Segnalo https://blog.p2pfoundation.net/truly-decentralized-energy-based-cryptocurrency/2017/02/20
Se non hai niente da nascondere non hai nulla da temere?
Comunque, state ancora qui a discutere di Bitcoin, che sono una moneta deflattiva (ie: distruggerebbe l’economia anche con uno stato a controllare gli scambi) per via del modo in cui viene emessa.
Che senso ha citare questo punto di 20 post fa, non completo di questioni ben più fondamentali come quelle elencate nel mio ultimo post (4 post fa)?
In diverse occasioni ci siamo espressi numerosi a favore del Taler, ci teniamo all’anonimato dei compratori, ma volendo deve essere possibile far chiarezza sui venditori. Trovo che sia la soluzione più ragionevole, una via di mezzo.
Se BitCoin fa salire o scendere i prezzi secondo me è difficile da dire e non mi esprimo (nel lungo periodo è difficile dire come evolveranno le cose). Però, ci sono ben altre e più forti ragioni per prendere le distanze da monete che di fatto non prevedono una dimensione pubblica (imposte fiscali, tutele, regole, ecc.).
Comunque vedo che sei contrario, quindi non c’è neanche tanto da argomentare. Ribadisco solo che seppure il nostro sistema finanziario non vada bene sotto molti aspetti, occorre migliorare questo piuttosto che tentare soluzioni che “fanno a meno dello Stato”: non è pensabile.
Eh, questo può essere politicamente problematico. Uno stato che per non fare evadere tasse controlla tutte le transazioni monetarie, sapendo solo chi è il destinatario?
Io non ho parlato di prezzi. Ho parlato di una moneta il cui valore aumenta nel tempo, il che incentiva a non spendere, bloccando l’economia.
Ogni soluzione di questo tipo sarà sempre una sorta di baratto più o meno comodo. E comunque, quello che ti serve non è uno Stato, ma una banca (centrale). In UK ci sono più banche che emettono sterline, ad esempio la banca di Scozia, e in US una volta esistevano.
Se vuoi usare una moneta privata, o delegare l’emissione a banche private, non c’è nulla di intrinsecamente negativo in ciò: devi solo vedere se è legale.
In Taler, che è tutto elettronico, le tasse sono applicate automaticamente, quindi c’è molto meno da controllare, il grosso è automatizzato.
Sì, si tratta di fare le dovute valutazioni e vedere se una cosa conviene o no. Nel caso delle criptovalute i lati problematici sono troppi e troppo incisivi.
Non necessariamente… ma lo si potrebbe fare.
Non mi importa se lo stato impiega una banca. Importante è che si faccia ridistribuzione in infrastrutture e welfare. Monete elettroniche che rifiutano esigenze etiche dell’umanità non sono compatibili con la realtà umana.
Stiamo appunto discutendo i criteri etici per definire cosa è ragionevole di definire “legale”. Se Bitcoin è legale, sono sbagliate le leggi.
Sì, ma non vedo come le cose siano collegate.
Comunque, da una parte questa cosa viene discussa pensando al mondo di oggi, volendo tassare le persone e le cose, mentre l’altra parte del partito pensa a reddito d’esistenza e economia fortemente automatizzata. Mettiamo insieme le due cose?
Un sistema monetario che non tiene conto delle esigenze del genere umano non ha utilità. È un male e basta.
Stanno assai insieme le cose. Il RdE non è realizzabile senza riforma della tassazione.
Secondo me le cose sono assieme in questo modo: garantiamo a tutti un reddito di esistenza e i soldi li recuperiamo:
- eradicando l’evasione fiscale (per questo sarà difficile farlo con i bitcoin… mentre con il Taler sarebbe possibile)
- automatizzando il più possibile la PA per abbattere la corruzione
- efficientando l’amministrazione (riduzione sprechi e inefficienze PA)
Le imprese dovrebbero favorire questo processo perché in cambio del RdE deregolamentiamo ulteriormente il mondo del lavoro (fatta eccezione per sicurezza e tematiche ambientali)
Sulla questione bitcoin ed economia automatizzata non mi esprimo, ne comprendo le criticità ma non possiamo impedire che la gente li usi.
Però, possiamo vietare che lo Stato converta la propria moneta adottata in Bitcoin e viceversa, soprattutto se anche la moneta di Stato è totalmente elettronica e quindi non si può convertire (barattare) senza che alcuno lo venga a sapere. Praticamente si toglie molto valore al Bitcoin rifiutandola in questo modo. Poi si potrà anche usare, ma vedrai che l’interesse sarà assai più basso e riciclare Bitcoin estremamente difficile (tanto più altri Stati adotteranno la stessa politica di rifiuto del Bitcoin).
Perché lo Stato dovrebbe accettare tali conversioni? Per favorire una moneta che non regolamenta ed un mercato da cui non riceve imposte? Non gli conviene, prima lo capisce e prima le marginalizza. Senza dover pattugliare per multare chi le usa, le rende semplicemente poco interessanti con precise scelte monetarie.
" Le imprese dovrebbero favorire questo processo perché in cambio del RdE deregolamentiamo ulteriormente il mondo del lavoro (fatta eccezione per sicurezza e tematiche ambientali)"
in cambio potremmo avere che smetteranno di schiavizzare i lavoratori altrimenti se ne andranno da un’altra parte
a questo punto dovrebbero essere costretti a comportarsi in modo civile ed umano rispettando la dignita delle persone
On 24/02/2017 15:20, Silvan wrote:
Giusto per precisare: secondo me il modello da seguire è “volete deregolamentare il lavoro? Dateci reddito”. Tanto più reddito otteniamo tanto più libero può diventare libero e flessibile il mercato del lavoro.
Io non sto parlando di HFT legale e non. Io sto parlando del contesto in cui la tassazione sul reddito degli umani sarà sempre più inefficiente, perché il lavoro lo faranno i robot. Ora, puoi sostituirla con tasse sui capitali… Ma non vedo come senza cambiare completamente il sistema economico.
Cioè, combattere l’evasione fiscale diventa irrilevante quando ad avere reddito non è più quasi nessuno.
Interessante osservazione, ma per fortuna siamo ancora ben distanti ad essere tutti col sedere per terra…
Al contrario, se la ricchezza prodotta nel suo insieme non diminuisce singnifica che è maggiormente concentrata e quindi in realtà quello che fai è prendere quella ricchiezza e riditribuirla come forma di reddito. In un paese “liberale” la distribuzione della ricchezza la fai così, intendo tramite la fiscalità.
Sono d’accordo, ma allora è a elusione che stai pensando. I grossi concentratori di solito non evadono direttamente.
Questo è un altro progetto interessante. Si chiama La’Zooz, è una piattaforma israeliana che utilizza la blockchain per fare un car-pooling urbano (senza scopo di lucro, se ho capito bene: in pratica è una sorta di BlaBlacar urbano decentralizzato e P2P). L’annosa questione della sostenibilità ambientale (cioè il fatto che il proof-of-work è energivoro) l’hanno risolta così (qui l’articolo completo):
Rather than Bitcoin’s “proof of work” method of generating new tokens, which requires enormous computational power, La’Zooz generates new tokens—called “zooz”—with “proof of movement.” Basically, turn on your La’Zooz-enabled phone and drive. As you drive, you earn zooz tokens. Then, when you want a ride from someone else in the community, you can pay in zooz.
Purtroppo, pur essendo una buona idea, LaZooz non se la passa bene. Ma resta il fatto che una soluzione del genere diventasse mainstream, si risolverebbe il problema del traffico. E insisto: anche qui non vedo niente di male nel fatto di creare l’ennesima valuta alternativa (gli Zooz in questo caso), anzi potrebbe effettivamente essere questo il futuro: diverse valute digitali per diverse esigenze. Così pago l’energia elettrica in SolarCoin, il trasporto in Zooz, le tasse in euro, il pane e il parrucchiere in Sardex o varianti locali. Se lo Stato le accetta tutte e le converte in euro, fa solo un bene a sé stesso.
Mi piace! Un buon uso di Merkle Trees … ma non ho capito come si fa ad impedire la falsificazione dei dati di movimento. Se uno si studia un metodo per produrre i dati GPS senza muoversi, fa una valanga di soldi, no? Credo che potrei hackare questo sistema facilmente…… ;D ;D
Maró cumm t stai italinizzann wuagliù!