Notizia di ieri: La FTC (Federal Trade Commission del governo USA) ha imposto $5 miliardi di multa a Facebook per i danni causati alle elezioni americane attraverso Cambridge Analytica. Purtroppo si tratta di meno del 10% del guadagno annuale di Facebook.
La manciata di individui che si difendono non fanno numero nella matematica del capitalismo di sorveglianza e le loro scelte sono magari estrapolabili dai dati del loro network sociale — la gente che ti sta affianco come illustri tu. Se riusciamo a crescere questo numero avrebbe poco effetto politico — potrebbe avere un impatto sulla consapevolezza, ma potrebbe anche avere due effetti controproducenti:
- Se gli attivisti passano troppo tempo a fare le cryptoparty, non si sta facendo attivismo vero (manifestazioni, media, raggiungere le masse);
- Se le persone credono di essersi menopeggiato l’Internet, forse torneranno ad adoperarlo normalmente e pensare ad altre priorità.
Intanto sempre più siti stanno diventando interamente inutilizzabili dal momento che stacchi la spina alla sorveglianza (almeno quella che si conosce, ce ne potrebbero essere ulteriori). Instagram, google docs, mixcloud, snapchat, wetransfer, netflix, spotify, openstreetmap [lista a caso, estremamente migliorabile]… o rifiutano l’anonimizzazione Tor, oppure sono disfunzionali con javascript disabilitato o ridotto alle funzioni innocue (torbrowser).
Dovesse Google decidere di staccarci seriamente la spina agli accessi anonimi a youtube, potremmo essere tagliati fuori da una fetta di realtà culturale mondiale in un colpo. Dovesse Facebook eliminare l’interfaccia mobile old-school ed il supporto per Tor, potremmo essere tagliati fuori dal luogo dove la gente che ci sta vicina s’incontra.
Già adesso se elimini le parti insicure dell’Internet dalla tua esperienza digitale, elimini anche la possibilità di comprarti un biglietto del treno, dell’aereo o di partecipare ad offerte promozionali per qualsiasi cosa. In pratica chi difende la propria privacy deve poterselo permettere economicamente, dato che tutti coloro che non lo fanno ci hanno un vantaggio pecunario (almeno a prima vista, poi a lungo andare verranno sempre più spremuti come limoni).
Per questo non promuovo le tecniche che negli anni Snowden mi sono costruito, in continuo scambio con gli sviluppatori Tor e la rete sociale che esisteva a Berlino in quel periodo. Per questo promuovo l’idea che l’UE può e deve regolamentare la Rete sul serio, e che noi dobbiamo scendere in strada chiedendo precisamente quale regolamentazione vogliamo. Per questo la sfida secondo me è di educare la gente sulla Pdl ObCrypto: come funziona e perché ci potrebbe salvare la democrazia ed essere precondizione per un futuro per l’umanità in questo pianeta. Sviluppare una narrativa che non raccoglie solo le emozioni individuali di privacy ferita, ma la consapevolezza della perdita di una democrazia collettiva. Se per decenni si è gridati al lupo che qualcosa o qualcuno stia distruggendo la democrazia, come fare a comunicare che ora sta avvenendo per davvero — e che non sono i politici italiani a farlo (ce ne sta solo uno che ne approfitta)?
Non siamo e non saremo noi cittadini a potere votare a favore di una tale legge — eccetto forse se facciamo un referendum europeo — ma secondo me, se riusciamo a fare numero e chiasso saranno le autorità esistenti, per quanto corrotte possano essere, a rendersi conto che i vantaggi strategici per l’Europa di introdurre un Internet sicuro via legge sono enormi, e per questo assistere all’introduzione di una ObCrypto molto prima di doverlo in qualche modo farlo noi stessi. Ricordatevi quanto ci è voluto per distruggere ACTA e TTIP. È stato veramente tanto difficile? Stavolta dobbiamo agire per fare invece che disfare … sarà per questo più difficile o più facile?
Beh in realtà lo è, ma l’assurdo è che la gente si sta scordando che è un reato perché percepiscono come se qualcuno gli abbia messo delle spie in casa mentre dalla prospettiva legale del nostro GDPR disfunzionale loro hanno consentito ad essere spiati!
P.S. Ci sta una critica competente al GDPR nel CEEP, o fa cagare anche in questo rispetto?