Una cosa su cui vorrei riflettere, e che è ho notato in altri cattolici, non solo in @shamar, è che la loro razionalità tende stranamente a dare ragione ai dogmi e prescrizioni di Santa Madre Chiesa.
In ambito scientifico, come in quello religioso, tutte le strade portano a Roma.
In piccolo, i ragionamenti dello stesso @shamar sull’aborto ne sono un esempio, ma lo stesso filone è seguito per esempio da Antonino Zichichi.
Naturalmente esiste una “spiegazione” cattolica a tutto questo: siccome il Cristianesimo, e in particolare per come viene tramandato dalla Chiesa di Roma, è la religione “vera” per eccellenza, essa non può essere in contrasto con la scienza, che descrive quell’universo da Dio creato. In questo senso, è ammirevole che la Chiesa Romana approfitti della sua storia millenaria per avere una visione “conciliante”, che riesce a piegare la scienza alle proprie necessità senza rompere con essa, una dura lezione imparata nel corso dei secoli, e che gli immaturi, dilettanteschi e macchiettistici “fondamentalismi cristiani” d’oltreoceano ancora non hanno imparato ad ascoltare.
Questo tuttavia pone un altro interrogativo: non solo nella politica, ma anche nella scienza, quanto ci si può davvero fidare dei cattolici?
Quando uso il termine “fidarsi”, non mi riferisco a malafede o a complottismi, spero sia chiaro. Da marxista, per me è scontato che in ogni ambito, scientifico o meno, le convinzioni personali abbiano un ampio ruolo, a prescindere dai popperismi che pensano di spostare la “mano invisibile” adamsmithiana che tutto regola dal mercato alla scienza, ma nel caso del cattolicesimo in Italia, la sinergia tra il lavoro di inconscia influenza dei cattolici in ambiti che vanno dalla scienza teorica agli ospedali, dalle amministrazioni locali alla politica nazionale, finisce per creare un sistema sottilmente ideologizzato, di cui però i cattolici, essendo nel loro “ambiente naturale”, finiscono per non accorgersi.
Il rischio per i Pirati è quindi di trovarsi a difendere uno status quo credendo di essere rivoluzionari, se i cattolici fossero la maggioranza. Di contro, se non ci fossero cattolici non potremmo avere anticorpi contro la sottile infiltrazione di queste ideologie nelle nostre menti. Diciamo quindi che per me va benissimo che ci siano cattolici nel partito. Mi va meno bene che qualcuno tenti di far passare idee basate sulla fede per razionali, ma purtroppo questo non è estirpabile, essendo inconscio: la grandissima ricchezza e vantaggio del Cattolicesimo verso le altre fedi è proprio questa, e non è pensabile che rinunci a questo peculiare vantaggio di mercato nei confronti della concorrenza.