Cosa ne pensate del progetto di Gianīs Varoufakīs?
Ci pensiamo spesso!
— movimento pan-europeo — costituzione europea — diem25 a roma — brian eno vs varoufakis — european new deal — non arrendetevi! — [to be continued] …
Il structure working group ha della critica strutturale e vorrebbe rifare i “principi organizzativi” di DiEM25…
Ho forti dubbi sul peso e sul ruolo della sinistra italiana, troppo vecchia e troppo legata ai poteri che regolano lo status quo per lanciarsi in un progetto così innovativo. Staremo a vedere
DiEM25 non è innovativo. È strutturalmente simile al M5S. Appena nato già necessita profonde riforme, altrimenti è un disastro.
Ho visto che c’è anche il partito pirata italiano nel DIEM25 di Varoufakis?
È uscita la proposta di Statuto per la sezione italiana di DiEM25. Lo Statuto più informale che ho mai visto — sezioni e frasi non sono numerate così non ci si può neanche fare riferimento in modo strutturato. Prevede vari ruoli di esecutivo, un’assemblea di rappresentanti, nessun organo di carattere congresso-aperto-a-tutti. Non mi pare che questo statuto sia in regola con le norme associative dato che non prevede alcuna iscrizione o disiscrizione. Non si può fare un’associazione delegando l’iscrizione ad un sito web all’estero (ovvero diem25.org).
- Per l’Assemblea: Ogni iscritto/a di DiEM25 può presentare una candidatura individuale all’Assemblea. I candidati devono avere piena competenza linguistica in italiano.
Così potrei candidarmi anch’io. Mi domando se tale persona può essere anche eletta in altre sezioni nazionali, perché mi viene in mente una persona chiave nel movimento DiEM25 che parla tutte le lingue di tutti i paesi europei. La vedremo eletta in tutti i gruppi di coordinamento nazionali?
- Ogni tipo di candidatura viene presentata in forma telematica e inserite nel portale di partecipazione online di DiEM25.
Può un’associazione delegare le elezioni ad un sito web estero con metodo di votazione non verificabile?
- Nel rispetto del carattere transnazionale di DiEM25, la base elettorale è composta da tutti gli iscritti e le iscritte del movimento indipendentemente dalla residenza.
- Tutte le votazioni avvengono attraverso i canali telematici di DiEM25.
Ah, allora l’associazione sarebbe una marionetta di un sito web estero. Ma è legale questa cosa?
Per garantire l’integrità transnazionale del movimento, gli organi di garanzia sono quelli di DiEM25. Eventuali dissensi fra organi dell’Ala elettorale verranno sciolte dal CC europeo e, come da Principi Organizzativi, dal Validating Council se necessario.
Anvedi, anche le garanzie sono delegate ad un sito web estero. No perché quegli organi di garanzia che sarebbero il CC ed il VC sono entrambi eletti con metodo non verificabile su tale sito.
Lo Statuto verrà rivisto nel mese di giugno 2019 a seguito delle dimissioni del Coordinamento provvisorio. Lo Statuto può altresì essere modificato attraverso una votazione online degli iscritti con maggioranza di: Tre quarti dei votanti / Due terzi dei votanti / Metà più uno dei votanti.
Ma anche in tal caso queste cifre sono facilmente falsificabili dai webmaster del sito web o addirittura da entità esterne quali operatori del centro di calcolo, l’internet service provider od un servizio segreto di qualche nazione con interessi nella politica italiana od europea.
$ torify youtube-dl https://youtu.be/QvcZkUrNBkI
Carino questo video. I “pirati” cioè tecnologisti di DiEM25 si sono incontrati al C-Base, luogo di fondazione del Piratenpartei nel 2006, per un convegno orientato alle politiche tecnologiche. Il primo ad affacciarsi nel video è un iscritto al Partito Pirata italiano, @vecna. Sarei potuto andare anch’io, ma ero piuttosto incacchiato con l’architettura imperiale del movimento DiEM25 che poi è imploso sul suo autoritarismo. Ma la gente che si è incontrata lì era evidentemente valida. Non aveva ancora capito che stava lavorando per un progetto senza speranza…
Il fallimento di DiEM25 potrebbe essere un avvertimento a tutti coloro che vogliono introdurre strutture più dirigenziali nel PP-IT. Il modo come il coordinating collective ha imposto le sue decisioni dall’alto, ha messo al voto le questioni che gli facevano comodo ma senza alcuna trasparenza del processo di voto stesso e senza alcuna forma di giustizia interna — nel giro di due anni ha portato un progetto che era partito con tantissimo entusiasmo ad una condizione penosa con una campagna elettorale parzialmente sessista, interamente incentrata su Yanis e basta, e 95% dei sostenitori fuggiti altrove dato che non si sentivano più rappresentati.
Molto interessante, li ho seguiti poco ultimamente ma li ho sempre considerati tra i migliori possibili alleati in ambito europeo (liberisti/liberali liberissimi di partire in quarta col sarcasmo), temendo però la deriva autoritaria dove praticamente sempre chi si professa in qualche modo marxista tende a finire. Parli di fallimento, li vedi come un progetto già definitivamente morto e sepolto? A me l’idea che non ci siano partiti di sinistra autenticamente europei e sinceramente antiautoritari mette una tristezza e una paura notevoli.
Dovrebbero trovare la forza di buttare alla monnezza la loro architettura autoritaria ed il sistema di voto falsabile… ed eliminare certe persone che hanno edificato tutto ciò. La vedo improbabile. Più probabile che nasca qualche progetto nuovo, o che noi prendiamo il loro posto.