Io credo che queste siano riforme inutili, se sei un idiota rimani un idiota anche se conosco il tuo nome e cognome.
Se sei inadatto a parlare a nome di tutto il partito lo sarai anche se conosco la tua storia.
Se sei inadatto ad essere dirigente lo sarai anche se conosco il tuo codice fiscale.
Che i dirigenti siano pubblici mi trova d’accordo, infatti io propongo una netta divisione tra semplici iscritti (gli entry level) ed il gruppo dirigenziale.
e queste persone, rassegnati, ci saranno sempre in qualsiasi partito politico. Non riesci a debellarle qualsiasi selezione all’ingresso tu voglia fare e sai perché? Perché così lo possiamo diventare tutti, io e te, anche se adesso non lo siamo e potremmo mettere la mano sul fuoco che non lo saremmo mai. Ho abbastanza vita vissuta alle spalle (e non intendo solo in anni ma in esperienza che ho accumulato che vanno bene per almeno altre 5 vite) per aver capito che chiunque, se gli viene cambiato drasticamente o meno il proprio contesto interno, può arrivare a comportarsi in maniera profondamente diversa e contraria dalla propria narrazione di vita.
Per questo penso che invece di puntare su una ipotetica selezione dall’altro occorra puntare esclusivamente sul senso di responsabilità che ha un dirigente e rappresentate di un Partito Politico. Un profondo senso di responsabilità che si assume mettendoci la faccia e si acquisisce man mano attraverso la condivisione e la realizzazione degli obbiettivi.
di un partito che vuole raggiungere la dimensione e il peso sufficiente a cambiare le cose, non occorre essere maggioritario per questo, In genere sono proprio i partiti a vocazione maggioritaria che per garantirsi numeri adeguati devono mettere tutti d’accordo con una “intelligente” politica di spartizione del potere.
Partito nuovo, vera alternativa… ma ti rendi conto che sono parole vuote dette allo stesso modo da TUTTI i partiti presenti nell’arco costituzionale?
Bene, quando capirai come fai a fare politica, che significa soprattutto fare scelte, nel momento in cui dovrai mettere d’accordo persone con idee e sensibilità molto differenti od opposte senza produrre quella mediazione che in politica non è altro che difesa dello status quo, fammi un fischio. Stai dipingendo un partito che è inabile alla politica.
Sulla tecnologia sfondi una porta aperta, proprio per questo non è sufficiente usare Liquid Feedback come una parola magica. Io e altri ci abbiamo guardato dentro queste tecnologie, ma ovviamente non ti fidi di noi.
Io sono l’unico in questo partito che c’era a questa cosa. Capisco che è un problema. Ma fatto sta che se neghiamo questa cosa entriamo in una spirale di devoluzione che ci rende sempre più uguali ai partiti tradizionali — cioè cancella la nostra speranza di fare una politica migliore.
il reddito d’esistenza (non perché siamo un branco di marxisti ma perché una volta studiati i dettagli si capisce che non è una questione di soldi ma di redistribuzione)
la legalizzazione delle droghe (non perché siamo un branco di antiproibizionisti ma perché ci siamo studiati i dati sull’efficacia della depenalizzazione)
i mezzi pubblici senza biglietto (perché se attraverso le tasse li pagano tutti, alla fine costano di meno e sono un enorme incentivo a muoversi in modo più ecologico)
stato laico (perché in Germania le chiese cristiane ancora godono di privilegi statali)
come aumentare la partecipazione democratica
leggi per la trasparenza di governo (vedi PdL anche nostra)
protezione dei whistleblower (due anni prima di snowden!)
identificazione delle forze esecutive (vedi anche Pdl nostra)
misure contro la sorveglianza, migliore diritto alla manifestazione
diritto di migrazione
diritti LGBTQ
servizi esistenziali in mano allo stato
open data, open government
accesso libero alla Rete attraverso freifunk
varie iniziative riguardanti canali, fiumi, parchi ecc
politiche dell’arte e cultura
Tante cose che al giorno d’oggi suonano ovvie, ma allora non lo erano. In particolare i temi in grassetto sono scoppiati in campagna elettorale: di colpo appaiono i pirati che presentano temi inediti ma percepiti come importanti. LQFB ci ha permesso di fare agenda setting, deducendo dal nostro proprio sentire collettivo quali sono le cose che sono di rilievo per l’elettorato. Abbiamo messo in difficoltà le altre forze politiche con i nostri temi.
No, scusa. Se vogliamo usare la DL bene dobbiamo smettere di essere in meno di 500 persone. Con la cooptazione ci arriveremo… fra… duecento anni? No… semplicemente mai.
E questo pare appunto che non sia corretto. La democrazia liquida è capace di mettere in risalto le idee più innovative, le proposte più ragionate e al contempo compatibili con la grande maggioranza dei partecipanti, perciò se in un gruppo di mille persone ha cento nazi non uscirà politica nazi.
Quando nei passati 8 anni è stato un problema? Possibile che qui si decide di cose in base ad aria fritta?
Esatto, ed allora addio effetti di intelligenza collettiva.
Ho proposto varie volte l’obbligo di caricare una foto invece dell’obbligo a metterci nome e cognome, affinché tra nickname e foto agli incontri scopriamo di essere tutte persone reali. La proposta fu percepita troppo invasiva. In cambio furono introdotte altre regole di garanzia che però gli attuali configuratori non stanno più rispettando.
Questo è già lo status quo: se scegli di non identificarti non verrai iscritto all’AP ma puoi comunque partecipare alla vita di partito.
E infatti le persone che delegano e partecipano solo a certe cose non causano alcun danno. Ma neanche quelle che partecipano molto. Ed è normale che prima ti serve un folto gruppo di persone che ha voglia di cliccare per poi arrivare a reclutarli per manifestazioni ed attivismo in strada. Se non hai centinaia di persone attive in forum e liquid, non avrai neanche una dozzina pronta ad andare alle manifestazioni. L’idea che si possa spostare l’attivismo dal digitale al fisico disincentivando quello digitale, in particolare la prospettiva di potere partecipare alle decisioni, è fallace: alla fine resteremo con nessuno disposto a muovere un dito.
No scusa, un partito a cooptazione non è un partito, non a caso non riceve rimborsi elettorali.
Mi rendo conto che state facendo un panico artificiale mentre tutti i problemi che il PP ha vissuto non sono da attribuire alla democrazia liquida o al direttorato virtuale.
Beh, FI non pratica la cooptazione. Pratica la DR, che non è migliore, ma considerata democratica.
Penso che le idee siano tutte rispettabili, anche l’dea che l’aristocrazia sia la miglior forma di governo.
Però chiamare Democrazia Liquida l’Aristocrazia è una forma di ignoranza o di truffa.
No, Forza Italia in 20 e passa anni non ha mai fatto un congresso. La linea politica è decisa da Berlusconi e i suoi fedelissimi che nomina a suo piacimento. Non credo che atlas proponga un modello berlusconiano, ma una assemblea liquida, anche molto numerosa, capace di agire come un organo politico.
e pensare di spacciare come Partito una assemblea permanente in cui ognuno è chiamato ad essere dirigente è una forma di ignoranza o truffa altrettanto grave. Io vorrei essere in un partito, con o senza Dem Liquida. Voi volete essere una dem liquida.
non è la stessa cosa, permettimi. Ed anzi anche io la percepirei come invasiva, semplicemente perché non tutti hanno una bella faccia. Tu mi dirai: che c’entra? Ehhhh in politica c’entra tantissimo invece. L’aspetto fisico influisce molto sulle decisioni degli altri nei tuoi riguardi. Purtroppo influisce anche su cose che non dovrebbero influire, come per esempio, ed una recente ricerca scientifica lo dimostra, sul comminare pene più o meno pesanti in base al tuo aspetto fisico.
diverso è, invece, il presentarsi con la propria storia di impegno civile. Per un periodo ho lavorato nella selezione del personale con la finalità di abbinamento al tipo di lavoro proposto, e durante il colloquio le mie domande non si basavano quasi sul curriculum formativo presentato, ma sulla narrazione che una persona faceva di se stessa. E guarda che, a mio giudizio, a noi questo serve: non capire se “sei adatto” ma a “cosa” sei più portato. C’è chi nel Partito sarà più portato ad essere un “portavoce” (cambiamo sto modo di dire che è odiosamente grillino) o Avatar, se sei più portato ad una determinata competenza, se hai ottime doti di moderazione ecc ecc
Dato che tu l’hai spacciato per anni, prima della “illuminazione” significa.(nessuno mi convincerà mai di un briganzia disonesto): che ti sei erudito?
Permettimi di contribuire alla tua ulteriore erudizione linkandoti “aristocrazia” di wikipedia ed invitandoti a riflettere sulla possibilità della sua degenerazione in oligarchia.
E poiché, nonostante la differenza di idee come persona, credimi, hai tutta la mia stima (anche se temo che tu stia frequentando cattive compagnie che ti stanno traviando) voglio esagerare consigliando questa lettura che giudica il rapporto fra cooptazione e democrazia.
Ti pregherei di contribuire a tua volta alla mia erudizione dandomi qualche riferimento su: “Condizione necessaria affinché un’associazione possa essere partito è la sua gestione aristocratica”
no, ho semplicemente sperimentato la democrazia liquida abbinata allo status tutti dirigenti e l’ho trovata un modello sbagliato e per nulla funzionale. Siccome credo di essere intellettualmente onesto arrivo tranquillamente al punto di riconoscere che negli anni precedenti “mi sono sbagliato”, ma ho comunque il dovere di riconoscere l’errore ed evitare che si riproponga di nuovo.
TI invito a leggere il post di @F00l sulle proposte tese ad annullare la decisione presa durante l’AO. Sai perché quelle proposte hanno seguito? Perché i “dirigenti” che si trovano ad essere tali senza neppure aver esaminato le problematiche o essersi confrontati con i pirati o presi il disturbo di partecipare alle assemblee combinano anche in buona fede queste cose. Altro che oligarchia, questa è una presa per il culo.
Non nego che ci sia questo pericolo, nessuna cosa è esente da pericolo. Siccome ho già sperimentato il pericolo dell’immobilismo politico causato da quanto sopra, credo sia corretto rischiare la deriva oligarchica anche se sono certo che non avverrà mai.
Conosco il testo ma trattandosi di un partito secondo me si fa quel che si vuole (niente ti obbliga ad aderire ad un partito se non ne condividi l’organizzazione e gli ideali.
E infatti ho già detto che “piuttosto del modello tutti dirigenti”, che è una emerita boiata, molto meglio allora quello dei partiti tradizionali, almeno non è truffaldino.
Comunque sono polemiche viziate di manicheismo, come se ci fosse solo nero o bianco, tra un modello inefficiente e assurdo sul piano teorico, come quello attuale ed un modello tradizionale c’è un abisso di possibilità, una di queste può essere quella da me proposta, ma ce ne possono essere anche altre.
Sicuro è che rimuovere la cavolata del “tutti dirigenti” non ci rende un partito tradizionale, dato che continueremo comuqnue ad utilizzare la DL e a lasciare l’assemblea al suo posto.
"Nei moderni sistemi democratici la cooptazione è stata generalmente abbandonata. Tuttavia trova ancora qualche applicazione in due casi:
quando si vuole garantire una particolare indipendenza all’organo…"
Quindi la cooptazione rientra comunque tra gli strumenti utilizzati anche in democrazia.