Contro il partito della "maggioranza silenziosa" e un invito alla mediazione

Felice che sia approdato qui, un altro sostenitore del doppio livello di iscrizione. Ti linko una mia proposta sulla questione.

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mi ero letto tutta la discussione, ma non mi era piaciuta l’idea della cooptazione…
in questa discussione si parlava forse più genericamente e ho reputato che il mio intervento potesse essere più affine alla mediazione chiesta da @briganzia

EDIT: inoltre quella discussione è chiusa :sweat_smile:

Sono curioso: perché no?

perchè reputo valide le osservazioni che sono state fatte in quella discussione.
e non ho trovato prove sufficienti per convincermi che il modello attuale non funzioni.
allo stesso tempo però non faccio fatica ad immaginare i rischi non mitigati a sufficienza con l’intervallo dei 90 giorni, altrimenti non avreste fatto nuove proposte di modificare l’articolo 5.

ribadisco che reputo buona la possibilità di far “parlare” una minoranza in AP.
vedo la cooptazione come pratica che potrebbe creare più problemi di quanti ne voglia risolvere.

sto leggendo ora la proposta di @f00l (vedi qui) che però prevede una modifica dell’organizzazione del LQFB e del Regolamento.
a mio avviso quanto ho scritto potrebbe richiedere meno modifiche e venire incontro alle richieste che avete portato, aderendo a questa discussione fatta partire da @briganzia

ciao @nuciluc c, grazie per il tuo contributo Ora ti faccio un esempio sul quale ti invito a riflettere.

Mi iscrivo, delego qualcuno a caso con l’accortezza di non far scadere le deleghe via TTL e mi metto in attesa che passi il tempo, mentre mi occupo di qualsiasi altra cosa tanto del partito pirata non mi interessa granché. Dopo sei mesi mi arriva l’ok per entrare nel gruppo avente diritto di voto, su tutto.

Ecco secondo me questo è un comportamento da disincentivare. Contrariamente a quanto dice qualcuno non voglio per forza una “selezione all’ingresso” ma criteri di passaggio tra le due camere basate sul merito e sul lavoro dedicato al partito, anche se la meritocrazia è un concetto che un po’ mi sta sul cazzo credo che si debba introdurre un concetto: dirigenza è responsabilità.

Riusciresti ad elaborare la tua proposta per venire incontro a questo problema?

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ho usato tempo e partecipazione perchè in apertura hai chiesto criteri oggettivi.
non ho la pretesa di veder passata la mia proposta così com’è, ho portato solo un punto di vista.

il comportamento che hai riportato credo possa essere considerato un caso limite, presumo che nei 6 mesi di attesa nel passaggio i dirigenti abbiano modo di accorgersi di comportamenti strani e prevedano qualche azione del Collegio Arbitrale.
quanti sono i casi passati di questo tipo? quanti ne prevedete?

condivido l’idea che la dirigenza sia responsabilità.
esiste un modo oggettivo per misurarla?

comunque si può aggiungere qualche altro criterio oggettivo di selezione, penso basti concordarlo, no?

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purtroppo è un comportamento molto diffuso (tieni sempre conto della regola 1 - 10 - 100) e il CA non può farci niente. Comunque concordo sul fatto che dovremmo aggiungere qualche altro criterio oggettivo, magari studiare un feedback da parte dei pirati che contempli anche disponibilità, interesse, capacità di collaborare e relazionarsi con gli altri e che tenga anche conto dell’adesione alle iniziative pirata, ai congressi e alle assemblee territoriali. Non è facile ma se avete idee a riguardo parliamone, ma non dimentichiamoci che difficilmente non potremo passare da una modifica di regolamento e statuto.

Imho cercare un criterio oggettivo sarà fallimentare. La politica è comunque soggettiva.

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questo è sicuro…
ma non ho trovato indicazioni sulle motivazioni che hanno portato all’espulsione di qualche iscritto.
di sicuro saranno state soggettive, no?

ho tentato di fare una sintesi dei sentori e dei timori trovati in modo sparso nelle varie discussioni.
valuto un buon compromesso quello di avere a disposizione da parte dei dirigenti attuali i 90+180(?) giorni di osservazione di un iscritto, prevedendo dei criteri oggettivi che permettano il “level up”.
non ho messo in discussione le motivazioni di un’eventuale espulsione.

per quanto mi riguarda si potrebbe fare una votazione per ogni iscritto che dovesse passare dallo status di iscritto allo stato di dirigente, per rendere un po’ più oggettiva questa cooptazione che sarebbe altamente soggettiva.
ma forse è eccessivo, non so… io non ho la vostra esperienza, potrebbero essere tutte castronate

rimane il fatto che penso mi spiacerebbe si passasse alla cooptazione: credo ringrazierei i famosi 90 giorni per avermi dato modo di capire di essermi sbagliato sulla valutazione del partito :slightly_smiling_face:

Guarda, non so di cosa stai parlando. C’è stata una singola espulsione, che io sappia, ed è del 2013, di un certificatore che aveva provato a “falsificare” diverse iscrizioni, più alcune altre domande di esclusione che riguardavano cinque persone esplicitamente fasciste (e sulle quali non so cosa abbia deciso il collegio).

Eh, i famosi 90 giorni in regime di cooptazione potrebbero anche sparire, volendo.

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Il problema dei 2 livelli.

Mentre è chiaro il rischio del doppio livello: la formazione di una casta che ammette al livello decisionale solo quelli che la pensano come lei, casta che si è formata sinora in tutti i partiti.

Nei vari partiti esistono, ufficialmente (PD) o di fatto due livelli candidabili alle varie elezioni e non candidabili.

Nel M5S sono teoricamente tutti al primo livello, ma se voti “sbagliato” nei vari plebisciti su Russò, cioè dimostri di avere idee differenti dalla casta vieni espulso dal primo livello. Se poi esprimi idee differenti vieni espulso dal partito.

Nel PD quando cambia la casta (Renzi --> Zingaretti) la nuova casta si libera della vecchia allontanandola dai posti di gestione.

In conclusione i rischi del doppio livello decisionale sono arcinoti.

Quando ho chiesto il meccanismo con cui il singolo livello danneggerebbe il partito non ho avuto risposta.
L’impressione è più quella di un fastidio:“Io mi faccio un culo così per il partito e quello che non fa nulla ha il mio stesso potere decisionale” Fastidio comprensibile, ma non importante in questa scelta.

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ma la mia proposta non prevede questo…
al primo livello si parteciperebbe al livello decisionale attraverso la delega.

viene però a crearsi il secondo livello, di persone responsabili delle decisioni dell’AP e pertanto anche portavoce. l’iscritto sarebbe simile al concetto di apprendista, non ci vedo discriminazione o antidemocraticità in questo

Bullshit purissimo: collegio che sceglie eletto casualmente, frequentemente. End of story (con questa storiella delle caste avete rotto i coglioni).

Again, bullshit: io mi faccio già un culo quadro e ho più potere di tutti gli altri Pirati messi insieme (potere che non ho conquistato sgozzando altri Pirati, ma essendo eletto e poi rieletto, ovvero facendo bene il lavoro che sono chiamato a svolgere per il Partito).

Non è “fastidio” perché il voto di qualcuno che non fa nulla conti quanto il mio, bensì fastidio perché il voto di qualcuno che entra nel PP col solo scopo di rompere i coglioni conti quanto il mio (servono esempi pratici?).

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Ti ha già risposto @Solibo, però vorrei sapere come la casta sui cui fantastichi avrebbe potere sulla decisione di un collegio di persone estratto a sorte, ancor più quando nella mi proposta si parla chiaramente di una possibilità di appello, e cito:

“Qualora l’iscritto “entry level” consideri ingiusto il suo rifiuto, avrà facoltà di richiedere di essere esaminato da due membri aggiuntivi estratti a sorte, che potranno convalidare o meno il verdetto del collegio”

Si parla addirittura di un doppio sorteggio, sul quale la casta immaginaria non avrebbe potere alcuno.

Ma ti/vi rendi/rendete conto di questa cosa, come potrà/potrebbe essere usata per non permettere più l’ingresso a qualcuno?

Basta che nel collegio c’è chi ci deve essere e si crea tutta la casta a cui @storno si riferisce.

E’ proprio la classica regola/legge munita di backdoor, una backdoor che permette al potere di non essere intaccato…

Le chiacchiere stanno a zero, queste sono paranoie…

Ma dite che non volete la DL e la piattaforma, DICHIARATEVI, non girateci attorno…
Dite che volete il Classico Partito come tutti gli altri, basta con ste chiacchiere in cui cercate di giustificare l’ingiustificabile.

Questi problemi di cui vi preoccupate si risolvono in altri modi (ad esempio col consenso 80/90% percento), questa “selezione all’ingresso by valutazione” che volete fare è facilmente “castabile”, l’ho già detto basta mettere chi si deve mettere nel collegio ed il gioco è fatto, la causalità o il sorteggio sarebbero solo uno specchietto per le allodole.

Ho un po di domande per comprendere meglio il tutto:

  • Cosa significa? Membri aggiuntivi in che senso? Estratti a sorte da dove?

  • Da chi è composto il collegio?

  • Domanda: quelli del collegio che prima hanno negato l’ingresso, non possono fare ricorso anche loro, dato che la loro decisione è stata scavalcata e rifiutata?

  • Altra domanda: se vengo rifiutato anche la seconda volta? posso richiedere infinite volte?

  • E se non vengo mai accettato? (questa è la domanda clou)

  • Quanto tempo si deve aspettare (ipoteticamente) per ogni “valutazione/giudizio” del collegio estratto a sorte?

In pratica entrerà chiunque. Un falso positivo è molto più rischioso di un falso negativo.

La democrazia liquida e la piattaforma sono miseri strumenti di propaganda che abbiamo usato nel 2012-2018 e che oggi vanno sciolti nel napalm.

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Potremmo ipotizzare che i membri aggiuntivi siano estratti 2 dal direttivo, 1 dagli iscritti entry level.

Estratti a sorte dal direttivo.

No.

Potremmo ipotizzare che passati 6 mesi si possa di nuovo presentare domanda.

Rimani un semplice iscritto.

Da 6 mesi ad un anno.

Non è detto, però accetto la tua obiezione, ma come ho detto la mia proposta non è perfetta e avevo aperto il thread con l’intento di migliorarla, però ahimè gli ultras della DL l’hanno buttata in caciara.

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Da quante persone?

La domanda non è polemica.
Forse siete vittime di un bias cognitivo: abituati per qualche anno ad un partito di 10-15 persone, oggi che siamo qualcuno in più vi sembra di essere diventati meno efficienti.

A me non dispiacerebbero.

In che modo questi toni giovano alla convivenza, @solibo?

Eletto casualmente fra chi? Prova a pensare se questo metodo fosse stato adottato quando eravate in “6” oppure quando magari sarete rimasti in 10 ad attendere le prossime europee. Ovviamente fra persone con pensiero unico che sceglierebbero altre persone che la pensano come loro.

A parte il coming out sulla fragilità dei coglioni “casta” è un concetto vecchio di oltre 10 anni e politicamente conosciuto e riconosciuto. Chiamare la democrazia “tutti dirigenti” è invece una etichetta spregiativa di vostra invenzione.

Infatti è quello che ho detto

Può darsi, non c’ero quando sei stato eletto e rieletto …a n cariche fra “6”
Però lasciami qualche dubbio sulle tue capacità come moderatore

Permettimi di continuare: “fra la casta”

Permettimi di continuare ancora: “alla casta”

E comunque ancora nessuno ha spiegato il meccanismo per cui il singolo livello danneggerebbe il partito.

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