Ti ho pensato quando ho visto la pubblicità di una vecchia catena di supermercati sempre meno frequentata che il loro punto di forza sia LA FRESCHEZZA. Poche settimane dopo l’uscita dei confronti che hanno scoperto che di fronte all’efficacia dei discount di vendere rapidamente tutte le frutte e verdure che hanno sugli scaffali i supermercati tradizionali hanno un problema a competere proprio riguardo alla freschezza dei prodotti. Possono solo puntare sulla vasta scelta e sui prodotti di marca. Anche questa volta LA PUBBLICITÀ HA IL COMPITO DI INSERIRE NELLE TESTE IL CONTRARIO DI QUANTO È VERO. La pubblicità informativa ormai non la fa più nessuno – sei un cretino se non riesci a farti fare quel tipo di pubblicità gratis da parte dei media. La pubblicità serve solo per le bugie che i giornalisti non scriverebbero.
In Germania negli anni 80 esisteva una campagna pubblicitaria per il latte che per me e prototipica. “Milch macht munter” – il latte ti rende arzillo. Tutti sanno che il latte mette sonno, non solo a chi soffre di intolleranza al lattosio.
Mi torna anche in mente quel momento nel 1994 circa, quando non si portavano più i jeans. Era considerato roba da vecchi. Brutto stile. Pantaloni noiosi. Il blu un colore da burocrati. A quel punto la Levi’s fece sia la campagna col pezzo dei Clash, “should i stay or should i go” che la campagna con il bambolotto giallo di Mr Oizo e un pacco di altre misure PR. La mia ex era l’assistente del capo della campagna mediatica di allora. Nel giro di un anno è stata ripristinata l’immagine positiva dei jeans. Che palle! Tutto questo in Germania, ma forse la percezione in Italia era simile…