Continua la discussione da Pete Sunde: «Pirati, dobbiamo craccare la sinistra»… @dodeska mi ha passato questo articolo:
Ma l’accelerazionismo va ben oltre la critica del capitalismo, l’automatizzazione del lavoro e l’utopia di un salario uguale per tutti. Gli accelerazionisti ambiscono a un cambiamento degli stili di vita, per «creare una società unita intorno a qualcosa di diverso dal lavoro».
Il re è morto. Trapiantiamo i suoi organi in un nuovo sovrano.
«La realtà post-capitalista crescerà non sulle ceneri ma sui più grandi successi del capitalismo,» spiega Nick Srnicek. «L’idea non è la distruzione o il rifiuto del vecchio sistema, ma il suo ri-orientamento». In questo “ri-orientamento” è importante la superiorità della politica sull’economia. E gli accelerazionisti affidano questo compito alla sinistra. Pertanto non pensano alla sinistra contemporanea: arcaica e nostalgica, ancorata al localismo. Il messia, che porterà l’umanità verso una realtà post-capitalistica sarà rappresentato da una nuova sinistra moderna ed egemonica, la quale sarà in grado prima di consolidarsi e creare una struttura globale, per poi utilizzare le tecnologie esistenti in modo che siano utili alle persone, e che non servano solo a generare un guadagno per i giganti come Microsoft, Apple e Google. Se questa ipotesi diventasse realtà, l’automatizzazione del lavoro controllata dal potere politico esonererebbe la popolazione da molte attività, e permetterebbe ai cittadini di non dover più lavorare per sopravvivere. «La sfida più importante sta nell’imporre un progetto per il reddito universale di cittadinanza» spiega Nick, «altrimenti la destra continuerà a presentarla come un’idea libertaria».