Oltre agli slogan in pratica cosa proponi?
Non direi. Anche il partito intero è uno sciame.
Il leader deve motivare, indicare, e deve essere legittimato a farlo.
ma chi è per il leader, ha già qualche idea sul chi? così almeno iniziamo a parlare di qualcosa di concreto, visto che ognuno/a ha i suoi soggettivi pregi e difetti
Apriamo un periodo di tot giorni in cui chi vorrà potrà candidarsi e presentare la sua idea e la sua visione del ceep e del manifesto.
sarebbe più logico, però facendolo così diventerebbe un accettare implicitamente l’avere un leader e su questa questione siamo ancora abbastanza divisi
Certo, io parlo nel caso in cui ci esprimessimo a favore…
La prima cosa da fare sarebbe contarsi sul chi vorrebbe le elezioni di una leadership.
Quello che stai descrivendo è un capo, non un leader
I leader non si eleggono, si seguono.
Finalmente! È quel che stiamo cercando di dirti da inizio thread.
Quello che sto descrivendo è un metodo democratico e aperto per eleggere una guida,metodo per altro usato nella pirateria come descrive bene Philip Gosse, poi tu chiamalo capo, leader, sciamano, comandante è uguale.
Allora, vediamo di mettere le cose in chiaro.
Io non sono contrario a eleggere una sola persona come responsabile di un determinato aspetto, ma devono esserci i presupposti. Inoltre tale mandato deve essere limitato nel tempo e relativo a competenze specifiche. Per esempio R. Talarico fu eletta come punto unico delle comunicazioni durante il periodo elettorale, pertanto rispettava entrambi questi parametri.
A che cosa ci serve un leader? Le risposte qui non sono affatto convincenti.
- accelerare le procedure per qualunque tipo di azione: che cosa significa? Quello lo possiamo già fare ora, assegnando a dei responsabili compiti specifici. Non riusciamo a fare questo senza che salti fuori un @lynX a gridare al take-over, credi di riuscire a eleggere uno a cui dare carta bianca totale?
- fornire solidità al nostro scopo: se non siamo già consapevoli di quello che è il nostro scopo come movimento e partito, dobbiamo eleggere qualcuno per farcelo dire? Ma qui è l’AP a dover intervenire e dare solidità proposta dopo proposta. Se l’AP sceglie una roadmap per un percorso specifico, ha senso allora delegare un GdL allo scopo. Parliamo anche qui di un mandato ben definito.
- offrendo una visione univoca del ceep e del manifesto: e abbiamo bisogno del leader per venircelo a dire? Ma anche qui abbiamo un organo che risponde a questo scopo, e cioè il Gruppo di Integrità.
- una leadership possa essere più veloce nel proporre: ma di che stiamo parlando? Le proposte c’è già chi le fa, abbiamo bisogno di eleggere qualcuno per farle al posto nostro?
- risolvere controversie: ma sul serio? Buttiamo al cesso la suddivisione dei poteri per dare nelle mani di una sola persona sia il potere esecutivo che quello giudiziario? Abbiamo già un organo per risolvere le controversie, il Collegio Arbitrale.
- la politica di oggi è rapidissima: no, la politica non ha cambiato velocità, questa è l’impressione da politica dei social. E infatti quello che vedo è una deformazione della politica. Se uno vuole il partito-prodotto, ce ne sono tanti, ma se uno vuole comprendere la società, sono anni ormai che deve guardare fuori dai partiti, con qualche eccezione. Per questo ho proposto un GdL Scuola di Partito: io ritengo che occorra una visione solida, non un partito basato interamente sulla risposta colpo su colpo, senza un minimo ragionamento.
- se qui ci vuole 3 giorni minimo per scrivere un comunicato, abbiamo bisogno di velocita e semplificazione: quindi non serve un leader per tutto, ma semplicemente un GdL Comunicazione con poteri sufficienti da emettere comunicati e parlare a nome del Partito senza passare sempre dall’AP. Questo si può fare e a mio parere si deve fare, con buona pace di @lynX che vede qualsiasi assegnazione di autonomia decisionale come take-over, ma è una cosa diversa. Non sono invece d’accordo sulla questione della semplificazione. Anche qui, è un concetto troppo generico, e spesso fallace.
Io ho l’impressione che l’idea che sottende questa ricerca del leader mediatico sia che la politica di un partito corrisponda con la sua comunicazione. Io credo che la personalizzazione dei partiti sia stata un disastro. Ha iniziato Berlusconi e gli altri sono seguiti a ruota. Evitiamo questo errore.
Calma: facciamo distinguo. Il Partito Pirata ha già dei leader (se volete vi faccio l’elenco ma credo che siano noti anche a voi). I leader (inteso come coloro che guidano, che conducono, servono e infatti ci sono anche nel Partito PIrata).
Serve anche un frontman? Certo che serve. La politica è relazione sociale e comunicazione: ovvio che serva chi comunichi. Questo ad oggi non ce l’abbiamo ma serve. E no, non c’entra nulla la personalizzazione della politica (che non è affatto un male, ma che ovviamente è dipesa dalle persone: se le persone non sono statisti, è male. Se sono statisti, è bene), Piuttosto il mito che un partito dove TUTTI sono leader è oltre che utopia anche follia. (Anche qui cose dette e ridette).
Si perché Berlusconi era un bastardo mafioso e Salvini un fascista, quando la personalizzazione ha portato alla guida di un partito Thomas Jefferson è stata una gran cosa, per il resto penso ti abbia risposto già @Solibo.
Ripeto la leadership è un fenomeno che si forma in ogni gruppo sociale, io parlo solo di democraticizzare un processo in essere, mentre a me pare che si voglia negare questo nascondesi dietro all’idea che tutti siano al comando.
Non ho detto che tutti devono essere “al comando”, ma che dipende di quale comando si parla.
Permettimi di dissentire, il capitano non veniva eletto.
C’era un tizio che diceva: “Ho una nave, chi vuole si arruoli” e chi voleva lo seguiva.
A volte il tizio con la nave diceva: vado ad assaltare questa città e chi aveva una nave lo seguiva.
In compenso il capitano che non si dimostrava all’altezza … barchetta e barilotto di rum.
C’erano cioè molti capitani nell’isola Tortuga, ognuno con il suo equipaggio. Direi che la situazione fra i pirati era quella descritta da @f00l.
Sembrano seghe mentali, ma ad ogni ruolo, (capo, leader, …) corrisponde un diverso grado di democrazia e di libertà e, soprattutto, di possibilità di successo.
detto sinceramente non capisco questa tua risposta, la tua risposta è bullshit allo stato puro, non hai capito nulla di quello che ho detto…
e tutta la tua risposta non descrive per niente ciò che penso.
Ho cercato di spiegare a cosa è dovuto l’immobilismo, che per l’appunto non deriva dalla mancanza di un leader, ma dal fatto che il PP non era un partito prima delle elezioni, ed ovviamente non può essere un partito oggi.
C’è immobilismo perchè non è mai esistito un vero partito politico, punto.
E non voglio offendere, è solo un dato di fatto.
PS: se per voi un partito politico è un gruppo di persone che parla su un forum, allora c’è qualche problema. Un partito politico sta sul territorio, non sulla rete.
Allora, per me eleggere un leader/capo/esponente principale del partito non è un problema.
Ma non credo che la mancanza di questa cosa sia la causa dello stato attuale del PP.
E non credo che così si possano risolvere i problemi.
Si continuano a dare colpe a tante cose, chi alla LQFB, chi alla DL, chi a certe persone ecc… Qua l’unico problema è che si deve incominciare a fare, e se non si è ancora incominciato a fare, è dovuto al fatto che questo fino a 3 mesi fa era più un forum informatico/politico che un partito.
Si deve accettare la situazione ed incominciare a fare, risolvendo i problemi principiali che ci sono. E la mancanza di un leader, per adesso, non rientra tra i problemi da risolvere.
Se permetti dissento anche io.
Philip Gosse afferma che «è documentato che una nave abbia eletto tredici diversi capitani in pochi mesi»tra cui la più degna di nota è forse quella di Bartholomew Roberts.
Gabriel Khun invece scrive:«il capo viene eletto ed è sostituibile. Ci sono prove in abbondanza per sostenere che questo valesse anche per i capitani pirata.»
Persino gli storici non radicali riconoscono che «esisteva un’ammirevole tradizione democratica che permetteva all’equipaggio di votare a favore o sfavore dei propri capitani»(David Cordingly, introduzione a The History of Pirates di Angus Konstam)
E potrei andare avanti ancora…
Però che il capo fosse eletto o esistesse in virtù della sua proprietà non cambia il fatto che i pirati avessero un capo.
Si ma se per fare dobbiamo ogni volta stare una settimana a scannarci sul forum o addirittura LF buonanotte…
Io stasera mi stampo un flyer e domani mattina sono a fare volantinaggio al mercato della mia città,se io e gli altri di Pisa siamo d’accordo, posso procedere? O dobbiamo discutere 72 ore sul forum? Se ci fosse un leader di zona intanto che si assumesse la responsabilità si velocizzerebbe tutto.
Mentre poi una leadership mediatica nazionale serve perché abbiamo bisogno di una voce univoca che porti avanti la nostra comunicazione.
Io personalmente ritengo LF la migliore forma di democrazia possibile oggi, e credo che vada difesa ed utilizzata per definire ciò che diventera un punto del programma del PP o una proposta di legge, ma credo anche che tutto non debba passare necessariamente per LF.
Detto questo io non vedo un capo nel senso tradizionale:
“Salvini vuole la flat Tax, la Lega diventa pro flat Tax”
io vedo la cosa nel modo inverso, il capo non detta nessuna linea politica, noi diamo la linea, il leader media tra le varie posizioni e diventa una figura di riferimento per la comunicazione esterna.
Ridissento
Certo, in situazioni particolari, quando il capitano veniva a mancare o perché ritenuto incapace o perché moriva si doveva scegliere un sostituto e questo avveniva per elezione. [è ad esempio il caso di Bartholomew Roberts quando il capitano della nave, Howell Davis fu così coglione da accettare l’invito ad una bevuta da parte del governatore dell’isola di Principe].
Il capitano aveva potere solo in battaglia, altrimenti il potere era alla “democrazia pirata” coordinata dal quartiermastro.
Troviamo una posizione conciliante messa così hai ragione, ma anche le mie fonti ce l’hanno.
Bene, le elezioni e quello che ci aspetta lo sono, quindi eleggiamo un capitano ed iniziamo a guerreggiare.