Si, seguendo la radio tedesca ho sentito molto dibattito sulla crisi del peer review e l’esistenza di riviste scientifiche alternative che in parte però sono fasulle, cioè non fanno alcun review e permettono che si pubblichino le peggio cose.
Ogni volta ci penso che quello che serve alla comunità scientifica invece delle riviste è un liquidone bello grosso dove gli scienziati si fanno il peer review a vicenda con modellazione del trust/competenza attraverso le deleghe ed un semplice esito di carattere consenso dato che si sta solamente confermando la correttezza del lavoro scientifico, non le implicazioni etiche e politiche. In pratica serve la policy del consenso che abbiamo discusso in varie occasioni ed ecco pronta l’alternativa pirata ai vecchi elsevier e company.
Vogliamo lanciarla una piattaforma del genere? Vediamo quanti scienziati possiamo attrarre… già una piccola cerchia di fans pirata possono sfornare un review di qualità superiore delle vecchie riviste intrasparenti.