non è rifiutarli, non siamo un associazione per promuovere chissa cosa. siamo un partito e li fuori sono tutti nemici (policamente parlando). scelgano se essere del PD,Lega,M5s etc etc o essere pirati. anche @solibo diceva “prova ad andare nel Pd con la tessera del PP e vedi se ti accettano”, la domanda è vogliamo essere un vero partito o un associazione che promuove le libertà digitali (citando il vecchio nome della pagina facebook). è ora di crescere imho
Eh no… “Ubi Petrus, ibi Ecclesia” E non lo diceva mica uno di Roma ma un Meneghino di qualche tempo fa
Dovremmo puntare a integrare memoria e logica, in puro paradigma funzionale. La memoria del pp nei processi mentali dei partecipanti invece che nei loro ricordi.
Non sono d’accordo.
Una cosa è avere amici in un partito politico diverso dal PP, una cosa è essere parte di quel partito. Gli amici non possono espellerti se non obbedisci, un partito sì.
E poi, teoricamente, si chiamano partiti perché rappresentano identità chiare e distinte.
Noi siamo noi. Gli altri sono gli altri.
A me non interessano i delusi degli altri partiti, io voglio i pirati. E no, la fuori tutti nemici il cazzo. (Ma come disse @solibo in ao, se non vuoi toccare la merda, non fare politica.)
Beh, se Francesco mi chiama lo invito alla prossima Assemblea Occasionale.
Ti immagini i titoli sui giornali?
Ragazzi qua la risposta è semplice…
- Domanda: Perchè non si può essere iscritti a più partiti?
- Risposta: Perchè qua si vota, si prendono decisioni, non ci possono stare infiltrati da altri partiti.
Quando non ci sarà più DL e piattaforma, allora potete essere iscritti pure a cosa nostra…
[quote=“Cal, post:26, topic:3158”] (Ma come disse @solibo in ao, se non vuoi toccare la merda, non fare politica.) [/quote]Appunto, noi la merda la vogliamo spalare, non ci vogliamo fare inutili amicizie…
Se dobbiamo buttarla in caciara: proprio per i motivi che dici, otterremmo molto di più vietando l’iscrizione ai coglioni, indipendentemente dalle loro tessere di partito.
brevemente un chiarimento su questo punto, poi leggerò tutto il thread e gli altri che in questi giorni non ho avuto tempo di leggere: la mia proposta di legge non è rivendicativa. Anche se può sembrare, e comprendo, pur non condividendole, le perplessità che ha suscitato in alcuni. In molti interventi letti in questi mesi ho riscontrato riflessioni sulle varie possibilità di ridistribuzione economica, alcune improponibili, altre un po’ troppo ritrite, altre ancora estremizzate in un tutto contro tutti. Io ho da un po’ di tempo un’ipotesi che credo di aver trovato nelle radici Piratesche di questo partito: se permettiamo a tutti di avere gli strumenti per “tirarsi fuori” da una qualche situazione, allora il mondo sarà più equilibrato. Ma siccome le condizioni sono diverse, gli strumenti non possono essere uguali per tutti, devono necessariamente essere differenti per permettere a chiunque di poterli scegliere. Ed è proprio la libera scelta il primo strumento che dovrebbe essere garantito in un regime di libero mercato. La caratteristica delle minoranze è che della loro scelta si è impossessata la maggioranza, ma questo è un danno prioritariamente per la stessa maggioranza perché, di fatto, irrigidisce lo scambio di risorse finendo per collassare nell’immobilismo. Permettere alle minoranze di avere degli strumenti per differenziare gli scambi arricchisce tutti, non impoverisce tutti. Un esempio chiarificante l’ho letto sul web alcuni giorni fa in occasione dell’anniversario dell’allunaggio. CI si chiedeva se “economicamente parlando” ne fosse valsa la pena. La somma spesa per mandare degli uomini sulla luna è stata sproporzionata per quei tempi ed a calarsi in quel periodo era anche ingiustificata. Eppure quell’impresa è stata probabilmente il miglior investimento che l’umanità potesse fare perché le ricadute di arricchimento economico in termini di progresso scientifico, tecnologico ecc. ne stiamo godendo ancora adesso. Io definisco da anni la condizione di disabilità come l’emblema del “bisogno”. Ma è proprio dando risposte a dei bisogni molto intensi che è nata l’evoluzione umana. E l’evoluzione non può essere qualcosa che riguarda solo una parte di popolazione, la riguarda tutta.
Per tornare sul tema @macfranc tu puoi scegliere di analizzare i miei argomenti con maggiore cura degli altri (caso mai ci fosse entrato un dogma cattolico per sbaglio) perché sai che io sono cattolico. E potresti riconoscere una congiura per trasformare il PP nella nuova DC, proprio perché io sono sempre stato trasparente su questo.
Potrei fare lo stesso se tu appartenessi alla SIAE (per riprendere un esempio di @Cal) ma non lo dichiarassi?
Anche io vorrei chiarire il motivo per cui ho voluto fare riferimento alla tua proposta di legge. Non è soltanto dovuto al fatto che presenta diversi punti che possono essere sottoposti a discussioni, a critiche, a miglioramenti, come avviene per qualsiasi proposta di legge. Il motivo è molto più semplice: si tratta dell’unica proposta di legge articolata che questo partito sia riuscito a formulare Da quando ho richiesto di iscrivermi…
Tipo quelli che alzano un dito contro la sorveglianza?
Che tu sia di cultura o di Fede Cattolica lo posso dedurre tranquillamente da quello che dici. Allo stesso modo Potrei anche pensare che tu sia un satanista di 666° che finge di essere cattolico per gettare zizzania e promuovere ostilità. Che tu mi faccia vedere il certificato di battesimo, una dichiarazione di sbattezzo, la tessera del NWO, la tessera dell’associazione donatori di organi sessuali a tempo determinato o (e qui tocchiamo il punto più basso) la tessera del partito Umanista , io non posso sapere chi tu sei realmente ma posso solo sapere quello che dici e se le azioni che sei in grado di compiere abbiano o meno rispondenza con quello che dici.
Ma perchè buttarla in caciara? Essere iscritti a due partiti è una stupidaggine, l’ho già spiegato sopra… Qui l’iscritto è dirigente, prende decisioni, vota ecc… non serve aggiungere altro.
Davvero???
Ma nel dirlo mi assumo una responsabilità nei tuoi confronti.
Se poi ho mentito o ho omesso aspetti rilevanti, perderò la tua fiducia.
Se invece io non ti dico chi sono? Non mi assumo responsabilità nei tuoi confronti.
E’ per questo che ho titolato il thread “responsabilità e trasparenza”, perché se un cittadino accetta di diventare dirigente del Partito Pirata, dovrebbe assumersi un minimo di responsabilità nei confronti degli altri pirati, attraverso la trasparenza.
E naturalmente, tutti i Pirati si assumono simmetricamente una responsabilità nei tuoi confronti, la riservatezza, che è persino un dovere di legge sancito dal GDPR.
Per favore non ricominciamo: se NON SERVE aggiungere altro, non farlo.
Sono confuso…
@marcat90 ha fatto un’affermazione chiaramente falsificabile (ma vera) e ha detto che secondo lui non serve aggiungere altro rispetto a tale affermazione senza poi aggiungere altro.
La tua replica @solibo cosa aggiunge?
Perché sottolineare che non dovrebbe aggiungere nulla se ritiene di non dover aggiungere nulla?
C’è un messaggio implicito che mi sfugge?
Sì, perché la questione si presentò fin dagli albori.
Oggi sì, ma in passato si presentò anche per la defunta SeL, quando il PP-IT era di tendenza più gruppettara.
Va da sé che la mia agenda, neppure tanto segreta, è che il Partito Pirata diventi un partito di quadri in tutto e per tutto, inclusa la formazione dei dirigenti - ovvero tutti gli iscritti, non dimentichiamocelo.
Per quanto riguarda le schedature, io sono dell’idea che l’unica affiliazione che vada dichiarata sia l’appartenenza ad altri partiti politici. Tutto il resto è puro e semplice dossieraggio.
Oibò e gli sporchi cattolici?
Cosa fai se un bel giorno convinco tutta la mia parrocchia a prendere la tessera Pirata?
A occhio, saremmo un 4-5 cento… sei proprio sicuro sicuro di non volerne essere informato?
O conti sul fatto che tanto alcuni, come Comunisti, Cattolici e Radicali, non hanno remore a dichiarare apertamente le proprie influenze culturali?
Temo tu non abbia compreso ciò di cui stiamo parlando.
Si parla di dossieraggio quando qualcuno compila profili segreti di una persona per poterla manipolare meglio (sapendo cosa vuol sentire) o ricattare (rendendo pubbliche le informazioni raccolte).
La trasparenza di cui parliamo, invece, implica la scelta consapevole di condividere le proprie affiliazioni con (e solo con) gli altri membri del Partito Pirata che fanno lo stesso con te e che ti danno tanta fiducia da darti non solo diritto di parola ma diritto di voto.
Per contro, alla trasparenza interna corrisponde anche il dovere di riservatezza.
Dunque la trasparenza è un antidoto al dossieraggio: nessuno potrà mai ricattarti, se sei già trasparente.
Immagino dunque tu sia a favore… E se no, perché?