Comunicazione: i modelli a cui ispirarci, la creazione del nemico e la coesione interna

Questo topic, con grande e colpevole ritardo da parte mia, avviene in seguito ad alcune discussioni su Telegram. Partiamo da una piccola premessa sul perché di questa discussione: la gestione della comunicazione è fondamentale, e la mia opinione è che non può prescindere dall’uso dei tanto criticati social network sites. Una battaglia contro la scarsa trasparenza e tutela non va fatta all’esterno di tali “strutture virtuali”, perché non avrebbe alcuna risonanza: va piuttosto fatta al loro interno. Invito tutti gli utenti contrari all’utilizzo dei social da parte del partito di fare un ripasso di storia politica e della comunicazione. Non fate lo stesso errore che la sinistra italiana (soprattutto il PCI) e i suoi intellettuali hanno fatto nella Prima Repubblica, con l’ingenua avversità nei confronti dei mezzi di comunicazione di massa, come la televisione, che al tempo era il mezzo più diffuso.

La comunicazione deve essere gestita sui quattro siti principali: YouTube, Facebook, Instagram e Twitter. Per questo progetto c’è bisogno di una vera e propria squadra, pronta ad agire sia per i meme che per i video, e stimo almeno venti persone in totale.

#YouTube: il modello d’ispirazione Uno dei modelli più efficaci che ho visto è quello di Prager University, canale YouTube politico di area conservatrice. Chiaramente è solo un modello di comunicazione a cui ispirarsi nei metodi e nelle tecniche, in quanto la loro fede politica non ha nulla a che vedere con quella che ispira e guida il Partito Pirata.

I vantaggi sono:

  • far conoscere i volti del Partito Pirata e delle persone esterne ad esso che ne condividono le prospettive o hanno una storia da raccontare che si lega a doppio filo coi nostri temi politici;
  • esporre e discutere temi controversi, che sono alla base della creazione di quella fondamentale alterità sulla quale insisto tanto, perché permette sia di attirare dei nemici sia di arrivare a persone che aspettano solo che le loro istanze siano politicizzate.

Gli svantaggi sono:

  • definizione del processo decisionale sui temi da trattare, che potrebbero trovare in disaccordo alcuni membri del partito, specialmente su temi ad alta capacità di attirare l’attenzione e quindi spesso molto controversi (questioni di genere maschili e femminili, privatizzazione della sanità o dell’istruzione, riforme della scuola, lavoro e altro);
  • utilizzo ingente di risorse, molto tempo per realizzare i video, necessità di coordinarsi, ricerca di competenze.

###Esempi di video:

  • la vicenda di Luigi Di Liberto e la battaglia politica sullo scambio etico e la necessità di un internet più libero come patrimonio delle conoscenze condivise;
  • discussione sulla condizione femminile: video per rispondere alla propaganda antifemminista del “se esiste è solo frutto di una libera delle donne in ambito lavorativo”, violenza ostetricia, slut-shaming;
  • discussione sulla condizione maschile: maggioranza degli omicidi, suicidi, poveri assoluti, morti sul lavoro, doppi standard a danno degli uomini, il problema della circoncisione neonatale per motivi non terapeutici;
  • violenza di genere, sia a danno di donne che di uomini;
  • intersessualità e problematiche ad essa relativa;
  • cyberbullismo e revenge porn: proposte per una scuola che faccia conoscere agli studenti le tutele che hanno a disposizione, partecipazione nel video di testimoni che hanno vinto le loro cause, proposte per leggi più incentrate alla tutela;
  • tutela dei whistleblower, tema estremamente controverso che era anche nel vostro programma per le europee, e che è fondamentale per abbattere la cultura dell’omertà;
  • abusivismo edilizio, occupazioni, diritto alla casa;
  • problema dell’immigrazione: fondi per i Paesi poveri, dove vanno a finire, chi li controlla e perché non sembrano sufficienti.

I video controversi devono avere una durata minore: servono soprattutto per attirare nuove persone e sviluppare la discussione in un secondo momento, anche al di fuori delle zone di internet moderate dal Partito Pirata. I video meno controversi, da “discussione”, devono durare di più, essere meno elaborati dal punto di vista di effetti grafici (il modello è più vicino a Breaking Italy che a Prager University) e stimolare una discussione soprattutto per gli utenti già vicini al partito.

#Facebook: meme e video Ci vuole una buona squadra di creatori di meme su Facebook. I meme politici attirano le persone, perché spesso hanno già una carica controversa e permettono poi di avvicinarsi ai contenuti seri condividi dal partito e già presenti in pagina. Bisogna insistere anche sui video: quelli controversi direi di metterli integralmente su Facebook, mentre per quelli più in “stile discussione” direi di mettere semplicemente delle brevi anteprime coi punti salienti. Per le pagine di meme politici, potete prendere Logo Comune, Il golpe Gentiloni e altri.

#Instagram e Twitter Per Instagram va bene rilanciare qualche meme di Facebook (e viceversa), svilupparne qualcuno esclusivo per Instagram e mettere brevi anteprime di video.

Per Twitter la situazione è più complessa: forse dovrebbe fare un sunto di ciò che avviene sugli altri tre social e nel frattempo gestire una comunicazione più “aggressiva”: rispondere direttamente ai politici e agli altri partiti allo scopo di generare ilarità, discussione e interesse intorno a temi controversi.

INVITO TUTTI A PROPORRE TEMI E ALTRO PER QUESTO PROGETTO.

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Ne parlammo già in un altro thread se non ricordo male… In ogni caso anche io trovo fondamentale fare propaganda social.

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Attenzione a non confondere la pagina istituzionale per l’ennesima pagina di meme. Non dobbiamo produrli noi, devono essere veicolati esternamente (vedi il rapporto tra Più Europa e Più Europa Shitposting).

Per i video, come già anticipato nel Gdl Comunicazione, ci si lavora sopra. Mi fa piacere tu abbia sviscerato tutti i possibili argomenti e la tua idea sul format. Partirei da una piccola sperimentazione, cui seguirà eventualmente proposta ufficiale di adottarlo come modula operando di partito.

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Io farei volentieri il “mematore”…

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Occhio alex che i siti sono 4 :sweat_smile:

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Il confronto è zoppo. La televisione era statale. I social appartengono alle ditte che ci sorvegliano.

La tutela dei whistleblower è un tema assai meno controverso di questa roba qua che ti abbiamo già refutato

Se hai in piano di promuovere questi temi in forum e sui social direi che non è il caso di eleggerti ne a moderatore ne ad adetto dei social.

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@Alex_UNLIMITED io penso che tu come moderatore possa essere una persona validissima, però se continui con questi argomenti va a finire che una tua personale ideologia, vada a rappresentare erroneamente l’ideologia di tutto il partito.

E di conseguenza tu non possa essere adatto a ricoprire certi ruoli, che nonostante questi “tuoi pensieri”, potresti ricoprire senza problemi.

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E la ratio di queste?

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Thought-crime orwelliano

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se hai bisogno di una ratio, sarebbe anche inutile dartela…

Hai intenzione di motivare in questa maniera sopraffina anche le iniziative in Assemblea?

beh @f00l anche a me non convince per nulla che una persona che si è sempre presentato con argomentazioni intolleranti verso le donne possa moderare il forum…tanto più un forum dove la presenza femminile è drasticamente minoritaria.

Sono intollerante anche io nel dirlo? Probabile…epperò lo dico perché secondo me chi assume un ruolo di potere (e per quanto limitato sia moderare un forum comunque è un ruolo di potere) dovrebbe prioritariamente dimostrare una capacità di tolleranza che, mi spiace, ma @Alex_UNLIMITED non ha mai fin’ora dimostrato, ne sul forum ne su telegram.

Questo non significa, e non ha nulla a che fare, con il fatto che discutere con lui di tutto, anche dei sui argomenti preferiti, sia interessante e costruttivo.

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Questa È a tutti gli effetti una spiegazione.

No, non lo sei, perché hai dato una ragione valida.

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Visto che il thread è ormai deragliato aggiungo una mia considerazione.

Un buon moderatore deve distinguere fra il proprio ruolo a tutela del dialogo e le sue opinioni.

Ciò significa difendere le opinioni che non si condividono da attacchi personali, censure etc…

Chi si candida a questo ruolo accetta questa responsabilità.

Da che pulpito viene la predica :heart:

Comunque, farò cosa buona e giusta e tornerò in topic: il modello Prager University è bellissimo ma troppo elaborato per le nostre limitate risorse umane disponibili. Va semplificato di molto in fase di post produzione.

Vuoi elaborare per favore?

Io non sono un moderatore del forum.
E neanche tu che io sappia, nonostante qualcuno ti abbia nominato tale per qualche tempo al posto di @solibo.

O sono stato nominato moderatore a mia insaputa? Ed in tal caso da chi?

Qui il tema dovrebbe essere quello della comunicazione, e per questo ero stato invitato all’autocensura, cosa che apprezzo fare se si tratta del bene della community, ma purtroppo sono costretto a intervenire sui temi che riguardano me. Non posso permettere a certe persone di dare un’immagine distorta delle mie idee, specialmente da chi tratta le donne come fiorellini indifesi da proteggere, da chi ha fatto commenti qualunquisti su questioni di genere e da chi, quando ho fornito un papiro delle tante richieste fonti a supporto delle mie opinioni, mi ha totalmente ignorato continuando a minacciare ammonizioni (giustamente snobbate dagli altri amministratori, sono stato fesso io che ci ho creduto). Proverò a spiegare che succede, prima di passare all’argomento che dovrebbe essere trattato qui, cioè la comunicazione.

Ci sono state discussioni molto infuocate sulle tematiche di genere, sia sul forum sia sulla chat Telegram, ad ennesima prova di quanto questi temi siano controversi e possano attirare una grande attenzione. In queste discussioni, c’è chi non ha fatto altro che polarizzare le sue opinioni: non cercava un confronto costruttivo, ma soltanto di imporre la sua idea. Mi sento in dovere di segnalare due grossi errori che ricordo di aver fatto:

  1. ho fatto da tramite a una pagina di gente radicalizzata contro il femminismo, e politicamente diversa da me, perché il Partito Pirata ci aveva interagito su Facebook. Non condivido tutte le loro opinioni, ma uso pagine del genere come fonti, cercando il più possibile di essere critico nei loro confronti, chiedendo spiegazioni, fonti e persino accusandoli di giustizialismo, se serve. Non voglio polarizzare lo scontro, a differenza di alcuni di voi, ma capire cosa c’è dall’altra parte;

  2. ho usato una volta un metodo, credo passivo-aggressivo, per avere ragione sulla questione del gender pay gap, chiedendo a una persona, con tono d’accusa, se credesse alla bufala che le donne guadagnano il 30% in meno.

Vien da sé che c’è un gruppetto di persone che, in modo lecito anche se non sempre costruttivo, ha polarizzato la discussione costruendo un pregiudizio nei miei confronti: per loro, io sono il rossobruno che odia le donne. E vi ripeto: c’è gente che ha dimostrato di avere opinioni di un’ingenuità imbarazzante sulle questioni di genere. Penso che sia inutile spiegare loro che la mia battaglia antisessista ed egualitaria influenza la mia vita quotidiana anche nei piccoli dettagli, tant’è che boicotto le aziende che ritengo sessiste contro le donne, anche se vendono prodotti di difficile reperibilità legati alle mie passioni di nicchia.

Chiaramente c’è chi ha capito un po’ meglio le mie intenzioni, pur nella normale diversità che si può avere fra persone differenti, e sta supportando, o semplicemente proponendo, la mia candidatura ad amministratore, arbitro o quel che è. E c’è anche chi apprezza quando provvedo all’autocensura per evitare di intasare chat e forum cercando di discutere con persone dalle quali non si può tirare fuori nulla di costruttivo.

###Adesso passiamo alla comunicazione.

Hai ragione, quindi non ci saranno nemmeno post scherzosi? Come si può creare una piccola rete di meme, se non passa direttamente dalla pagina principale?

Hai ragione, correggo subito.

Bisogna tenersi un elenco di gruppi politici più o meno faziosi e giocosi in cui spammare meme di nostra produzione, pure confezionate male, ma che non siano riconducibili direttamente a noi.

Dai canali ufficiali passerà materiale scherzoso, alternato ovviamente ad una parte preponderante di contenuti politici seri e news varie. Poco.

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le hai viste te le comunicazioni infuocate, personalmente, e ci ho partecipato di sguingio, tutto mi sono sembrate che infuocate…forse tu le hai percepite così e questo già mi sembra un buon indizio sulla tua competenza nel moderare…

Per quanto mi riguarda non sei adatto al ruolo.

Questo non significa che sei una pessima persona, anzi su telegram ho potuto leggere dei tuoi interventi molto ragionati su diversi argomenti (e per ragionati non intendo simili al mio modo di pensare a differenza di ciò che dimostri percepire tu in una discussione, per cui se qualcuno argomenta in maniera differente dal tuo sentire è [quote=“Alex_UNLIMITED, post:18, topic:3297”] discussioni molto infuocate [/quote]

E visto che ti ritengo una persona molto intelligente ti chiedo se questo che tu hai appena esposto fosse stato scritto da una donna parlando di una discussione che ha avuto con te, tu vorresti averla come moderatrice del forum?

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Dimenticavo: c’è da considerare anche questo fattore. Il medium.

Facebook è collaudato, video formato square e via. Formato breve, ma anche formato lungo, in base alla tematica ed alla vitalità che vogliamo ottenere. Target 30-50.

Twitter è un po’ avverso ai media, ma si possono facilmente rilanciare contenuti video. Nulla più. Aumenta il bacino.

Instagram: a parte i tentativi di recupero account che stiamo portando avanti, c’è da tenere conto che i like dei post sono stati di fatto oscurati a terzi. È ancora un valido mezzo di propagare video? Ha ancora senso per un partito politico (attento, ho detto partito, non singolo candidato) farne uso? Abbiamo abbastanza contenuti di brevissima durata da spammarci?

YouTube: anche qui, gli anni d’oro di YT sono finiti da un pezzo. Ancora funziona, e ha un target giovane che dobbiamo raggiungere, predilige durata lunga. Ma non avrebbe più senso un Twitch o, azzardo, non sarebbe più sensato sperimentare Mixer che ha addirittura funzioni di interazione? Anche perché considera che bisogna partire da zero.