Hello Pirates!

WOW ! ! !

Tutto quello che hai fatto nell’ultimo anno e mezzo è Politica nel vero senso della parola.

In particolare, Politiche sono le raccolte alimentari. Politica è ogni attività a favore della comunità sudanese. Politica è il contrasto alle aggressioni razziste ed il sostegno alle vittime.

E se ti definissi “curiosa” (in questo senso) ti sembrerebbe appropriato?

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mi piace più dire che si tratta di attivismo che di politica anche se in realtà la politica vera e propria dovrebbe essere questo. Curiosa ci può stare :smile:

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Benvenuta, @Tresa!

Beh, PaP ha subito l’effetto Rifondazione

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PaP ha subito l’effetto PaP, più che altro :smiley:

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non solo, PaP adesso per restare in vita deve necessariamente stare accanto a posizioni no euro che sono pericolosamente vicine a posizioni sovraniste e la cosa mi spiace perché molte persone che hanno fatto parte del mio percorso vengono da lì. Nell’identità di partito che mi ha linkato @Shamar viene citata l’onestà intellettuale, ecco, uno dei valori imprescindibili per me è quello e purtroppo non l’ho trovato in PaP. Comunque sono fiduciosa e spero che con il tempo ci si possa avvicinare, su alcuni temi mi pare di capire che la convergenza esiste già, basta unire le forze :wink:

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no te prego!! “honestà intellettuale” come identità del partito? Ma che facciamo i grillini 2 la vendetta? Ciao @Tresa, contenta di trovare un’altra donna. Io non sono honesta, anzi ho una disonestà intellettuale di fondo perché addirittura mi vado a cercare tutto ciò che può farmi cambiare idea su qualcosa. Ti dirò di più: per me il valore maggiore non è la coerenza ma l’incoerenza. Eppure mi ci ritrovo molto bene dentro il PP…ma forse ho sbagliato posto visto che l’honestà intellettuale è una medaglietta che va aplicata sul petto per riconoscersi… :unamused:

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onestà e onestà intellettuale sono cose assolutamente differenti. Quando dico di essere onesta intellettualmente sto dicendo che, in quanto garantista ad esempio, se la Raggi viene indagata resto tale, se Siri viene indagato idem. questo è quanto di più lontano possa esistere dal movimento 5 stelle

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Questa si chiama curiosità, ed è normale fra i Pirati.

Ed in realtà, essere aperti a cambiare idea richiede onestà intellettuale. Predicare una cosa e farne un’altra invece è disonestà intellettuale.

Davvero è ciò che auspichi per questo partito?

Non servono medagliette. :wink:

Basta confrontare parole e comportamenti.

allora usiamo un’altra parola, perchè proprio a livello comunicativo occorre differenziarci dal M5stelle che ha culturalmente fatto un lavoro enorme (e purtroppo riuscitissimo) di modifica del significato delle parole. “onestà”, “coerenza” sono due parole che mi danno l’orticaria appeno le sento pronunciare perché sono diventate sinonimi d’imperativi coercitivi di un regolamento partitocratico.

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E non sarebbe meglio riappropriarcene?

Perché cedere parole così importanti a chi le svuota di significato?

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perché non sono le parole quelle importanti ma il loro significato :wink:

onestà intellettuale è un concetto traslato dalla filosofia, se la chiamassimo patate si perderebbe il retaggio che sta dietro. Semmai cerchiamo di dare ai termini la giusta dimensione senza cadere nelle trappole propagandistiche dei 5s

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Io mi accontenterei di rivendicare l’amoralità dell’azione politica, nel senso che l’idea dell’agire per il bene comune va al di là della nozione di morale.

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temo di non aver capito

L’onestá intellettuale é un concetto personale, puoi chiederla ad una persona, non ad un partito. Man mano che il Partito cresce per forza di cosa dentro ci saranno persone intellettualmente disoneste. Il nodo é come il Partito gestirá questa situazione, perché finora in Italia la disonestá intellettuale viene premiata.

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Se ti riferisci al mio commento, ntendo dire che uno dei temi ricorrenti dei populismi, sia quelli giustizialisti di destra dei proclami da uomo forte, sia del populismo di sinistra à la Saverio Tommasi, o alla honestà rivendicata come surrogato della competenza dei pentastellati è la “superiorità morale” nei confronti degli avversari politici. In linea generale, la competenza e la volontà di risolvere i problemi sulla base dei dati sembra essere diventato un tabù, se non per i partiti come PD e Forza Italia, dove però assume le sembianze di una giustificazione per l’immobilismo politico e la clava per imporre austerity e sacrifici agli strati meno abbienti.

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Sì, @f00l scusami ma devo ancora imparare ad usare bene le funzionalità del forum e non ti ho citato. Grazie per aver spiegato

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evidenzia con il mouse la frase a cui vuoi rispondere ed il forum fa da se :wink: Mi piace sto forum com’è costruito, l’unica cosa che manca è una sorta di correttore automatico quando scrivo in ostrogoto…ed a me succede spesso :grin:

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grazie mille :smile:

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Anche a me.

Il browser però può integrare un correttore ortografico.

Su Firefox, per esempio, puoi installare il Language Pack e/o il dizionario italiano.

In realtà, le parole che usiamo forgiano la nostra comprensione della realtà.

Diffondere un uso inappropriato delle parole, traslarne il significato, è sempre stato un metodo di manipolazione delle masse. Non a caso in 1984 al bipensiero si accosta il newspeak.

L’informatica ha una funzione protettiva nei confronti di questo tipo di manipolazioni. Per esempio ogni volta che qualcuno parla di intelligenza artificiale, ogni informatico con in minimo di competenza sa che ciò cui fa riferimento non ha nulla in comune con l’intelligenza. Stessa cosa per gli algoritmi: qualsiasi informatico competente ed in buona fede obietterà che non è di algoritmi che si sta parlando, ma di programmi, artefatti umani pieni di errori (che noi chiamiamo bug).

Ma questa attenzione alle parole si applica anche ad altri contesti. Per esempio ogni volta che la libertà viene associata alla possibilità di scegliere fra prodotti preconfezionati su uno scaffale, a me viene l’orticaria. E così via.

Per poter comunicare dobbiamo usare un linguaggio chiaro. Non dobbiamo permettere che il significato delle parole venga modificato scientemente per permettere la manipolazione delle persone e delle comunità.

La lingua è un bene comune. E come tutti i beni comuni, se non viene protetta, verrà distrutta.