Contro il partito della "maggioranza silenziosa" e un invito alla mediazione

Ecco quello che probabilmente diventerà a breve il PP. Il partito in cui una maggioranza silenziosa di dirigenti non parteciperà alla vita politica, non entrerà mai nel cuore del dibattito e neppure mostrerà interesse per i temi pollitici ma condizionerà pesantemente l’attività e la vita del partito stesso, anche con un utilizzo sconsiderato delle deleghe.

Questo scenario, che abbiamo già tristemente sperimentato in precedenza, non è una semplice paranoia del sottoscritto ma l’inevitabile conclusione di un percorso che ha preso una deriva ideologica dimenticando l’esperienza degli anni passati.

Qui dentro siamo tutti favorevoli a concetti quali democrazia, orizzontalità, accoglienza ecc…, ma se questi concetti non vengono contestualizzati dentro il nostro progetto politico produrranno l’effetto contrario a quanto auspicato.

Ora io voglio essere chiaro perché sono state dette tante cose e ogni volta qui tocca ripetersi perché le obiezioni inspiegabilmente rimangono sempre le stesse: personalmente rimango favorevole alla dem liquida per la gestione assembleare del partito pirata, inclusi i meccanismi di convivenza tanto cari a Von LynX.

Sono però apertamente contrario al concetto del partito di dirigenti, che è un modello sbagliato perché ci sottoporrà al boicottaggio di tutti gli avversari politici (che forse è già in corso), ed auspico che questa assemblea sappia trovare una soluzione per evitare questo errore che ci porterà presto all’implosione (di cui già si scorgono diversi segnali).

Non credo di essere il solo qui dentro ad avere questa impressione.

A questo punto vi invito a lavorare su una proposta di mediazione, che si concretizzi attorno a due condizioni:

  1. confermare la nostra predisposizione alla democrazia liquida

  2. determinare criteri il più oggettivi possibili per l’accesso alla piattaforma decisionale

Questi criteri potrebbero essere collegati ad un insieme di fattori concomitanti, come il tempo di iscrizione, il feedback complessivo sui propri interventi, le proposte approvate, gli incarichi svolti e in corso ecc…

Chi preferisce far parte di quella maggioranza silenziosa, perché vuole semplicemente concorrere a sostenere il partito anche con la semplice quota di iscrizione, continuerà ad avere voce nel partito, potrà sempre sollevare problematiche e fare proposte sui vari canali di comunicazione anche senza avere il diritto di voto. Ovviamente avrà anche meno responsabilità.

Chi invece si vorrà spendere nel e per il partito avrà modo di dimostrare la propria volontà e parteciperà alla piattaforma di voto assumendosi anche la responsabilità legale e politica del proprio ruolo, cosa che non credo sia del tutto chiara all’AP.

Se riusciamo a produrre criteri oggettivi riduciamo la possibilità che il gruppo degli aventi diritto si configuri come un gruppo di potere, diamo a tutti le stesse possibilità di accesso alla piattaforma decisionale e conserviamo una struttura orizzontale.

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Io tempo fa proposi a @solibo e @Cal di condizionare il primo login ad un corso sul funzionamento di LQFB ed al superamento di un test a risposta multipla. L’autenticazione non verrebbe permessa fintanto che l’utente non ha superato il test che naturalmente deve essere SOLO basato sui materiali di un corso su LQFB, in modo da rendere le domande e le risposte oggettive e non soggette a bias politici.

Analogamente proponevo di includere nella redazione di ogni proposta una serie di domande (con risposte multiple) da sottoporre agli utenti in fase di voto, stile captcha. Tali domande dovrebbero essere esclusivamente di comprensione del testo, non di cultura generale o altro.
Due tentativi: se entrambi vengono sbagliati, il voto viene considerato nullo.
Se le domande esulano dal contenuto del testo, la proposta è invalida.
Se il proponente propone più volte domande che esulano dal contenuto delle proprie proposte, viene espulso dal partito.

Rimuoverei invece del tutto la novantena.


Cosa te lo fa pensare?

Per esempio?

Vuoi elaborare? Cosa secondo te non è del tutto chiaro?

grazie per il feedback, però la conoscenza di liquid è poco per determinare il ruolo di dirigente in un partito. Chunque dotato di un minimo di intelletto e con un po’ di tempo a disposizione potrebbe tranquillamente essere idoneo all’uso di llquid, anche il fascista di FN che non vorrei MAI e poi MAI dentro l’AP.

niente in particolare ma non posso neppure escluderlo soprattutto se guardo alle recenti issue su AP.

ah qui è facile. Siamo arrivati alle elezioni mettendo assieme un’ottima squadra, ma al momento di iniziare a capitalizzare l’interesse conquistato in questi mesi con azioni politiche ci perdiamo in infinite discussioni su di noi. Di fatto siamo già nell’immobilismo e tra un po’ scommetto che inizieranno a volare teste,

Che le persone credono che fare il dirigente sia un divertissement della politica. Sia chiaro che un dirigente si assume la responsabilità politica e anche legale per quello che compie stando alla guida di un partito politico.

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io invece la porterei ad un anno. Mi sembra il tempo minimo per poter dimostrare quello che posso fare per il partito e ottenere la fiducia per entrare nel gruppo decisionale

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Sono d’accordissimo.

Su questo sono meno d’accordo, io preferirei linee guida generali, e non rigidi criteri,affidiamoci alle persone con più esperienza, estratte a sorte.

Ma sono disposto alla mediazione, il problema è che solo i cattivi del girone infernale sono disposti a ragionare, gli altri sembrano in preda ad un delirio religioso.

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La conoscenza di liquid (al di là della UI, la comprensione dei suoi meccanismi) è sicuramente una precondizione al suo uso.

E visto che lo usiamo, conoscerlo potrebbe essere un prerequisito oggettivo all’accesso.

Il fatto che sia alla portata di tutti è un bene!

I captcha di comprensione del testo avrebbero la sola funzione di garantire una lettura attenta del testo.

Per quello bisogna escludere la possibilità di doppie tessere.

Fermo restando che non puoi impedire ai sabotatori di provare a sabotarti.

Solo i sistemi informatici possono essere sicuri (rispetto a threat model ben noti e chiaramente definiti).
I sistemi sociali devono essere resilienti: un attaccante non deve essere in condizione di danneggiarli, anche agendo liberamente.

In effetti non mi aspettavo di trovare questo quando mi sono avvicinato al PP.

Guardando ai candidati e leggendo il Manifesto, lo Statuto ed il CEEP mi ero fatto un’idea molto diversa.

Bada bene, non pensavo di trovare un partito fatto di persone tutte uguali che vanno sempre d’accordo, al contrario!

Mi aspettavo un partito di persone estremamente diverse ma legate da pochi valori condivisi ed obiettivi politici chiari. E soprattutto mi aspettavo correttezza, fair play, un senso di responsabilità e di rispetto ed apertura che sono tipici del software libero e che, in un partito di sole 1000 persone (quale pensavo fosse il PP), sono condizione necessaria per crescere.

Ma non è più importante ciò che possiamo fare per la società intorno a noi?

Vedi perché ci avvitiamo a discutere di regole etc? Chi ha creato le mozioni di modifica al regolamento, al Manifesto etc?

Nuovi arrivati? No.

Eh… Appunto.

di questo ti ringrazio.

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Qual è il meccanismo con cui il nazista dell’Ilinois altera l’identità pirata?

si questo ci sta

inutile, tanto ci pensano gli altri partiti ad impedire il tesseramento ai pirati se hanno già la tessera del loro partito con eccezione dei radicali (per fortuna). Il che dimostra secondo me che questo tipo di apertura dovrebbe essere mantenuto.

E infatti questo è quello cui dovremmo puntare. Ora, anche se non ti può sembrare ti posso assicurare che sono apertissimo ad ogni tipo di riflessione e contributo, la diversità non mi spaventa e sono certo che un partito di persone uguali sia una pessima idea. Però non mi voglio neppure piegare alla ingenua narrazione della diversità ad ogni costo, anche quando è chiaro e certo che diventeremo a breve il terreno prediletto di ogni tipo di trollaggio perché in politica funziona anche così, ti apri gli spazi mettendo in difficoltà gli avversari.

Le ha create chi ha il potere di crearle. Chi può creare una mozione su liquid? Uno che su Liquid non c’è? Eppure in un modello di “non tutti dirigenti” potremmo tranquillamente configurare un HUB dove i non dirigenti propongono issue che possono essere riportate su AP da qualche pirata che decide di supportarle. Tra l’altro quello sarebbe un ottimo criterio per valutare l’accesso all’AP, ovvero il numero di proposte che sei riuscito ad ispirare nel corso della tua attività politica. Io ci aggiungerei anche i “ruoli” che hai ricoperto, se sei parte di gdl ecc… Se provi a pensarci conosci un partito in cui un nuovo iscritto non parte di un gruppo dirigenziale può far arrivare una buona idea sul tavolo dell’assemblea nazionale e porla all’ordine del giorno? Noi potremmo essere tutto questo.

Finché sta tra gli iscritti senza diritto di voto non altererà nulla in alcun modo, anzi sarò curioso (non scherzo) di vedere cosa propone un nazista dell’illinois per affrontare un determinato problema.

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E se invece il nazista dell’Ilinois entra mentre sono tutti “dirigenti”?

Ho un po’ di tempo e chiarisco. Se qualcosa non funziona ci sono due possibilità:

  • Lo cambio
  • Cerco di capire cosa non funziona e, se possibile, lo riparo.

Per natura, età, esperienza lavorativa sono per la manutenzione, quindi guardo se è possibile riparare il meccanismo di alterazione della “identità pirata”

Io preferirei non dover riparare niente, e preservare l’identità pirata, apriamo a tutti anche ai nazisti,ma saranno semplici iscritti, magari col tempo si converitranno alla pirateria.

Non hai risposto @briganzia.

Tu stai ponendo un problema: i nuovi arrivati possono causare immobilismo, costringendo il partito a discutere di sé stesso invece di agire nella società.

Ebbene, se vai a vedere l’area “Revisione del Regolamento” troverai 3 issue aperte, due avviate da @Cal (3151 e 3151 rispettivamente sull’abrogazione dell’articolo 2 e sull’innalzamento dei quorum) e una da @lynX (3147 per ripristinare la modifica delle quote decisa in AP con la i6630),

Nell’area “Revisione dello Statuto o del Manifesto” abbiamo aperta la 3144, creata da @solibo, per l’abrogazione del nostro Manifesto e la sua sostituzione con quello del PP-EU. E noto ora che qualche mese fa, sempre @solibo, aprì la 3119 per la “Abolizione art. 24” dello Statuto (sui Responsabili della Convivenza).

Ora, te lo richiedo, chi ci costringe a discutere di noi stessi invece di fare Politica?
Chi causa l’immobilismo di cui parli?
I nuovi arrivati?

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Il topic di questo thread è quello di affrontare un problema ben noto e cercare una mediazione. non quello di fare processi. I nuovi arrivati ora non sono responsabili di immobilismo, ma lo saranno presto al crescere degli iscritti con questo modello. E ora torno sulla questione in topic. C’è una proposta che si concentra su 2 punti:

  1. confermare (e migliorare) l’utilizzo della dem liquida
  2. introdurre dei criteri per l’accesso in AP

Se interessa questo dibattito parliamone, altrimenti chiudiamolo qui

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questo modello non funziona perché non è che le persone entrano e si palesano subito per quello che sono. Molto probabilmente entrano in quella zona d’ombra della “maggioranza silenziosa” di cui sopra e rimangono tali per lungo tempo. i casi più eclatanti li idividui subito e in passato sono stati allontanati a suon di esplusioni che comunque sono costati tempo e sforzi immani. Ora non dubito delle tue grandi capacità di manutentore ma è de tutto evidente che un conto è “riparare” un mal funzionamento quando hai un partito sano per la maggior parte e un conto quando ti trovi in minoranza rispetto a chi stai cercando di educare. Molto più facile che avvenga il contrario. Se però la maggioranza silenziosa rimane nel gruppo dei semplici iscritti allora non rappresenta più un problema e noi saremo bravi nel mettere al lavoro tutti quelli che si offriranno per copire un ruolo di dirigenza nel partito. Il concetto di fondo è “dirige chi fa”.

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Nel mio intervento ho solo spiegato la motivazione per cui ho fatto la domanda che poteva sembrare (quando l’ho riletta) polemica o provocatoria.

Ripeto allora la domanda: in che modo il nazista dell’Ilinois può, nella situazione attuale, alterare l’identità pirata?
Mi sembra che la differenza fra le due posizioni sia semplicemente il diritto di voto. Esempio di risposta:

  • Alterando lo statuto
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non c’è bisogno di cambiare lo statuto, basta semplicemente creare un blocco assieme a tutti i possibili “detrattori” per impedire al PP di muoversi in qualsiasi direzione. Io non sono tanto spaventato da un take over, quello non lo puoi impedire e devi accettarne il rischio in politica, ma dal fatto che abbiamo spalancato un portone a tutti gli avversari politici i quali hanno una comoda strada per addormentare il partito e ridurlo al coma. E no, non è una ipotesi remota ma è quello che è già successo e succederà sicuramente quando il partito inizierà a guadagnare consensi.

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Hai frainteso @briganzia.

Per poter affrontare un problema bisogna prima comprenderlo.
E per poterlo comprendere bisogna osservarlo.

Non è mia intenzione fare un processo a nessuno, ma se non guardiamo i fatti, se non comprendiamo il problema reale, non possiamo sperare di ideare una soluzione efficace

E cosa te lo fa pensare?
Non è una domanda retorica, te lo chiedo sinceramente.
A me sembra che i nuovi arrivati siano molto interessati a fare (nota: niente link ;-)), ma la loro voglia di fare viene frustrata proprio dai problemi posti dai non nuovi. Se mi sbaglio, puoi mostrarmi degli esempi

Il titolo di questo thread invita alla “mediazione”.
Io non so esattamente con chi e per cosa dovremmo mediare, ma come vedi sto cercando sinceramente di comprendere la tua prospettiva e di valutare apertamente le tue proposte (come faccio sempre).

Metodologicamente non posso accettare che si proponga una soluzione ad un problema che non esiste.

Ma la tua prospettiva mi interessa comunque: anche se il problema non fosse quello che hai identificato, ci sono certamente delle ragioni per cui dalla tua prospettiva quello sembra il problema ed è importante comprenderli per poter lavorare meglio insieme.

Nel merito sono d’accordo a migliorare il nostro uso della democrazia liquida (a proposito: @solibo, @Cal, @mutek quando passiamo all’ultima versione di LQFB?). Sui criteri di ingresso all’AP, dipende dai criteri.

Per esempio: non sarei contrario ad un test di comprensione del testo sul nostro Manifesto. Potrei comprendere un test di comprensione del testo anche sul nostro Statuto, ma la debacle attorno all’articolo 24 ed a ppTolda mostra che alcuni attuali dirigenti hanno grossi problemi a comprendere il testo quando non vogliono comprenderlo.

Ok capito, non ci sono possibilità di mediare. Passo e chiudo

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Puoi almeno dirmi perché?

Nota che io ti ho fatto delle proposte concrete per rispondere alle esigenze che esprimi.
Cosa intendi tu per mediazione? Non è un provare a venirsi reciprocamente incontro?
Io cerco di avvicinarmi… e tu ti sottrai?

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