Peer Review in crisi: proviamo con una piattaforma liquida?

Si, seguendo la radio tedesca ho sentito molto dibattito sulla crisi del peer review e l’esistenza di riviste scientifiche alternative che in parte però sono fasulle, cioè non fanno alcun review e permettono che si pubblichino le peggio cose.

Ogni volta ci penso che quello che serve alla comunità scientifica invece delle riviste è un liquidone bello grosso dove gli scienziati si fanno il peer review a vicenda con modellazione del trust/competenza attraverso le deleghe ed un semplice esito di carattere consenso dato che si sta solamente confermando la correttezza del lavoro scientifico, non le implicazioni etiche e politiche. In pratica serve la policy del consenso che abbiamo discusso in varie occasioni ed ecco pronta l’alternativa pirata ai vecchi elsevier e company.

Vogliamo lanciarla una piattaforma del genere? Vediamo quanti scienziati possiamo attrarre… già una piccola cerchia di fans pirata possono sfornare un review di qualità superiore delle vecchie riviste intrasparenti.

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quando, dove lavoro io (Università), venne lanciata l’idea e me ne occupai in prima persona dal punto di vista tecnico, l’esperimento fallii dopo poco. In realtà non ci sarebbe neanche niente da inventare, poichè esiste già un movimento chiamato ROARS (https://www.roars.it/online/) che vorrebbe, di fatto, emancipare la ricerca dal potere delle multinazionali come Elsevier. Al momento, però, non pare ancora realisticamente possibile superare lo scoglio, costoso, delle pubblicazioni su riviste a pagamento con tanto di peer review…

In quale modo fallì? Che cosa specificamente è andato storto? ROARS mi pare carino… un passo nella giusta direzione…

Se guardi le date, vedi che ROARS è praticamente moribondo…gli Open Access repository stentano a decollare, vuoi per trascuratezza, vuoi perché sono gli stessi ricercatori cercano fama e visibilità sulle riviste “blasonate” dei grandi editori. E poi c’è la questione prettamente tecnologica legata alla gestione di questi OpenAccess: Eprints (https://www.eprints.org/uk/) funziona benone ma va comunque mantenuto e non tutte le istituzioni hanno personale adeguato a farlo…