Il bis per i Responsabili della Convivenza

Continua la discussione da Linee Guida per Responsabili della Convivenza:

E qualcuno ha iniziato a farne una traduzione in inglese, tanto è sofferto questo tema nel mondo della rete.

@Silvan, grazie per il tuo lavoro sul testo– l’ho integrato nel mio sito e da li ho generato una nuova versione per LQFB. Questo deeplink mostra le differenze tra la versione tua e la nuova versione mia. Come vedi ho aggiunto molte ulteriori fonti, ho corretto alcuni errori, in alcune occasioni ho preferito la versione originale del testo.

Nello specifico ho rispostato il paragrafo “Spesso non è nemmeno possibile di individuare il responsabile di una lite…” nel luogo originale dato che li dove lo avevi messo tu spezzava il flusso del pensiero, rendendo il testo originale meno comprensibile. “Questa è la grave differenza” fa riferimento al paragrafo precedente originale.

Ho rimosso “(le citazioni riportate su questa fonte istruiscono sulle tecniche dei troll e sono molto istruttive da leggere)” considerando che più o meno vale per tutte le fonti citate che sono molto istruttive.

Ho rimosso “I quali non devono essere pubblicati nelle discussioni, ma rivolti in privato al diretto interessato” dato che è una ripetizione di quanto è scritto alla voce Orgoglio.

Ho ripristinato questo paragrafo in quanto riflette una esperienza che ho vissuto sulla pelle e ho ritenuto importante trasportare:

La creazione del ruolo del Responsabile e della responsabilizzazione stessa si è dimostrata necessaria in quanto nessuno è interessato a crearsi nemici e perciò piuttosto tende a voltarsi da un’altra parte in presenza di conflitti sociali. Specialmente in ambito digitale, immischiarsi di propria iniziativa senza incarico ufficiale in una lite significa compromettere la propria incolumità sociale. In rete, lasciare che la Convivenza si risolva in modo informale non ha mai funzionato – porta sempre alla massima degenerazione dei comportamenti sociali."

Magari vale la pena migliorarne lo stile però.

Ho ripristinato il testo originale piuttosto di “il tuo post usa toni arroganti” che ritengo sub-ottimale in quanto esprime un giudizio invece di cortesemente segnalare un potenziale fraintendimento.

Ho ripristinato “Permettere ai lettori di segnalare messaggi sospetti di contenere infrazioni dei regolamenti di convivenza” in quanto questo testo non è legato alla piattaforma che casualmente già offre tale funzionalità, perciò è giusto esplicitare la necessità di tale funzione.

Grazie ancora per il lavoro svolto. Mi piace che ora il testo è molto più elegante di prima!

Va bene, ora lo rileggo e magari ricontrollo giusto la forma.

Una cosa: ma le parentesi angolari che avevo messo nella giusta forma «contenuto», le hai ri-invertite »contenuto«, da dove viene fuori questo stile? Nei libri i dialoghi usano spesso queste «…» nell’ordine qui illustrato. Cosa ti hanno fatto le parentesi angolari per volerle trattare così?

Un’altra cosa: in italiano quando si indicano le fonti non si mettono dopo il punto di fine frase (come so che fanno gli inglesi per esempio). Tu hai collocato ogni fonte dopo il punto.(12) Io rimetterei come prima (12), dato che il testo è in italiano.

Grazie per le correzioni.

Stando a Wikipedia le cosiddette Guillemet vengono usate nella maggioranza dei paesi nel modo come dici tu. Nonostante esistono anche paesi che lo fanno diversamente, tra i quali la Germania, ho corretto le parentesi nel file originale, non ci avevo fatto caso che le avevi cambiate.

Ho corretto anche i refusi di spazi tra punto e fonte dovuti al modo come ho scritto il mio software per testi multi-linguali – dato che le fonti appaiono in tutte e tre le lingue e nelle altre due lingue la fonte si mette dopo il punto di fine frase, mettere il punto di dietro solo per la versione italiana significherebbe aggiungere due righe attorno ad ogni fonte:

DE).
(((fn [la fonte…])))
I).

In pratica, un casotto per un cambiamento che ulteriormente ritengo anche poco estetico. La fonte prima del punto di fine frase è brutta. Scusa, Italia – in questo caso vorrei che accettassi lo standard di altre nazioni…

Fai come preferisci sul tuo sito… Riguardo questo testo si può soprassedere, ma come italiano mi sento male a vedere le fonti messe in quel modo e penso sia una sensazione di molti (italiani).

  1. Questa è una frase che necessita di una nota [N]. Ora inizio a dire qualcos’altro.
  2. Questa è una frase che necessita di una nota. [N] Ora inizio a dire qualcos’altro.

Il punto conclude una frase, potremmo mettere la nota sia prima che dopo tutto sommato. Però, siccome di norma seguono altre frasi, sembra che la nota, posta dopo il punto, riguardi la nuova frase che inizia. Per questo non mi piace.

  1. Questo è un elenco di funzioni [N] così lunghe e articolate che si svilupperanno su più frasi, anche se hanno un’unica fonte da specificare. La funzione uno che bla. La funzione due che bla bla. Infine, la funzione tre che bla bla bla.

In un caso complesso come questo, la nota viene specificata appena dopo al termine ‘funzioni’ che si riferisce a tutte le frasi che seguiranno. Mettere la nota alla fine, infatti, non farebbe capire se essa riguarda solo l’ultima frase o molto di più. Così, la nota viene messa dentro la frase (sia in Italia che altrove), allora perché se dobbiamo riferirci solo ad una frase (come nei casi precedenti) anziché collocarla in fondo ma dentro alla frase, la collochiamo eccezionalmente fuori? dopo il punto?

C’è maggior logica nello stile italiano :blush:

Lo stile internazionale è “3) Questa è una frase che necessita di una nota.[N] Ora inizio a dire qualcos’altro.”, cioè senza lo spazio. Mi sta bene perché 1. lo trovo più estetico e 2. non limita il raggio d’azione della nota alla frase, ma ad un intero paragrafo o più. La fonte messa a “funzioni” prima che le funzioni vengono spiegate mi confonderebbe perché presumerei che il testo seguente non è coperto da una fonte che lo anticipa. Il fatto che la semantica delle fonti non è ben stabilito resta comunque sempre un problema anche capace di creare zizzania…

Per uno strumento come Wikipedia ci vorrebbe una sintassi che permetta di racchiudere vari spezzoni di testo ed assegnarli ad una fonte. Qualcosa tipo:

(ref id=1)Statement bla bla.(/ref) (ref id=2)Bla blaaah.(/ref) (ref id=1)More from document 1.(/ref)

ref1: articolo1 ref2: articolo2

Ma anche in tal caso la visualizzazione richiederebbe qualcosa di dinamico, tipo un mouseover che mostra quali parti sono coperte da quale fonte…

Ah, senza lo spazio. Mi fa un effetto “soffocante”. Però, se usi anche l’apice[1] allora è più chiaramente riferito a “quel che veniva prima”.[2] C’è anche un minimo di respiro in più. Wikipedia in italiano usa questo stile, nelle tesi all’università ed in altri libri in italiano la nota è messa prima del punto, ma con il trucco dell’apice lo trovo digeribile anche dopo e senza spazio. Resta l’ambiguità se una nota dopo il punto finale, si riferisce all’ultima frase o all’ultimo paragrafo, ma questo è inevitabile in tutti e due gli stili. Quindi dentro la frase si riferisce al termine precedente, fuori dalla frase si riferisce alla frase o al paragrafo precedente. Visto che è lo standard principale lo adotto per le prossime occasioni.

Silvan, a modo tuo anche tu sei un po’ nerd. Siamo tutti un po’ nerd qui. Addirittura @storno.

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