E’ possibile sapere l’algoritmo della scelta se vincente o meno nel caso che, come spesso accade, ci sia un’unica proposta?
Si vota l’accettabilita della proposta
NIL senza ratio viene ridotta di peso da qualche meccanismo di accettabilita
Un’idea viene sostituita non negandola ma sovrastandola con un’altra idea piu convincente
NIL è una negazione matematica, è come aggiungere il simbolo meno solo per riportare le cose allo stato iniziale
È concettualmente un mostro Si oppone al concetto stesso di produzione di idea e di processo del consenso
Secondo me (anche se l’ho già detto lo ripeto) stai affidando a LF il ruolo di discussione che invece a mio avviso viene meglio svolto con altri mezzi, come il forum. Su LF debbono essere inserite proposte alternative e nil non lo è, dato che può essere sostituita dal voto negativo
La meno impopolare potrebbe non essere eligible (e in quanto tale non ricevere uno Schulze rank), e rischi di trovarti in un loop in cui due proposte si alternano ogni volta che si vota. Mi pare che gli autori si riferiscano a uno scenario simile [1] come “multistage majority,” greppa Principles e vedi che ne scrivono.
Imho mettersi a discutere sulle NIL è una scemenza, le ratio possono essere importanti, ma l’unica cosa che conta è il testo della proposta. Quello puoi essere sicuro sia condiviso, la ratio no: magari i votanti sono d’accordo con l’autore per motivi diversi dai suoi.
- A vince su B, B vince su SQ, SQ vince su A, se A non è eligible perché perde contro SQ, allora neanche B lo è perché una ripetizione immediata del voto con il nuovo status quo “B” farebbe vincere immediatamente A.
I disagree. Se in LQFB si può eliminare una proposta senza discuterla, non c’è incentivazione a parlarne neanche in forum. Quello che chiedo è che si faccia un riassunto votabile delle ragioni per essere contrari alle proposte in corso. Per arrivare a tali ragioni conviene l’uso del forum…
Il NIL indica solamente che non ci sta un obbligo a sviluppare una proposta propositiva alternativa in quanto credo richiede troppo impegno… NIL significa solamente che la proposta non cambia nulla da un punto di vista legale. Ed essere d’accordo sul cambiare nulla è il consenso di default… Se obbligassimo sempre a proporre una completa soluzione alternativa, credo che finiremmo molto spesso con soluzioni insoddisfacenti in un modo o l’altro… non mi oppongo del tutto, ma non mi fido di un approccio che potrebbe risultare inpraticabile sociologicamente… l’obbligo al propositivismo potrebbe rivelarsi trappolina ideologica.
Ok, ma attualmente ci sta zero trasparenza nel votare contro. Con l’esistenza di perlomeno una NIL ci sta qualcuno che ha un interesse a formulare un minimo di argomenti contrari – ed in questo modo da al proponente una giusta chance di migliorare la proposta.
I votanti possono anche tenersi ulteriori argomenti per se, ma non gli conviene. Secondo me un NIL che non è più aggiornato, cioè critica cose che il proponente nel frattempo ha risolto, andrebbe squalificato da parte del GI in quanto non corrisponde più al vero. Che dici, @Silvan? Perché nello spirito della filosofia della democrazia razionale collettiva non è vero che la Ratio dovrebbe potere contenere qualsiasi falsità (attualmente lo può, ma sto immaginando un processo più avanzato), che sia falsa in senso scientifico o in senso temporale in quanto non più corrispondente a quanto dice la proposta criticata…
Non mi sembra un problema. Però ricorda che i votanti su liquid devono essere trattati da politici.
Se votano male, ceffoni.
Il punto è che i nil non hanno senso in sé. Contengono roba che dovrebbe stare sulla piattaforma di discussione e basta.
Rimando al post iniziale nel quale si valuta il problema. Forse quanto stiamo discutendo non è una soluzione, ma se vuoi negare l’esistenza del problema in qualche modo ci vuole una argomentazione che stiamo sognando.
Ripeto la domanda: qual è l’algoritmo di scelta nel caso di una sola proposta? E nel caso di 2?
Il rischio lynX è che l’autore consideri risolto un intervento che il proponente non considera risolto, ma senza tirar fuori nuove ragioni, con le stesse ragioni uno considera tutto risolto, l’altro no. Questo caso capita anche piuttosto di frequente (stando alla mia esperienza), quindi si rischia una battaglia di pseudo ragioni o ragioni ripetute per rendere un intervento risolto / non risolto / risolto / non risolto…
Il problema non è risolvibile al 100% si può solo mitigare. Adesso uno può dire ‘No’ all’ultimo senza offrire ragioni in anticipo, si potrebbe mettere l’obbligo del commento con voto contrario, ma sarebbe comunque una ragione a posteriori, mentre una proposta NIL obbliga a scrivere almeno uno straccio di ragioni in fase di discussione. Però, quelle che vengono tirate fuori vanno accettate, a meno che non siano contrarie allo Statuto, ecc. Si può aggiungere un elenco di fatti storici e scientifici a cui il partito dà credito per invalidare eventuali iniziative che negano lo sterminio degli ebrei o altre posizioni imbarazzanti.
Il GI può intervenire solamente se c’è un chiaro caso di critica (strategicamente) non aggiornata nei fatti… capita, perché si può sempre dire di non avere avuto tempo di occuparsene… e può anche essere la verità…
D’accordo.
Il commento al voto secondo me è stato un errore…
Non puoi sempre prevedere che roba t’arriva… ci vuole una capacità di stabilire questi dati in tempo utile, e mi pare che la policy del consenso va bene…