SI corretto, io vorrei soprattutto lavorare sul concetto di incorruttibilità “by design” proprio in base a quanto dici, perché dove ci sono individui che decidono o che controllano ci sono punti corruttibili nella catena per definizione. Siccome l’intelligenza umana è ancora necessaria in questi processi io sono attratto da procedure e tecnologie che inibiscono sul nascere la possibilità della corruzione. Mi sembra un approccio più interessante rispetto a quello essenzialmente repressivo che, pur necessario, non rappresenta una soluzione al problema.
Ho creato un pad con un documento che mi piacerebbe discutere con voi, ditemi come e quando. Purtroppo sul pad non è molto bello da leggere e non posso riportare i miei disegnini. Ho anche preso contatti con uno degli articolisti che ho messo in calce e che ha accettato nel limite delle sue possibilità di aiutarci a comprendere il fenomeno in dettaglio. Nel documento ci sono diversi aspetti che non sono ancora in grado di affrontare, ne parliamo a voce.
il pad https://pad.partito-pirata.it/p/anticorruzione_by_design
ottima idea!
giusto, dobbiamo guadagnare visibilità.
ottima idea quella della piattaforma.
io conosco l’argomento e conosco anche buone soluzioni, dò la mia disponibilità a lavorarci.
C’è una questione aperta riguardo alle normative inerenti le gare di appalto. Riesci a capire in base alle norme in vigore quali sono le norme sui tempi con cui devono essere presentati i bandi? Una delle strategie messe in atto dai corruttori nelle PA sta nell’utlizzare tempistiche brevi per concedere alle aziende “amiche” vantaggi nella presentazione delle proposte. Ovviamente le imprese amiche sono state allertate in tempo da funzionari delle PA e così hanno tempo per organizzarsi. Credo che una delle chiavi di lettura sia nella definizione di “urgenza” che le PA possono invocare in determinate condizioni. Servirebbe uno studio di questi casi.
Anche se non son sicuro d’aver capito tutto, mi piace l’idea. Non posso aiutarti ma faccio il tifo per te (era giusto per darti un feedback)
ottimo, far scegliere l’impresa che farà i lavori da un ente pubblico a caso è la soluzione alla corruzione.
Si, la condizione di urgenza artificiale è uno strumento frequentemente usato anche per predeterminare l’esito di un processo democratico… per questo è importante mettere paletti stretti ad ogni forma di “mozione urgente” – come appunto abbiamo nel PP-IT.
perchè non scegliere gli appalti con lqfb?
Nella proposta suggerisco l’utilizzo di metodologie “liquide” su insiemi qualidicati nel caso in cui non si possa applicare quella “by design” come forma di controllo distribuito. Il problema è che nella scelta liquida non puoi impedire il tentativo di corruzione o intimidazone dei votanti. Con il sistema del “doppio cieco” invece non si ha modo di corrompere nessuno.
Segnalo (perché senz’altro ci capite più voi di me) l’iniziativa dell’amministrazione della regione di Odessa (Ucraina), che ha utilizzato la blockchain per gestire il sistema di aste elettroniche per la vendita e la locazione di terreni.
Bello quel documento, in una ottica di aste semplici come ad esempio la vendita / locazione di terreni pubblici dove il concetto base è “Vendere al miglior offerente” mi sembra l’ideale e potrebbe diventare una proposta da sostenere ccome Partito Pirata. Nei casi invece in cui debba essere l’amministrazione ad acquistare (beni o servizi) dove vincono le aziende che offrono prezzi e costi inferiroi credo non si risolvano quelle criticità che invece stiamo cercando di affrontare con la piattaforma del doppio cieco.
Ciao come avevamo annunciato ci eravamo posti qualche mese per organizzare uno studio sul fenomeno della corruzione. Durante questo tempo abbiamo lavorato ad un draft https://docs.google.com/document/d/1zGL6nTDf65uH1LCnCBTobTla5iCgK0cgJGPIp8EUjQ8/edit oppure https://pad.partito-pirata.it/p/anticorruzione_by_design che abbiamo anche sottoposto ad alcuni collaboratori di Luca Attias dei DIREZIONE GENERALE SISTEMI INFORMATIVI AUTOMATIZZATI presso la Corte dei Conti. Per quanto sia piaciuta l’idea del “doppio cieco” all’interno della PA come metodologia per una anticorruzione “by design” ci stiamo confrontando con evidenti limiti applicativi di questa proposta. Personalmente non credo che possa essere considerata così com’è una proposta politicamente sostenibilie. La mia posizione sarebbe invece quella di sposare ufficialmente la posizione di accelerare la digitalizzazione all’interno della PA e orientare la creazione di standard formali per standardizzare i regolamenti comunali (che rimangono ovviamente diversi nei contenuti ma sovrapponibili nella forma). Questa digitalizzazione standardizzata potrebbe si aprire le porte ad una piattaforma che implementi il doppio cieco con evidenti vantaggi in termini di lotta alla corruzione e se ne abbiamo la forza potremmo persino prototipizzarla. Mi sembra più onesta come posizione e anche politicamente spendibile. Chiedo anche a tutti coloro che hanno collaborato o si sono interessati a questo progetto di intervenire qui nel forum per dire la loro. E se poi siamo d’accordo elaboriamo una proposta da presentare all’Assemblea Permanente. Disponibilie anche ad un mumble per parlarne.
In effetti detta così non fa una piega. E’ una prospettiva un po’ “centralista”, però in effetti in un Paese con 8000 Comuni, se ognuno ha i suoi regolamenti buonanotte. Dal punto di vista dell’immagine e della visibilità bisognerebbe secondo me in ogni caso cercare di fare qualcosa di “concreto”, meglio se coinvolgendo altre realtà (anzi, questo mi pare inevitabile). Così su due piedi mi viene in mente una sorta di “kit” di regolamenti comunali “vergini” (dove basta solo cambiare il nome del Comune) Open Source. Potrebbe essere anche una sorta di “best of”, cioè individuare per ogni materia -o almeno per le più importanti- i regolamenti migliori d’Italia e proporsi di farli adottare su scala nazionale (il che è ciò che faceva anche il M5S delle origini, ad esempio in materia di risparmio energetico degli edifici -se non ricordo male).
Sembra interessante, potresti chiarire meglio come funzionerebbe questa formulazione di regolamenti comunali Open Source? Apri nuovo thread nel caso?
Ho spostato un messaggio in un nuovo argomento: Il Libero Mercato della Sussidiarietà e del Federalismo?
Più che altro, già che ci siamo, tanto varrebbe allargare l’orizzonte e -a chi ci chiede “come intendete fare a digitalizzare la PA?” rispondere con tre semplici parole: copiare l’Estonia. L’Estonia è il paese più avanzato al mondo da questo punto di vista (tanto da guadagnarsi il nickname “e-stonia”. Queste sono le componenti della società digitale https://e-estonia.com/components/
Più in dettaglio:
In particolare mi sembra interessante questo
Oh, questa Estonia diventa interssante. Facciamo un gruppo di studio sulle proposte Estonia con l’obiettivo di capire se questo può diventare un framework pirata e quindi una proposta politica? Come per la corruzione, ci diamo un paio di mesi per produrre un draft eventualmente da trasformare in una proposta su agorà
Considerate anche le critiche del PP estone… mi pare che non siano 100% felici delle scelte del proprio governo…