«Il Partito Pirata non è anti-comunista. Essere anti- non ci caratterizza...»

qualcuno può rispondere a questa domanda:
quali sono per voi i punti che non vi convincono?


qui sotto il link al testo tradotto in italiano (non lo copio per intero, perchè è veramente lungo): http://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.html

Tieni, fatti rispondere da un europarlamentare del PD: https://www.facebook.com/brando.benifei/posts/10156359332536610

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tu ti ritrovi in questa risposta che mi inviti a leggere?

È un resoconto, non un’opinione. Non credo ci sia da ritrovarsi oppure no, ma secondo me è sincero.

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Grazie @Cal, stai facendo dell’ottima informazione.

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Già, decenni di propaganda, imperialismo culturale e marchette cinematografiche come “La vita è bella” hanno prodotto questa mistificazione della Storia.

La cosa più paradossale, però, è che una risoluzione che parla di “memoria europea” vuole cancellare l’incontestabile verità che il 27 gennaio, vera Giornata della Memoria, ricorda l’ingresso dell’Armata Rossa ad Auschwitz, non delle truppe britanniche, né di quelle americane.

Non mi stupisce affatto, invece, che questa porcheria abbia ricevuto ampio supporto da quella nullità politica che in Italia passa per “sinistra”, ormai allo sbando totale.

Sticazzi, allora se in nome delle “diverse culture” dobbiamo accettare che in una risoluzione vengano scritte delle falsità storiche, come quella scemenza sul patto Ribbentrop-Molotov, allora difendiamo pure il diritto degli integralisti cristiani americani di andare in giro a straparlare di creazionismo, intelligent design e altre minchiate, per di più imponendole nelle scuole perché loro hanno una diversa cultura.

Alessandro Barbero parla del patto Ribbentrop-Molotov:

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Per l’ultima parte di questa frase dovresti provare vergogna.

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Bello lanciare condanne morali senza dover dare spiegazioni. Molto bello. E utile, quando non si hanno spiegazioni razionali. Chi le lancia dovrebbe vergognarsi, @solibo. Riprovazione morale rispedita al mittente.

Il finale del “La vita è bella”:

La realtà:

e comunque vai a sputare sulla tomba di Monicelli, già che ci sei.

«Non come quelle inventate, non come quella mascalzonata di Benigni in La vita è bella , quando alla fine fa entrare ad Auschwitz un carro armato con la bandiera americana. Quel campo, quel pezzo di Europa lo liberarono i russi, ma… l’Oscar si vince con la bandiera a stelle e strisce, cambiando la realtà.»

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Non sto lanciando condanne morali: sto solo dicendo che è, a mio avviso, una vergogna parlare in questi termini di un capolavoro (a prescindere dalle statuine, che per quanto mi riguarda non hanno alcun valore).

Non ho bisogno di sputare nella tomba di nessuno, ma il giudizio che Monicelli ha dato mi pare molto riottoso. Un film non è un documentario: è un’opera d’arte. E quella di Benigni, sempre a mio avviso, lo è.

Per questo ho detto che giudicare così un’opera d’arte è vergognoso.

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Non è mascalzonata, è prostituzione

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OK, ho capito che cosa intendi, ma non concordo: se io faccio un quadro bellissimo che falsifica un evento storico, sarà pure bellissimo da vedere, ma sto trasmettendo un’informazione sbagliata. E qui non stiamo parlando di un a"falsificazione in buona fede", ché chi ha liberato Auschwitz lo sa benissimo chi ha studiato. E se Benigni non lo sapeva, vorrei capire su che cosa ha basato il suo film. Chi non ha studiato, finisce poi a imparare informazioni sbagliate e magari a scriverle nelle risoluzioni del parlamento, anche se di sicuro nulla è peggio di personaggi come Pisapia che scrivono lunghi post benaltristici per giustificare le loro, di mascalzonate, rimangiandosi decenni di storia e di militanza.

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I film sono come i romanzi: nulla è vero, anche se sembra. Sono tutti verosimili, non devono essere veritieri. Per questo è un capolavoro e non una mascalzonata, anche se cambia la storia. Se poi chi lo guarda pensa che Auschwitz sia stata liberata dagli americani, è solo un ignorante.

Ed è anche propaganda.
Per un partito che fa della conoscenza una bandiera quella fake-news è un obrobrio.

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Per un Partito che fa della conoscenza una bandiera, quel finale è il finale di un film bellissimo. Come se fosse stato il finale di un romanzo bellissimo: sti cazzi se non è vero. Propaganda sarebbe se lo facesse uno Stato, un Regime o appunto un Partito politico.

L’arte è arte e fa quello che vuole, piegando la realtà, la storia, tutto al suo servizio. Non ha nessun dovere di fare corretta informazione: l’arte non è giornalismo, non è documentario.

Anzi, al contrario: l’arte è tutto tranne che verità. L’arte è antipodale con la verità. Verosimiglianza ma non verità.

Lo avevo già letto. Altre arrampicate sugli specchi.

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E la Politica? E’ un’arte?

Personalmente a me La vita è bella piace moltissimo.
Il finale è un falso storico. E’ propaganda, come è arte.
Le due cose non sono mai state incompatibili. Anzi!

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Direi piuttosto che per un Partito della Conoscenza quella fake-news è un’occasione.

Un occasione per riflettere e far riflettere sull’influenza del Potere sulla Cultura.
E su come una menzogna possa essere veicolata in modo subliminale attraverso un’opera d’arte.

Diffondere la consapevolezza di queste dinamiche è fondamentale per disarmarle.

Ora che si fa? Facebook ha censurato parecchie pagine di ultrasinistra.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=759961507833967&id=100014603741995 (via @don_durito)

@Feitan7D mi aspetto che tu scriva un bel post a riguardo in cui si denuncia come questa non sia censura.

Lanciamo con forza la campagna “Now it’s time: leave Facebook”

per andare dove… Instagram?

< /irony >