Metodo di selezione e votazione dei contenuti prodotti

I contenuti a cui ci si riferisce sono quelli prodotti con questo metodo.

Presupposto - Per semplificare il problema, supponiamo che l’insieme degli aventi diritto al voto è un insieme sano e ottimale, quindi non ci sono intrusi, manipolatori, sabotatori, ecc. I criteri di attribuzione o perdita del diritto di voto saranno stabiliti in una discussione a parte.

Dato il presupposto, avremo un elenco di relatori / curatori sostenitori di certi contenuti (es. parti di programma, nuove regole, nuovo manifesto, progetto di campagna elettorale, ecc.). Questi devono essere selezionati e poi votati. Quindi, ancora prima del voto, si deve stabilire che cosa è votabile o meno.

Sicuramente spetta agli aventi diritto al voto, decidere cosa è votabile o meno. Inoltre, sarà necessario un elenco di criteri per valutare un contenuto proposto da un relatore (notare che il relatore può essere uno esterno al partito ‒ come per esempio sono io). Quindi il PP potrebbe accogliere e valutare qualsiasi contenuto che gli si consegni, sarebbe a dir poco eccellente, democraticamente parlando.

Prima delle modalità di voto, aiutatemi a fare un elenco dei criteri affinché un contenuto sia votabile. Un contenuto proposto da un relatore, deve:

  • Esser pubblicato sul forum e ricevere licenza creative commons zero, con la dicitura che specifica chi è il relatore (almeno un nick) e si riconoscono dei meriti distribuiti su tutti i partecipanti.

  • Essere coerente (le contraddizioni non sono ammesse)

  • Essere compatibile con il regolamento, lo statuto e il manifesto, a meno che la modifica non riguardi proprio questi contenuti fondamentali.

  • Essere considerato votabile dal 3% dei pirati (si tratta di una soglia di sbarramento, passata la quale non è detto che il contenuto sia poi votato) (il risultato va arrotondato per eccesso).

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Ciao @Silvan,

ti confesso che ci ho capito poco: che cosa stai proponendo in sostanza? In particolare, mi torna poco quando parli di “contenuti votabili”: tutto è votabile, a meno che non sia in contrasto coi Regolamenti in vigore (e Statuto e Manifesto e da ultimo magari anche Codice Civile). Per il resto, la piattaforma di voto (LQFB) ha già by design le soglie di cui parli, non solo al voto, ma anche in discussione.

Altro punto oscuro è l’essere coerente: ciò è molto più soggettivo di quanto si creda. Per questo abbiamo un Gruppo di Integrità tenuto a valutare non solo i requisiti di ammissibilità di ciascuna proposta (di cui sopra), ma anche eventuali palesi e manifeste incongruenze interne alle stesse proposte.

NOTA: non è detto che questa soluzione sia ottima, o subottima. Stiamo facendo sempre e comunque esperimenti in produzione, come ricordava qualcuno. Per ora va bene così.

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Non avendo accesso a LQFB, nemmeno in semplice lettura, non ho modo di valutare come tale piattaforma porti avanti le discussioni e stavo ripercorrendo tutto il processo di maturazione di una proposta e sua votazione.

Non tutto è votabile, un minimo di criterio deve esserci. Ho letto del gruppo di integrità, quello che dico non è perché manca necessariamente, semplicemente ho aperto delle discussioni sul metodo per migliorarle e consolidarle il piú possibile. Purtroppo, come esterno, piú di questo forum non vedo e altro non ho a disposizione.

Dialogando è emerso che ci sono delle tendenze divergenti interne al Partito, che forse comportano un certo immobilismo. Sento il bisogno di verificare e consolidare alcuni aspetti che ritengo fondamentali, altrimenti non maturo fiducia verso un partito.

Un problema ricorrente delle piattaforme di dibattito è che non riflettono le reali maggioranze del gruppo intero. L’opinione per esempio che si debba rifiutare i temi non digitali dalla maggioranza è in genere refutata in quanto i temi non digitali non esistono più: tutto è digitale, e un partito che non si interessa dell’esiistenza umana sul pianeta non serve a nessuno. Eppure le minoranze iperattive (in genere esiste anche uno spacco tra le persone che passano molto tempo in via digitale e i militanti che fanno lavoro sul territorio e vincono le elezioni – i forum pirata in genere riflettono le opinioni di quelli che non vincono le elezioni) negli strumenti di dibattito si fanno sentire molto piu fortemente che negli strumenti di voto (in genere da questi anche messi in discussione in quanto non è bello sentirsi in maggioranza sul forum per poi accorgersi in assemblea che i militanti veri hanno idee ben diverse. Anche in Germania, provocando una delle cause della crisi del Piratenpartei: il rifiuto di applicare veramente la democrazia liquida).

Una delle faide più grandi da sempre in questo partito è tra gli inclusionisti che vogliono permettere anche a chi ha una opinione refutata dall’assemblea di continuare a fare promozione di tale idea e coloro che vorrebbero un partito funzionante il che richiede che i dibattiti conclusi in un modo o un altro si mettano da parte fino al giorno quando ci sono nuove condizioni che necessitano una riapertura di tali discorsi.

Uno dei fenomeni che ha impedito ai Piraten di agire coerentemente è il fenomeno “nach den Wahlen ist vor den Wahlen” cioè “dopo il voto è prima del voto” che significa che tutti coloro che non sono d’accordo con l’esito di una votazione assembleare fanno finta che nulla sia successo: continuano a fare promozione delle proprie idee nonostante il recente chiaro rifiuto e si rifiutano a contribuire a realizzare quanto si è decisi insieme. Potrei capire se il voto applicato si trattasse di semplici maggioranze, cioè il partito diviso a metà tra pro e contro – ma spesso sono state minoranze del 10% a bloccare l’andamento del partito contro una maggioranza ben qualificata. Se non si impedisce questo genere di comportamento, prima o poi il collettivo si arrende e lascia che la minoranza prepotente prenda il controllo – c’è chi dice che l’attuale presidenza del PP-DE è una minoranza di questo tipo e sono sicuro che si potrebbe documentare il metodo.

Alcuni partiti hanno sviluppato misure disciplinari a riguardo di questi comportamenti decostruttivi: se insisti a discutere di temi che nel collettivo abbiamo già concluso, senza perlomeno apportare nuovi aspetti, noi ti sanzioniamo il tuo comportamento decostruttivo.

Noi pirati italiani invece pare che non ci siamo ancora decisi se vogliamo essere un gruppo politico o una piattaforma di dibattito talmente aperta a tutti che non si riesce a focalizzare. Perciò anche le convinzioni più fondamentali di un progetto politico vengono rimesse in discussione.

Attualmente il problema si risolve attraverso lo split tra forum ed assemblea. In assemblea le minoranze vengono ascoltate, ma se non hanno argomentazioni convincenti, perdono. Nel forum possono prendersi talmente tanto spazio da apparire dominanti. In passato la situazione era più grave in quanto si potevano ulteriormente applicare anche metodi antidemocratici tipo bullying. E chi lo faceva non se ne rendeva neanche conto. Nessuna di queste persone è cattiva – ha solamente un forte bisogno di dominare la discussione, alla faccia della democrazia.

Avrei una idea come organizzare meglio il forum allo scopo di separare i dibattiti ruminativi da quelli costruttivi – creiamo una area o un gruppo di aree di dibattito nelle quali si “riesaminano” decisioni in vigore. Non dico approfondimenti o emendamenti in vista di nuovi eventi e nuova evidence ma solamente quel tipo di dibattiti dove si vuole ridiscutere le vecchie decisioni nonostante non ci sono nuove informazioni da aggiungere. Ogni volta che qualcuno vuole promuovere una posizione politica incompatibile con statuto, manifesto, programma o regolamento deve perlomeno apportare nuovi dati sostanziali per motivare la riapertura del dibattito – altrimenti il suo contributo va trasferito in area ruminativa. Se non hai idee migliori la chiamiamerei “Ruminazione”. Qualcosa che dia un senso di avvertimento che ci si sta muovendo fuori dall’area dei dibattiti strettamente costruttivi.

Importante anche che si possano sospendere questo tipo di dibattiti sotto elezioni – nel Piratenpartei ho visto troppi dibattiti del tipo minoranza pirata trascinati dentro i media con conseguenze deleterie per le campagne elettorali del momento, per esempio quando hanno fatto l’intervistona al troll che promuove il nucleare mentre il 99% del partito è contrario. Magari con la fusione nucleare c’è da raffinare il programma, ma lo si fa dopo le elezioni e lo si fa in un ambito interno pirata – non litigando in presenza dei media.

Visto che io attualmente detengo la responsabilità del rispetto dei documenti fondanti del partito in questo forum non sarebbe fuori dai miei compiti riorganizzare i contenuti in modo tale che persone come te non si sentano emarginati da chi prepotentemente promuove posizioni contrarie a quelle dell’Assemblea…

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Grazie per l’accurata spiegazione.

In parte credo, con alcune discussioni che ho aperto sul metodo, di star facendo anch’io “ruminazione”, perché c’è già una piattaforma e non la conosco ancora nella pratica e ci sono regole approvate. D’altra parte sono discussioni costruttive, attraverso le quali volevo formulare o consolidare un metodo democratico molto robusto.

Relativamente al riflettere le reali opinioni dell’Assemblea, direi che è un fatto della massima importanza. E questo forum rischia di essere piú dannoso che benefico per vari motivi (alcuni che riprendo dal tuo post):

  • È il principale confronto che si ha con i pirati (ma non tutti) e quindi il confronto è falsato da una minoranza.
  • Si mescola il ruolo tra assemblea e singoli pirati che rischiano di presentare la loro posizione come fosse quella del partito.
  • Se esiste LQFB per discutere con valore effettivo, allora il forum a cosa serve? Diventa un generoso spazio messo a disposizioni di tutti, ma c’entrerà poco con il PP, perché si potrà leggere potenzialmente di tutto.
  • Possono esser presentati dei problemi che in realtà non esistono.
  • Se il forum serve per avere contenuti e attrarre nuovi utenti, allora è sufficiente un blog.

L’intento di aiutare un gruppo politico a maturare nel migliore dei modi non mi manca. Fare propaganda passivamente non è una posizione che posso prendere, deve convincermi la qualità del partito. Quindi è piú facile che indago metodi, rifletto sull’immagine che viene data, analizzo le parti del programma che ritengo piú importanti e magari cerco di confrontarmi. Tutto questo si potrebbe fare con piú video esplicativi o documenti, piuttosto che mettere un forum a disposizione.

È da valutare seriamente il ruolo del forum, perché rischia di essere piú un danno all’immagine e fonte di incomprensioni piuttosto che…? che dovrebbe fare il forum? Poter “parlare con il partito”: meglio uno sportello di ascolto con persone incaricate dall’assemblea (naturalmente virtuale, su Skype, anche poche ore a settimana).

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Sperando che lo staff non mi voglia sparare :kissing_heart: anche questa discussione andrebbe eliminata. Mi è mancata un’introduzione alle potenzialità e al funzionamento di LQFB che già risolve molte questioni, che non avendo trovato descritte nel Regolamento, pensavo fossero aperte. solibo su Skype mi ha illustrato diverse cose su LQFB e non c’è ragione di avere una discussione del genere…

Probabilmente bisogna presentare meglio il PP e i suoi strumenti all’utente nuovo arrivato, se ci riesco proverò io stesso a dare qualche contributo in questa direzione. Comunque, segnalo questo messaggio per notificare le mia richiesta allo staff e chiedo sia rimossa l’intera discussione, perché è fuorviante. Scusate.

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Mai mai in politica presumere le buone intenzioni di tutti, bensì solamente della maggioranza degli iscritti. Non è saggio nemmeno costituirsi sulla base di eccessiva fiducia verso degli eletti. Nello Statuto Pirata facciamo quanto si fa in ogni buona struttura democratica: si evita di creare condizioni che potrebbero incentivare all’abuso maligno, in questo modo promuovendo il contributo benintenzionato al partito. Non solo limitiamo il potenziale danno di persone malintenzionate a priori (che in genere sono poche, ma nel contempo spesso educate all’uso strategico della psicologia manipolativa) ma piuttosto tentiamo di impedire che persone inizialmente benintenzionate col tempo corrodino le proprie motivazioni e, allibite dal potere della fiducia a loro assegnata inizino ad operare ai fini propri o di terzi. Avviene in tutti gli ambienti, è inutile presumere che noi in quanto noi siamo noi, noi saremmo diversi dal resto del genere umano. E una presunzione fallacia popolare in molte formazioni di sinistra.

Apprezzo il gesto ma proprio in questo thread non ci vedo alcuna necessità di rimozione in quanto non ha abusato dei principi democratici ma mi ha spinto a spiegare perchè facciamo le cose in un certo modo e mi pare che può essere utile anche in futuro, no? Non sarai l’ultimo a fare questi primi passi nel nuovo mondo del PP-IT e ti ringrazio per il modo come li hai intrapresi… :slight_smile:

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Visto che si è giunti ad una “conclusione” chiudo e sposto in “archiviati”.

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