Quindi un “premio di maggioranza distribuito”? Non solo al primo classificato ma a tutti in proporzione a quanto hanno preso, un po’ come la spartizione della quota del 8‰ (per le confessioni religiose, o del 5‰ per le onlus, o del 2‰ per i partiti) con destinatario lasciato in bianco dal contribuente… un modo quindi per favorire i più forti.
Noto comunque che entrambi concordate nell’abolire il principio “una testa un voto” (cioè il voto ha un peso variabile a seconda di come voto).