conclusivo (sempre rivedibile ovviamente).

In realtà la scrittura a più mani ti permette di far correggere le singole parole (magari mi sono espresso male, o la punteggiatura è sgraziata.

Se l’attribuzione è CC zero, cioè senza autore, e viene pubblicato nel canale della nostra comunità sembra che sia a “nome di tutti”: andrà specificato molto bene che non è così con gli opportuni disclaimer.

Mi è stato riferito che Podemos è passato ad un proprio open source Reddit clone, ma mi sono già scordato il nome. Intanto sta andando di moda http://www.mattermost.org/open-source-slack-alternative-reaches-1-0/ – non l’ho ancora usato, non so cosa offre.

IMHO non si dovrebbe pubblicare nulla che non sia passato per l’Assemblea…

Ma non si tratta di pubblicare nulla, ribadisco che l’adozione / accettazione / approvazione di un contenuto è una questione che viene dopo; questi devono prima essere selezionati ed anche votati per essere fatti propri del Partito. Intendo “spacchettare” i problemi per renderli piú gestibili.

Riguardo l’autore, oltre alla licenza CC0, avremo una dicitura del tipo: Produzione scritta elaborata dagli utenti della piattaforma X e curata da Mario Rossi (o MrNick) che riconosce i meriti collettivi dell’opera.

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@don_durito @lynX

Ho compreso che il wiki dà a tutti la possibilità di modificare il primo post (è stato attivato per la mappa dei contenuti del PP al momento). Da una parte questo può essere pericoloso (anche se al momento è tutto ok), dall’altra temo che pochi hanno il tempo di curare un “riepilogo discussione” o “scritto collettivo” e si preferisce intervenire sotto.

Io suggerisco di evitare il wiki (non in assoluto, ma in base al metodo che sto illustrando in questa discussione) e lasciare ad un’unica persona il controllo di uno scritto finale presente nel primo post. Al tempo stesso, ogni primo post cosí curato, deve avere il link ad un pad, dove viene copiato e tenuto aggiornato il testo del primo post e sul pad si possono fare interventi su singole parole, o lavorare a piú mani.

Il wiki è un analogo del pad, inutile averlo doppio. Se si usa uno, non serve l’altro. Nel forum si fanno interventi e uno controlla il risultato finale, mentre nel pad c’è una copia del risultato finale editabile a piú mani (meno controllata, ma piú flessibile). Che ne pensate?

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Sì, condivido la tua proposta. Mi impegnerò maggiormente a seguire questa buona pratica - mi riprometto sempre di farlo ma poi me ne dimentico.

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