Da parte mia non è quello: in passato avevo proposto insieme ad altri manifesti simili a quello attuale.
Per me il manifesto dovrebbe essere un discorso che spieghi perché in questo mondo oggi ci sia bisogno di un Partito Pirata.
Invece il Manifesto del PP-EU ha l’aspetto di un programma anche graficamente (simile in questo al nostro programma precedente)
Riporto qui l’iniziativa i1232 di Dodeska (ah, le grandi femmine …)
I contenuti di molte proposte relative alla scrittura del manifesto sono più adatte al programma. Il manifesto dovrebbe essere un testo ad ampio respiro, aperto e poetico, deve dare un’idea di cosa è il movimento pirata, di quali sono i suoi ideali e deve rappresentare la molteplicità e le differenze interne che ci caratterizzano. Il programma invece deve essere un testo ragionato e dettagliato, deve affrontare le varie tematiche e indicare le nostre posizioni nello specifico, che saranno il risultato delle discussioni interne.
Detto altrimenti, il manifesto fa capire chi siamo e perchè siamo qui, non è un elenco di ciò che vogliamo proporre concretamente. Nel manifesto possiamo scrivere davvero quello che vogliamo, andare oltre il pragmatismo che richiede un programma. Deve rappresentarci.
Approvata con 33 SI 2 NO 13 astensioni.
Riporto anche l’ultima proposta di manifesto presentata insieme a Silvan:
L’avvento di Internet ha rappresentato una grande rivoluzione tecnologica, che ha aperto opportunità straordinarie in campo socio-culturale e politico. Contemporaneamente, però, a causa della sua potente efficacia come mezzo di comunicazione, ha ingigantito la possibilità, da sempre presente nei mezzi di comunicazione di massa, di manipolare la personalità e la volontà della gente. È il mezzo ideale per realizzare la società alienata descritta da Orwell nel suo romanzo “1984”.
La possibilità di invadere la sfera privata dei cittadini, per conoscerne opinioni, timori, aspettative, risentimenti, unita alle moderne tecniche di psicologia delle masse, permette di manipolare il consenso pubblico al fine di dirigerlo nella direzione voluta con costi estremamente contenuti. Lo spostamento dell’informazione sulla Rete facilita la diffusione di notizie mirate – strumentalizzate o distorte – relative a fatti così lontani dalla realtà locale da non permetterne una verifica o intenzionalmente pianificati sulla base di questi dati, potendo così esaltarne gli effetti emotivi ben oltre la loro ragionevole portata con forte potere persuasivo.
I partiti politici sono fortemente in ritardo nel comprendere i pericoli e le opportunità della Rete oppure sono direttamente asserviti a chi manovra i fili dai veri centri di potere. È quindi quanto mai urgente che diventiamo consapevoli di questi pericoli, spesso messi in ombra dalle opportunità, e ci mobilitiamo per evitare di essere soggiogati psicologicamente diventando così burattini di interessi altrui anziché attori dei nostri interessi collettivi.
Il Partito Pirata intende agire in due direzioni che ritiene essenziali per la difesa dell’integrità degli individui e per cogliere le opportunità offerte dalla Rete:
DIFFONDERE LA CONOSCENZA per maturare una cultura sempre più consapevole e adatta alla nostra specie che permetta di prevenire le distorsioni della realtà e delle informazioni. Ciò richiede l’opposizione a forme eccessivamente limitanti di copyright, la trasparenza delle attività pubbliche e la libertà di parola.
PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE attraverso strumenti aperti e paritari per avanzare proposte, discuterle ed approvarle. Ciò comporta la distribuzione del potere politico ai cittadini, come anche la necessità di strategie difensive contro le ingenuità e gli errori. Questa novità culturale può funzionare anche se una piccola percentuale della popolazione si attiva in tal senso, risultando comunque più numerosa e di diversa estrazione sociale, rispetto alla tradizionale classe dirigente. Inoltre, richiede di privilegiare ciò che ci unisce rispetto a ciò che ci divide, continuando a collaborare, pur nella divergenza su altri temi, sempre nel rispetto reciproco.
Come vedi mi sembra di essere semplicemente coerente, indipendentemente da ogni forma di organizzazione, o di sovranismo.