Proposta i6778 - Discussione sezione I - Principî generali

Continua la discussione da Discussione sul nuovo statuto (Tematica Statuto e Manifesto #3213):

SEZIONE I – Principî generali

Art. 1 – Il Partito Pirata: attività e scopi

Il Partito Pirata (1) è un organismo politico, membro fondatore dell’Internazionale dei Partiti Pirata (2) e del Partito Pirata Europeo (3), e svolge attività politica in ogni forma e modo per raggiungere gli scopi indicati nel Manifesto, nel rispetto della Costituzione Italiana e dell’ordinamento dell’Unione Europea. (4)

Il Partito Pirata si impegna all’interno delle proprie attività a garantire pari opportunità per tutte le persone, stabilendo misure per il riequilibrio delle disparità esistenti laddove necessario.

Art. 2 – Simbolo

Il simbolo del Partito Pirata (nel seguito: Partito) è riportato nell’Appendice A dello Statuto. (5)

Art. 3 – Sede legale

Sede legale del Partito è in Via … (6)

Art. 4 – Organi del Partito Pirata

Gli organi del Partito (7) si suddividono in organi deliberativi, organi esecutivi, organo di controllo e gli organi di garanzia.

Gli organi deliberativi e di indirizzo sono: il Congresso Permanente e il Congresso Nazionale.

Gli organi esecutivi sono: il Presidente (8), il Tesoriere e il Gruppo di Strategia e Coordinamento (9).

Gli organi di garanzia sono: il Garante e il Collegio dei Probiviri (10).

Organo di controllo è: il Collegio dei Revisori (11).

Art. 5 – Bilancio

I bilanci del Partito sono pubblici e vengono predisposti sulla base di scritture contabili redatte secondo le norme di un’ordinata contabilità. I criteri di impostazione dei bilanci e delle scritture contabili, nonché il bilancio preventivo, sono predisposti dal Tesoriere ed approvati da un Congresso, sentito il parere obbligatorio del Collegio dei Revisori.

Art. 6 – Finanziamenti

I finanziamenti al Partito Pirata provengono da:

  1. le quote d’iscrizione annuali;
  2. da altri contributi - anche di persone o enti che non abbiano vincoli associativi con il partito - e anche in relazione a specifiche attività ed iniziative, dai proventi di particolari attività ed iniziative preventivamente e pubblicamente proposte dal Tesoriere;
  3. contributi ricevuti in base all’articolo 4 del decreto legge 28 dicembre 2013, n. 149 (12)
  4. da altri contributi di provenienza pubblica (di organismi locali, statali o internazionali), previa approvazione di un Congresso;

domanda: qual è il vantaggio nel rimuovere la parola “associazione” dal primo articolo dello statuto?

Questa modifica l’aveva fatta @erdexe nella sua proposta, io l’ho mantenuta. Presumo fosse per evitare fraintendimenti con le “associazioni” federate. Io ho rimosso del tutto la federazione per via delle restrizioni imposte dalle linee guida.

Art. 4

  1. Riproposta Sostituire a “Congresso Permanente” “Assemblea Permanente”
  • La nostra AP è l’equivalente dell’assemblea parlamentare che è, appunto, permanente., mentre I Congressi Nazionali sono invece degli eventi episodici, sia in politica che nelle varie professioni

  • Anche dal punto di vista etimologico congresso significa muoversi piuttosto velocemente (aggressione ha la stessa etimologia) insieme, concetto diverso dallo stare insieme dell’assemblea. L’uso della parola congresso al posto della parola assemblea è tipicamente statunitense riferita alla confederazione (dove gli eletti negli stati vanno) mentre i vari stati hanno l’assemblea nazionale.

  • Tutti i partiti organizzano congressi, ma noi abbiamo un’assemblea (P-S. I radicali organizzano assemblee, non congressi)

  1. Esistono anche gli organi tecnici, da mettere a parte od insieme agli organi operativi.(CTO, Gruppo Configurazione)

  2. Il controllo non è solo economico. Inserirei tra gli organi di controllo il Gruppo Integrità con gli attuali compiti.

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Non è molto 2020 dare un nome di etimologia maschile ad un organo inteso ad essere neutrale verso tutti i generi e le minoranze. Meglio “Corte Arbitrale”.

Manca interamente la funzione indipendente dei moderatori/facilitatori/responsabili della convivenza. Non credo che un partito prevalentemente elettronico possa mai dimostrarsi pienamente democratico se la moderazione degli strumenti è in conflitto d’interessi in quanto sottostante ad un qualche esecutivo dirigenziale. Si prega di studiare ed integrare le linee guida per la convivenza.

Penso che un Vice Presidente sia utile ma lo chiamerei Portavoce.
Ritengo che il Presidente sia giusto sia anche Presidente dei Congressi.
La norma per la verifica di congruità delle proposte è giusta ma non a decisione presa.
Qualsiasi Pirata deve poter fare appello entro 7 giorni per eccezioni su decisioni in contrasto con norme superiori o non sufficientemente chiare e quindi interpretabili; questo vale anche per lo stralcio di proposte e Mozioni da parte del Presidente.
Per il sistema di voto su LQFB è utile aggiungere la presidenza con voto ai due gruppi permanenti.
Il gruppo Strategia e Coordinamento va presieduto dal Presidente, il gruppo Comunicazione dal Portavoce.
Le due cariche di Presidente è Portavoce potrebbero essere elette contemporaneamente in modo da rappresentare ciascuna più del 33% e quindi più del 66% del Partito.
Ne riparlo a riguardo dell’ Art. 12.

Intendi dire che il Presidente del Partito (a cui probabilmente cambierei nome in Segretario, accogliendo il suggerimento di @erdexe) dovrebbe essere anche Presidente dei Congressi?

Si parlava delle troppe cariche e mi sembra giusto.
Serve comunque un vice presidente e quindi propongo il Portavoce che presiede il gruppo comunicazione.
Per estensione del concetto il Presidente può presiedere il gruppo Coordinamento.
Entrambi sono eletti correttamente su LQFB e quindi si eviterebbe la polemica sull’elezione dei gruppi con un voto di fiducia sempre corretto.
In alternativa l’elezione diretta dei membri è possibile ed abbiamo un anno per realizzarla come estensione di LQFB, prendendo i dati grezzi e rielaborandoli con le soglie di Droop ed i trasferimenti alle preferenze alternative.

Stavo pensando di eliminare il gcom dallo Statuto, e inserire invece un paragrafo sui gruppi di lavoro permanenti nell’articolo relativo ai gruppi di lavoro, lasciando il gcom - com’è adesso - come gruppo permanente definito per regolamento.

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Io proponevo che il ruolo di interfaccia esterna deve essere gestito collegialmente ma uscire con una voce unica da qui il Portavoce come seconda carica elettiva dopo il Presidente.
Quindi nulla vieta di mettere regole più impegnative ma generiche ai GdL permanenti sullo statuto e poi andare nei dettagli sul regolamento.
Però lascerei la presidenza del GdL Comunicazione al Portavoce come primo tra pari.
Stesso discorso tra Presidente e GdL Coordinamento.
È una struttura snella e diretta ma si tratta comunque di due GdL collegiali che comunicano tramite Presidente e Portavoce.
Per le elezioni plurinominali il meccanismo della fiducia al gruppo non va bene e va sostituito con elezioni per preferenze con la stessa interfaccia ma con risultato plurimo.
Sto studiando la base dati per estrarre una tabella formattata utilizzabile con uno script o con una pagina LUA preferibilmente.

Ma a mio parere questa figura può benissimo essere definita per regolamento, non serve lo Statuto.

La struttura delle cariche fisse non può essere lasciata al regolamento. Ho preparato una mozione per questa proposta.
Sono sicuro che un buon statuto lascia i dettagli al regolamento ma fissa la struttura ed il metodo democratico.
Non possiamo credere di voler demandare tutto un argomento al regolamento senza fissare nulla sullo statuto; tanto vale non citare l’argomento per nulla.

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Uno degli scopi dello Statuto è definire l’organizzazione

ci si riferisce alla contabilità ordinaria?

Mi pare di essere stato frainteso.
Nell’ipotesi federativa di statuto e nel caso di una agorà di delegati eletti, ho solo detto che per ogni regione che ha un gruppo sufficiente ad essere formalizzato, possa partecipare il portavoce eletto localmente come diritto di tribuna e portando un solo voto.
Quindi il numero dei delegati eletti è fisso mentre i portavoce locali variano. Se si tralascia la mozione federativa è meglio ma se venisse approvata dovrebbe essere scritta meglio.
Torna il tema elettivo mai risolto in agorà ed insostituibile in democrazia.
Tutto questo ora non serve e si può continuare tranquillamente con una Agorà flat.