Criticità di bitcoin, blockchain e ideologia anarco-capitalista

Mi pare tu commetta una logical fallacy di carattere populista, confrontando le esigenze di un collettivo politico al meccanismo del DRM: Dove avrebbe il DRM la sua separazione dei poteri? Come ci si appella al collegio arbitrale del DRM? Il DRM non è uno strumento democratico e perciò non comparabile alle misure amministrative previste dallo statuto del Partito Pirata. Addirittura richiami le autorità Stallman e Lessig a tuo nome per criticare le scelte del partito. Il colmo e che non incolpi il partito, ma incolpi me sostenendo che io abbia un secondo fine. Con ciò sei arrivato alla dietrologia. Ora sarebbe il tuo obbligo comprovare la malignità delle mie motivazioni, cosa impossibile in quanto false. Non essere sorpreso se i vari commenti che hai pubblicato nel frattempo potrebbero essere rimossi a base di un regolamento civilizzato che tu non stai rispettando con la scusa di ribattezzarlo DRM.

Oltre all’assenza di considerazioni etiche nel design di bitcoin resta il fatto che è un disastro ambientale… http://motherboard.vice.com/read/bitcoin-is-unsustainable

Vi butto li il mio punto di vista, visto che secondo avete mancato il punto veramente importante. Il grande merito di Bitcoin e’ quello di aver introdotto la blockchain e di averla resa popolare. Se non ci fosse il bitcoin oggi non ci sarebbe tanto fermento intorno a questa nuova tecnologia.

Non e’ perfetto ma per essere il primo esperimento del genere funziona fin troppo bene. Con il tempo verranno sistemi migliori, piu’ decentralizzati, piu’ versatili, con una migliore distribuzione dei rewards, meno energivori, ed una infinita’ di altre features che adesso non riusciamo nemmeno ad immaginare… sta di fatto che boicottare bitcoin significa boicottare tutta la rivoluzione della tecnologia.

Quando verranno sistemi migliori, e state certi che verranno perche il progresso non si ferma, la gente li adottera’; quando hai scoperto il fuoco la carne cruda poi non la mangi piu’, pero’ ci vuole ancora un po’ di tempo, un po’ di pazienza e un po’ di lungimiranza.

Poi comunque boicottare bitcoin e’ come boicottare il p2p. lui se ne sbatte e va avanti con o senza di noi/voi/altri : )

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Il Bitcoin non è come la carne cruda. Il Bitcoin è come l’energia nucleare anche quando hai un numero sufficiente di pannelli solari. Certo che bisogna continuare a fare ricerca sul nucleare, ma ciò non significa che sia ragionevole usarlo a tutti i costi. Questo Bitcoin produce danni ambientali e sociali con il modo nel quale aumenta il potere dei ricchi e peggiora la situazione per i poveri. Concentriamoci a studiare sistemi migliori.

P.S. Me li guardo tutti, i progetti post-bitcoin, ma ancora non ne ho visto uno che abbia una utilità palpabile. Il Bitmessage se la cava come soluzione intermedia per la messaggistica anonima, ma non usa blockchain – usa un byzantine consensus, concetto crittografico antecedente la blockchain.

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Christian Grothoff (gnunet/taler):

-Privacy-enhancing payment systems based on Chaum’s blind signatures have the potential for opening up entirely new online business models that are NOT driven by advertising. Today, online publishers suffer because neither sales nor advertising provide sufficient revenue. OTOH, existing payment processes with credit cards take too long to be executed for simply reading an online article. A modern system, similar to Chaum’s DigiCash from 1990 but implemented as an open standard to be compatible with the modern Web, would enable online businesses to obtain micropayments and thereby enable business models beyond Big Data and advertising, opening market opportunities and improving privacy at the same time. The EU should thus ensure that its regulation enables reasonable alternative privacy-preserving payment systems (which of course must still provide sufficient transparency to ensure that the merchants offer legal services and not enable black markets or tax evasion).

Oggi è il primo aprile, ma … se …

https://medium.com/@octskyward/the-resolution-of-the-bitcoin-experiment-dabb30201f7#.69q47miyk

https://archive.is/OE0Ko

@Cal grazie

Obiettivi etici si ottengono solo se si pianificano. Gli sviluppatori di Bitcoin hanno fatto una esperienza amara – hanno sviluppato una tecnologia che ora agisce senza il loro consenso… un po’ come i fisici che inventarono il nucleare…

… which is controlled by China

Ah sì?

The block chain is full.

lol

someone flooded the network with transactions in an attempt to break things

Mi ricorda quando qualcuno nel 1990 ruppe il network originale IRC per costringere la separazione in un IRC libero ed un IRC autoritario. Attraverso interventi brutali è prevalso quello autoritario, si chiama EFnet.

Once upon a time, Bitcoin had the killer advantage of low and even zero fees, but it’s now common to be asked to pay more to miners than a credit card would charge.

m(

Why has the capacity limit not been raised? Because the block chain is controlled by Chinese miners, just two of whom control more than 50% of the hash power. At a recent conference over 95% of hashing power was controlled by a handful of guys sitting on a single stage. The miners are not allowing the block chain to grow.

!

One of the most disturbing things that took place over the course of 2015 is that the flow of information to investors and users has dried up.

La trasparenza non si manifesta se dipende dalla buona volontà…

In the span of only about eight months, Bitcoin has gone from being a transparent and open community to one that is dominated by rampant censorship and attacks on bitcoiners by other bitcoiners.

Hanno fatto qualcosa di peggiore del fondare un partito…

“One of the great things about Bitcoin is its lack of democracy”

The problem, he said, is that as bitcoin transaction volume increases, larger companies will likely be the only ones running bitcoin nodes because of the inherent cost.

Sbaglio o dissi la stessa cosa qualche anno fa? Che per natura delle esigenze di scalabilità si sarebbe formata una “Wall Street” digitale…

And it leads to an obvious but crazy conclusion: if decentralisation is what makes Bitcoin good, and growth threatens decentralisation, then Bitcoin should not be allowed to grow.

Bene… allora stiamocene con dozzine di monete spin-off di Bitcoin e non usiamole mai per roba seria…

Instead, Maxwell concluded, Bitcoin should become a sort of settlement layer for some vaguely defined, as yet un-created non-blockchain based system.

Mi pare di essere d’accordo con Gregory.

“I was DDos’d. It was a massive DDoS that took down my entire (rural) ISP. Everyone in five towns lost their internet service for several hours last summer because of these criminals. It definitely discouraged me from hosting nodes.”

La guerra del IRC del 1990 si ripete in scala assai più grande…

Even if a new team was built to replace Bitcoin Core, the problem of mining power being concentrated behind the Great Firewall would remain. Bitcoin has no future whilst it’s controlled by fewer than 10 people. And there’s no solution in sight for this problem: nobody even has any suggestions. For a community that has always worried about the block chain being taken over by an oppressive government, it is a rich irony.

mi scuso per il ritardo nella risposta, anche se ho così il vantaggio che il polverone sollevato - ancora una volta - da Hearn si sta calmando e dopo le inevitabili reazioni emotive si può ragionare un pò più serenamente. Nel ragionare di tutti i punti sollevati da Mike diventa fondamentale separare le argomentazioni tecniche, quelle politiche da quelle personali nei confronti di Mike Hearn, che si è attirato addosso ovviamente uno “shitstorm” più di quanto non fosse successo nei tempi passati.

Ma nel nostro contesto, quello dei Pirati, questo evento dovrebbe essere un formidabile spunto per ragionare sul “consenso”, perché su come debba funzionare consenso è uno degli aspetti peculiari dei Partiti Pirati, e “l’esperimento” bitcoin da questo punto di vista ha molto da insegnare. La decentralizzazione dei bitcoin è fondamentale, come possono funzionare senza che qualche parte (sviluppatori, miner, exchange, merchant, etc.) possa prendere il sopravvento? Come risposta generica all’articolo, va detto che i bitcoin sono anti-fragili e questi scossoni non fanno altro che rinforzarli, quindi no, “l’esperimento” non è fallito.

[quote=“lynX, post:5, topic:879”] … the block chain is controlled by Chinese miners, just two of whom control more than 50% of the hash power. At a recent conference over 95% of hashing power was controlled by a handful of guys sitting on a single stage[/quote] Un singolo miner non deve, non può e non vuole andare oltre il 50% del controllo, ci sono stati in passato casi di miner che si stavano avvicinando alla soglia e hanno invitato gli utenti a distribuirsi perché diventano degli obbiettivi ed è rischioso per loro prima di tutto. Inoltre si tratta di “mining pool”, che raggruppano centinaia di miner. Quindi in realtà con i mining pool si tratta di una democrazia rappresentativa, dove un miner sceglie uno o più pool, e di fatto sta delegando a loro le scelte. Ma contrariamente alle democrazie politiche che conosciamo, questa delega può essere ritirata in qualunque momento passando ad un altro pool, assomiglia più alla democrazia liquida. Il settore dei mining pool è molto competitivo, i miner sono volubili, ci vuole poco per un mining pool ad uscire dal mercato come è già successo diverse volte.

“One of the great things about Bitcoin is its lack of democracy”

falso, è un sistema complesso fatto da diverse democrazie o forme di governance, di distribuzione del potere:

  • Il consenso tra i nodi della rete peer to peer che condividono la blockchain, dove vale la catena più lunga e i cui blocchi devono essere validati dai miner

  • il consenso degli sviluppatori del codice di base, chiamato “bitcoin core”, definibile come “rough consensus and running code”

  • il bilanciamento tra i ruoli delle diverse componenti: miner, exchange, etc.

  • quello dei miner di cui sopra

E poi trattandosi di open source, lo scrutinio pubblico e la possibilità per chiunque di farne un fork come già successo

E allora a quando si vedrà eliminata la dominanza cinese? E in quale modo?

è solo una questione di convenienza, in Cina tutto costa meno e in particolare la corrente elettrica. Un altro paese che ha buone potenzialità sotto questo profilo è l’Islanda, anche li l’energia costa poco perché non viene importata, è prodotta soprattutto con fonti rinnovabili, e le basse temperature aiutano a dissipare il calore prodotto dalle mining farm: https://www.genesis-mining.com/datacenters La decentralizzazione del mining potrebbe essere una opportunità che verrà sviluppata in futuro, ci crede ad esempio la società 21 inc., che ha realizzato un “bitcoin computer” alla portata dell’utente finale, che tra le sue funzioni ha anche quella di fare mining https://21.co/

Buongiorno. Il settore finanziario è ormai da circa 30 anni quello che decide le nostre vite e sarà nei prossimi anni rivoluzionato da blockchain. Mi chiedo se esistano già approfondimenti, a livello mondiale sugli effetti di questa nuova tecnologia sulla finanza. Dalle ricerche che ho potuto condurre, direi di no. Dalla consapevolezza di questi effetti dipenderà una buona fetta del controllo che potremo avere sul nostro futuro. Dall’applicazione di blockchain nel settore della finanza conseguiranno effetti diversi, a cascata, su molti altri settori economici e soprattutto a livello sociale. Secondo me queste analisi dovrebbero essere una priorità per il movimento: Blockchain-finanza-disintermediazione. Propongo la creazione di un apposito gruppo di lavoro, composto non solo da tecnici.

Ho spostato 5 messaggi in un argomento esistente: Blockchain, la finanza e il futuro

che poi potrebbe implicare che per attaccare il blockchain con i metodi arcaici militari si dovrebbe passare con la restrizione pesante della rete fisica…vedi de-peering (appunto non a caso)

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Non credo sia necessario disturbare la rete Bitcoin. L’obiettivo politico si ottiene bloccando lo scambio dal digitale alla moneta fisica. Se ciò non è più possibile l’uso privato stile baratto del Bitcoin non credo disturbi nessuno… cioè resta solo l’uso legittimo.

Una valuta legata ad uno Stato - che esiste e vive grazie alle imposte in quella valuta - ha senso se tutti i cittadini di quello Stato usano quella valuta. Usare altre monete [non legate ad uno Stato] significa sottrarsi agli impegni di solidarietà verso lo Stato a cui si appartiene [o agli Stati con cui si hanno rapporti politici, commerciali e sociali] (oltre a dare segnale che non si crede più nel proprio Stato).

Se - caso limite - uno potesse vivere solo di BitCoin o qualsiasi altra moneta resa possibile dalle blockchain, allora sta vivendo in un’economia slacciata da ogni Stato, praticamente ha trovato il suo spazio di evasione perfetto. Bisogna dare buone ragioni per usare la valuta del proprio Stato, per esempio con un RdE, e impedendo che gli euro o lire o altro siano convertiti in una valuta slegata da un qualche Stato. Così quei soldi andranno cmq spesi in quanto euro o lire o altro e contribuiranno con le imposte. Qualcosa si può evadere, l’illegalità non sparisce, ma si limita molto il danno, oltre a creare situazioni in cui si devono giustificare spostamenti di soldi e più sono, più sarà difficile giustificarli mentendo.

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