Discussione sul nuovo statuto (Tematica Statuto e Manifesto #3213)

Premetto che questo mio post non ha alcun intento polemico, ma vuole essere da una parte una disamina ragionata della Tematica relativa alla riscrittura dello Statuto, e dall’altra una proposta di modifica per venire incontro a quanto scritto nelle LINEE GUIDA per la redazione degli statuti dei partiti e movimenti politici, alle osservazioni di alcuni Pirati (tra cui le mie personali), e alla comparazione con alcuni Statuti di alcuni dei Partiti Pirata d’Europa.

Lancio questa discussione sul forum per diverse ragioni:

  1. inserire i soli emendamenti alle iniziative non permette una discussione approfondita e risposte articolate agli emendamenti;
  2. sebbene in generale mi piaccia lo “scheletro” degli Statuti proposti, alcune delle modifiche che propongo credo andrebbero in contrasto con alcuni punti che l’autore ha inserito tra gli obbiettivi, pertanto non so se sarebbero comunque accettati come emendamento o se per portarli avanti è necessario che io crei un’iniziativa alternativa;
  3. Secondo me rendere lo Statuto compatibile con le LINEE GUIDA per la redazione degli statuti dei partiti e movimenti politici è un obbiettivo meritevole di essere perseguito anche con la riscrittura dello Statuto, ma a mio parere questo non è necessario se vogliamo solo “cambiare aria”, cosa per la quale basterebbero alcune modifiche statutarie. La quantità di emendamenti necessari per ottemperare alle linee guida, tuttavia, è notevole. Meglio pertanto ragionare sul testo che si intende raggiungere, ed eventualmente “spacchettare” la proposta in emendamenti.
  4. Condivido con @briganzia e altri Pirati la preoccupazione circa i cambiamenti nelle previsioni della parte relativa agli iscritti (ora art. 1.2.1).
  5. Ho aggiunto un ulteriore organo: il Collegio dei Revisori, che ha ovviamente carattere di revisione contabile, per poter contare su un supporto esterno professionale nella redazione e approvazione dei bilanci.

Ho modificato il testo dove lo ritenevo necessario. In presenza di variazioni forti rispetto alle proposte correnti, ho inserito delle note tra parentesi - che non sono parte della proposta - per spiegarne la genesi.

La seguente “riscrittura” fa riferimento alla sola iniziativa i6778. Ritengo infatti che - al di là della questione relativa al due per mille, esista anche un’importante funzione di distinzione rispetto ad altri movimenti politici, con cui veniamo fin troppo spesso confusi, nell’essere iscritti al Registro. Inoltre, l’iscrizione al Registro potrebbe metterci al riparo da modifiche legali volte a rendere difficoltosa la partecipazione alle competizioni elettorali per i partiti non iscritti.

La parte relativa alle “associazioni pirata” (art. 1.3.1) e “associazioni non pirata” (1.3.2) è stata rimossa per ottemperare al dettato delle Linee Guida (p.10 - Diritti e doveri degli iscritti e relativi organi di garanzia; modalità di partecipazione degli iscritti all’attività del partito; organi di garanzia - par. 3). Siccome non ho una formazione giuridica, sarò ben lieto di reintrodurli nella mia bozza qualora mi sbagliassi e avessi interpretato le Linee Guida in senso troppo restrittivo.

Ho inoltre aggiunto dei titoli di sezione e una numerazione a mio parere più chiara - ma questa è materia di gusti personali, e non ho motivo d’incaponirmi per la forma, quando conta la sostanza.

Ho rimosso i Presidenti onorari perché mi sembra non abbiano poteri effettivi richiesti dallo statuto, e possono eventualmente essere reintrodotti per regolamento.

Ho introdotto un Collegio dei Revisori con funzioni diverse rispetto ai Revisori. Una funzione equivalente a questi ultimi può essere reintrodotta per regolamento, ma ritengo invece fondamentale una funzione di revisione dei conti che possa avvalersi eventualmente anche di professionalità esterne.


STATUTO DEL PARTITO PIRATA

SEZIONE I – Principî generali

Art. 1 – Il Partito Pirata: attività e scopi

Il Partito Pirata (1) è un organismo politico, membro fondatore dell’Internazionale dei Partiti Pirata (2) e del Partito Pirata Europeo (3), e svolge attività politica in ogni forma e modo per raggiungere gli scopi indicati nel Manifesto, nel rispetto della Costituzione Italiana e dell’ordinamento dell’Unione Europea. (4)

Il Partito Pirata si impegna all’interno delle proprie attività di garantire pari opportunità per tutte le persone, stabilendo misure per il riequilibrio delle disparità esistenti laddove necessarie.

Art. 2 – Simbolo

Il simbolo del Partito Pirata (nel seguito: Partito) è riportato nell’Appendice A dello Statuto. (5)

Art. 3 – Sede legale

Sede legale del Partito è in Via … (6)

Art. 4 – Organi del Partito Pirata

Gli organi del Partito (7) si suddividono in organi deliberativi, organi esecutivi, organo di controllo e gli organi di garanzia.

Gli organi deliberativi e di indirizzo sono: il Congresso Permanente e il Congresso Nazionale.

Gli organi esecutivi sono: il Presidente (8), il Tesoriere, il Gruppo di Strategia e Coordinamento (9) e il Gruppo Comunicazione.

Gli organi di garanzia sono: il Garante e il Collegio dei Probiviri (10).

Organo di controllo è: il Collegio dei Revisori (11).

Art. 5 – Bilancio

I bilanci del Partito sono pubblici e vengono predisposti sulla base di scritture contabili redatte secondo le norme di un’ordinata contabilità. I criteri di impostazione dei bilanci e delle scritture contabili, nonché il bilancio preventivo, sono predisposti dal Tesoriere ed approvati da un Congresso, sentito il parere obbligatorio del Collegio dei Revisori.

Art. 6 – Finanziamenti

I finanziamenti al Partito Pirata provengono da:

  1. le quote d’iscrizione annuali;
  2. da altri contributi - anche di persone o enti che non abbiano vincoli associativi con il partito - e anche in relazione a specifiche attività ed iniziative, dai proventi di particolari attività ed iniziative preventivamente e pubblicamente proposte dal Tesoriere;
  3. contributi ricevuti in base all’articolo 4 del decreto legge 28 dicembre 2013, n. 149 (12)
  4. da altri contributi di provenienza pubblica (di organismi locali, statali o internazionali), previa approvazione di un Congresso;

SEZIONE II – Iscritti

Art. 7 – Condizioni di iscrizione

Chiunque abbia compiuto il sedicesimo anno di età può iscriversi al Partito Pirata, assumendo la qualifica di “Pirata”. Le persone minorenni necessitano di permesso scritto dei genitori o di chi ne fa le veci.

L’iscrizione è annuale e mai tacitamente rinnovata.

Le condizioni di iscrizione al partito sono il corretto espletamento della procedura d’ammissione prevista nel regolamento, l’accettazione del presente Statuto ed il versamento della quota individuale annuale di iscrizione nella misura stabilita da un Congresso.

Le iscrizioni sono raccolte dal Garante del Partito o da un suo delegato (13) nelle forme disciplinate dal Regolamento.

Il Pirata precedentemente escluso in base all’art. 9, comma 2, può richiedere nuovamente l’iscrizione dopo due anni.

Art. 8 – Condotta degli iscritti

Gli iscritti sono tenuti a comportarsi, nelle adunanze del Partito, nelle comunicazioni con altri iscritti, e all’interno del Congresso Permanente, nel modo indicato nelle rilevanti sezioni del Codice di Condotta. (14)

Art. 9 – Perdita della qualifica di Pirata

La perdita della qualifica di Pirata avviene per:

  1. dimissioni: le dimissioni devono essere presentate al Garante ed hanno effetto immediato; le dimissioni non esonerano dall’adempimento degli obblighi - anche di natura finanziaria - contratti fino al giorno in cui sono presentate;
  2. esclusione: esclusione per gravi motivi, quali la persistente violazione degli obblighi imposti dallo Statuto, dal Manifesto, dai Regolamenti e dalle deliberazioni del Partito Pirata; l’esclusione non esonera dall’adempimento degli obblighi - anche di natura finanziaria - contratti fino al giorno in cui diviene effettiva;
  3. mancato rinnovo: il Pirata che non rinnova la propria quota entro il mese di Gennaio e non ottempera alle disposizioni dell’art.10 del presente statuto è considerato a tutti gli effetti dimissionario a partire dal 1 Febbraio. (15)

Art. 10 – Quota d’iscrizione

L’importo minimo e quello consigliato della quota d’iscrizione sono stabiliti da un Congresso.

Il versamento di tale quota costituisce affermazione della volontà di rinnovo dell’iscrizione.

In caso di temporanea indisponibilità, il Garante, d’intesa con il Tesoriere, può stabilire una deroga per il pagamento non superiore a sei mesi, qualora richiesta dall’interessato entro il 15 Gennaio. (16)

Art. 11 – Gruppi di lavoro

I Pirati possono costituirsi liberamente in Gruppi di Lavoro per assolvere ad attività per o correlate al Partito. (17). Ogni gruppo dovrà essere formato da almeno un Pirata.

Si potranno avere anche più gruppi aventi lo stesso scopo, che dovranno comunque condividere sempre le informazioni e il frutto del loro lavoro.

Qualora i gruppi abbiano necessità di attingere al patrimonio dell’Associazione, dovranno obbligatoriamente eleggere nel proprio seno un Facilitatore, il quale sarà Responsabile dell’attività del gruppo nei confronti dell’Assemblea, secondo le modalità eventualmente descritte nell’apposito Regolamento.

Ogni gruppo disciplina e organizza nel proprio seno i metodi di consenso ed approvazione che ritiene più idonei al raggiungimento dei suoi obiettivi.

Tutti i gruppi dovranno comunque notificare all’Assemblea la loro costituzione e rendere pubblici e disponibili a tutti i Pirati il proprio lavoro, nonché coordinarsi col Gruppo di Coordinamento.

SEZIONE III – Organi deliberativi e d’indirizzo

Art. 12 – I Congressi

I Congressi stabiliscono gli orientamenti e l’indirizzo politico del Partito, fissandone gli specifici obiettivi e precisandone i settori di attività. Possono deliberare su qualsiasi questione relativa alla vita, all’organizzazione ed alle attività del Partito Pirata.

Possono modificare il Manifesto, lo Statuto e il Regolamento nelle modalità previste dal Regolamento.

Possono delegare funzioni esecutive e/o tecnico-organizzative.

Le mozioni politiche sono vincolanti per gli organi esecutivi e collegiali. I Congressi possono eleggere e revocare gli incarichi (18) di tutti gli organi del Partito secondo le procedure elettorali previste nel Regolamento del Partito e nei Regolamenti del Congresso.

Tutte le attività dei Congressi sono pubbliche.

Le decisioni relative a Statuto, Manifesto, e le mozioni politiche sono assunte con maggioranza qualificata. (19)

Art. 13 – Il Presidente d’Assemblea

I Congressi sono presieduti da una persona indicata dal Congresso che verificare il corretto andamento dei lavori e che ogni proposta in discussione e/o approvata dal Congresso sia coerente con i principî di questo Statuto, del Manifesto e dei Regolamenti in vigore. In caso contrario, notifica al Congresso lo stralcio della proposta in discussione o invaliderà una decisione assembleare presa entro sette giorni dalla sua approvazione o comunque prima della attuazione della stessa.

Le sue decisioni sono appellabili entro sette giorni di fronte al Garante.

In caso di morte o impedimento, le sue funzioni sono assunte dal Pirata più anziano per il tempo strettamente necessario a eleggere il suo sostituto o fino a quando l’impedimento cessi. (20)

Art. 14 – Il Congresso Permanente (Organo deliberativo e d’indirizzo)

Il congresso Permanente è il principale organo deliberativo del Partito riunito in seduta continua secondo le forme e i modi determinati dall’utilizzo della piattaforma tecnologica descritta nel Regolamento.

Tutti i voti avvengono in forma palese.

Il mandato del Presidente d’Assemblea del Congresso Permanente è di un anno. (21)

Art. 15 – Il Congresso Nazionale (Organo deliberativo e d’indirizzo)

Il Congresso Nazionale è convocato nel Congresso Permanente con mozione politica dove è indicato ordine del giorno, data e luogo.

Solo in caso di indisponibilità della Piattaforma, può essere convocato con richiesta firmata da almeno un ventesimo dei Pirati aventi diritto di voto al momento della richiesta.

Deve essere permessa la partecipazione al Congresso Nazionale in forma mediata online, compresa la possibilità di intervenire e presentare e votare mozioni e incarichi.

La riunione è valida qualunque sia il numero dei partecipanti.

Tutti i voti avvengono in forma palese.

Il presidente del Congresso nomina un segretario per supervisionare il corretto processo di registrazione audio della riunione che ha valore legale di verbalizzazione.

Il Congresso Nazionale deve essere convocato almeno una volta all’anno. (22)

SEZIONE IV – Gli organi esecutivi

Art. 16 – Il Presidente (organo esecutivo)

Il Presidente è eletto da un Congresso tra i suoi membri secondo le regole prescritte dal Regolamento e ha mandato biennale.

Il Presidente ha la rappresentanza sostanziale e processuale del Partito e si adegua alle deliberazioni che lo riguardano se assunte con maggioranza qualificata.

In caso di decesso o impedimento, le sue funzioni sono assunte dal Presidente d’Assemblea del Congresso Permanente per il tempo strettamente necessario a eleggere il suo sostituto o fino a quando l’impedimento cessi. (23)

Art. 17 – Il Tesoriere (organo esecutivo)

Il Tesoriere è eletto da un Congresso tra i suoi membri secondo le regole prescritte dal Regolamento e ha mandato biennale.

Il Tesoriere deve:

  1. custodire il patrimonio del Partito Pirata;
  2. tenere il registro della contabilità;
  3. conservare gli eventuali documenti giustificativi;
  4. riferire e rendere il conto annualmente al Congresso e ai revisori;
  5. verificare che ogni spesa sia effettuata in conformità a quanto previste dal Regolamento;
  6. provvedere alla riscossione delle quote associative annuali;
  7. predisporre il bilancio preventivo e consuntivo che sottopone ogni anno al Congresso;
  8. cura insieme con il Garante l’aggiornamento del database dei Pirati.

In caso di decesso o impedimento, le sue funzioni sono assunte dal più anziano tra i Revisori membro del Partito per il tempo strettamente necessario a eleggere il suo sostituto o fino a quando l’impedimento cessi. (24)

Art. 18 – Gruppo di Strategia e Coordinamento (organo esecutivo)

Il Congresso elegge tra i suoi membri un Gruppo di Lavoro Permanente denominato Strategia e Coordinamento che ha il compito di supervisionare, coordinare, affiancare, aiutare e favorire, anche proponendo le priorità di intervento, il lavoro dei Pirati, dei gruppi di lavoro e delle sezioni territoriali.

Il Gruppo di Strategia e Coordinamento è formato da cinque membri, eletti da un Congresso tra i membri del Partito, di cui almeno due donne e due uomini. (25)

Ha il dovere di verificare e monitorare costantemente l’attuazione di tutte le delibere assembleari e ha l’obbligo di segnalare ai Congressi, con apposita relazione, tutte le criticità in merito all’attuazione, anche in fase di discussione.

In particolare, lavorerà sempre a fianco dei Gruppi che si occupano dell’infrastruttura tecnologica e della comunicazione. Decide al proprio interno a maggioranza semplice.

Le decisioni del gruppo Strategia e Coordinamento dovranno essere integrate nel processo decisionale dei gruppi di lavoro e delle sezioni territoriali e sono vincolanti. (26)

Art. 19 – Gruppo di Comunicazione (organo esecutivo)

Il Congresso elegge tra i suoi membri un Gruppo di Lavoro Permanente denominato Comunicazione formato da sette membri, di cui almeno due uomini e due donne, che ha il compito di redigere e presentare al Congresso un piano di comunicazione semestrale, verificare la sua realizzazione e valutarne obiettivamente i risultati seguendo quanto prescritto nel Regolamento.

Il Gruppo di Comunicazione ha mandato annuale. Almeno cinque tra i sette membri devono essere scelti tra i tra i membri del Partito.

SEZIONE V – Organi di Garanzia

Art. 20 – Il Garante (organo di garanzia)

Il Garante ha il ruolo di garanzia a tutela degli iscritti del Partito.

Vigila sull’osservanza dello Statuto, dirime i contrasti di interpretazione in merito fra gli altri organi del partito.

Il Garante è eletto dal Congresso tra i suoi membri secondo le regole prescritte dal Regolamento con mandato annuale.

Il Garante può delegare il ruolo di tenuta del libro soci a persona di sua fiducia.

Il Garante può ammonire il Pirata che si sia reso responsabile di violazioni dello Statuto, dei Regolamenti e del Codice di Condotta e, nei casi più gravi, segnalare tale Pirata al Collegio dei Probiviri per sanzioni più gravi. (27)

Il Garante è eletto con mandato annuale da un Congresso tra i membri del Partito.

Le decisioni del Garante sono appellabili di fronte al Congresso Permanente secondo le modalità prescritte dal Regolamento.

Art. 21 – Il Collegio dei Probiviri (organo di garanzia)

Il Collegio dei Probiviri raccoglie le segnalazioni del Garante e determina la misura delle sanzioni da applicare ai Pirati che si siano resi responsabili di violazioni al Regolamento, allo Statuto, al Codice di Condotta.

Il Collegio dei Probiviri è composto da cinque membri e viene eletto con mandato annuale. Almeno uno dei membri deve essere di genere femminile e uno di genere maschile. Almeno tre membri devono essere iscritti al Partito. Le modalità elettive sono stabilite per Regolamento, tuttavia è obbligatorio che sia stabilito un sistema elettorale che escluda l’elezione in blocco dei membri del Collegio, in favore di un sistema proporzionale alle singole preferenze espresse. (28)

Il Collegio decide secondo le procedure stabilite dal Regolamento e le sue decisioni sono appellabili di fronte al Congresso Permanente. Nell’ambito delle sue funzioni, il Collegio può:

  1. ammonire un Pirata;
  2. sospendere un Pirata fino a un massimo di trenta giorni;
  3. sospendere un funzionario eletto del Partito fino a un massimo di trenta giorni;
  4. escludere un Pirata.

Le decisioni del Collegio devono essere motivate e sono appellabili di fronte al Congresso Permanente.

La pubblicità delle sanzioni applicate dal Collegio è determinata dal Regolamento.

SEZIONE VI – Organi di controllo

Art. 22 – Collegio dei Revisori

Il Collegio dei Revisori verifica periodicamente lo stato della contabilità del partito ed emette un parere sul bilancio annuale prima della sua approvazione. Può essere interpellato nei casi previsti dal regolamento.

Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri e viene eletto con mandato annuale. Almeno uno dei membri deve essere di genere femminile e uno di genere maschile. Almeno un membro deve essere iscritto al Partito. Le modalità elettive sono stabilite per Regolamento, tuttavia è obbligatorio che sia stabilito un sistema elettorale che escluda l’elezione in blocco dei membri del Collegio, in favore di un sistema proporzionale alle singole preferenze espresse. (29)

SEZIONE VII – Disposizioni transitorie e finali

Art. 24 – Scioglimento

Lo scioglimento del Partito è determinato da un Congresso con una maggioranza qualificata di due terzi.

In caso di scioglimento del Partito per qualunque causa, è fatto obbligo di devolverne il patrimonio alla United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (U.N.E.S.C.O.).

Art. 25 – Iscrizione al Registro Nazionale dei Partiti

Il Regolamento stabilisce una procedura di approvazione delle modifiche statutarie compatibile con i tempi richiesti dalla Commissione di garanzia per l’adeguamento dello Statuto. Tale procedura dovrà altresì essere utilizzata per l’approvazione degli emendamenti necessari ad adeguare lo Statuto ad eventuali cambiamenti nelle linee guida.

La volontà di rescissione dal Registro viene stabilita con procedura analoga alle mozioni politiche.

Art. 26 – Entrata in vigore

Questo statuto entrerà in vigore non appena saranno approvati i necessari regolamenti attuativi e il Codice di Condotta.

Gli organi stabiliti dal precedente Statuto rimangono in vigore fino all’elezione dei nuovi organi.

ALLEGATO A

Simbolo del Partito Pirata


Note

  1. La denominazione è un elemento fondamentale dello Statuto secondo le Linee Guida (p.8 - Il simbolo e la denominazione del partito - par. 2). Un’eventuale disparità tra la denominazione espressa nello Statuto e quella inscritta nel simbolo potrebbe a mio parere creare problemi, perciò meglio mantenere l’uniformità.
  2. Il nome esteso del PPI, acronimo in lingua inglese, è Pirate Parties International, quindi la traduzione esatta è Internazionale dei Partiti Pirata, non Partito Pirata Internazionale. La differenza è importante, perché la (falsa) idea che fosse un partito politico, anziché una ONG formata da partiti politici - quindi una Internazionale, sul modello dell’Internazionale Socialista o dell’Internazionale Liberale - è quella che ha dato il pretesto alla WIPO di rifiutare la candidatura del PPI a membro osservatore (ovviamente le vere ragioni erano innominabili), il tutto quando la stessa organizzazione non ha problemi ad ammettere associazioni che combattono i rettiliani. Cambiando la traduzione, il termine “famiglia” non suona più tanto bene, pertanto l’ho rimosso.
  3. La traduzione ufficiale del nome del PPEU è Partito Pirata Europeo, come riportato nell’Annex A dello Statuto.
  4. Le linee guida prevedono che lo Statuto vada redatto “nel rispetto della Costituzione e dell’ordinamento dell’Unione Europea” (p.7 - Norme Imperative - par. 1).
  5. L’allegazione del simbolo allo Statuto non è obbligatoria, ma “raccomandata” dalle Linee Guida (p.8 - Il Simbolo e la denominazione del partito)
  6. La sede legale deve obbligatoriamente essere indicata nello Statuto (Linee Guida, p. 8 - L’indirizzo della sede legale nel territorio dello Stato - par. 1 e 2)
  7. La tipologia di organi è tratta dalle Linee Guida (p. 8 - Gli organi del partito - par. 1) (p. 10 - Diritti e doveri degli iscritti e relativi organi di garanzia […] - par. 6)
  8. Le linee guida fanno riferimento alla figura del Presidente o Segretario Generale (p.9 - Rappresentanza legale - paragrafo 2), penso sia utile utilizzare la denominazione “comune” per evitare fraintendimenti.
  9. Allo stato attuale, il potere esecutivo è del tutto indefinito. In teoria è demandato all’Assemblea, e alla buona volontà dei Pirati. La proposta di Statuto individua un organo a cui sono delegati alcuni poteri esecutivi: il Gruppo di Coordinamento. Io preferirei rinominarlo Gruppo di Strategia e Coordinamento perché le sue prerogative sono cambiate.
  10. Le linee guida prevedono che per provvedimenti più gravi di un richiamo o una censura, l’organo designato a disporre le misure sanzionatorie sia diverso. Inoltre esso è presente in diversi PP europei (Úrskurðarnefnd nel PP-IS, per esempio), e come Court of Arbitration nell’Internazionale.
  11. Questo organo non è previsto, ma personalmente ritengo che sia utile averlo per poter disporre anche di un’eventuale contributo esterno. Inoltre, le stesse organizzazioni internazionali di cui facciamo parte dispongono di questo organo.
  12. Il cosiddetto “due per mille”. Lo separo dagli altri contributi pubblici perché assumo che non occorra approvazione del congresso per incamerare tali quote.
  13. Siccome altrove viene specificato che l’ex “Garante della Privacy”, che raccoglieva le iscrizioni, viene in questa versione di Statuto nominato dal Garante come proprio delegato, ritengo che le iscrizioni debbano essere raccolte da questo organo.
  14. Ritengo che la dizione “Gli iscritti non sono tenuti ad alcuna disciplina di partito” possa dare luogo a insormontabili problemi, specialmente riguardanti persone particolarmente problematiche.
  15. Ritengo sia meglio specificare questo passaggio.
  16. Questo articolo è stato riscritto per garantire la massima chiarezza.
  17. Nella proposta di Statuto si fa uso del termine “gruppo di lavoro”, ma esso non è mai definito. Ho quindi riportato con qualche cambiamento l’attuale disposizione statutaria, rimuovendo dettagli a mio parere troppo rifiniti come il numero massimo dei Pirati.
  18. Meglio specificare esplicitamente il potere di revoca, sia per chiarezza nostra che per rispetto delle linee guida (p.9 - Gli organi del partito - par. 1)
  19. Le linee guida stabiliscono che le maggioranze, che dipendono dalle linee guida, vanno stabilite esplicitamente (p.10 - Procedure per la deliberazione degli atti che impegnano il partito - par. 2)
  20. Ritengo sia fondamentale il diritto d’appello. Nello stesso tempo, comprendo il voler semplificare il più possibile le procedure. Ritengo che il Garante rappresenti una buona scelta per assicurare che gli appelli non appesantiscano il partito come avviene ora. Inoltre, ho aggiunto una disposizione per la sostituzione del Presidente d’Assemblea.
  21. Nello statuto originale, non è definito il mandato per chi presiede il Congresso Permanente.
  22. La cadenza periodica dei Congressi è prevista dalle Linee Guida (p. 9 - Cadenza delle assemblee congressuali o generale)
  23. Il Partito non può rimanere senza questo organo.
  24. Come sopra.
  25. La riserva per genere per gli organi collegiali è prevista dalle Linee Guida (p.12 - par. 1)
  26. In pratica ho rimosso i riferimenti alle associazioni pirata e non e ho sostituito le associazioni pirata con le sezioni territoriali. Ho spiegato la rimozione della federazione nella premessa, ma nulla vieta che ci sia una federazione “minore” decisa per regolamento, per esempio con una “giovanile” o altre associazioni. Le sezioni territoriali in realtà sono di fatto assimilabili alle associazioni pirata, ma in una forma che a mio parere è maggiormente compatibile con le linee guida.
  27. L’irrogazione della sanzione è demandata ad altro organo per effetto delle Linee Guida (p.12 - Misure disciplinari […] - par. 4)
  28. Si vedano le Linee Guida (p.11 - Criteri per promuovere la presenza delle minoranze […] - par. 2)
  29. Come sopra.

ritengo questa proposta più organica e completa, ma ho alcuni dubbi che riporto qui sotto.

lo statuto attuale parla di “associazione” con riferimento al codice civile, qua invece si parla di “organismo politico”: a mio avviso ciò potrebbe corrispondere allo scioglimento dell’attuale associazione (art. 26 dell’attuale statuto) per farne un altro oggetto di diversa entità, soprattutto perché la proposta di rinnovo non tacito credo possa essere una sorta di modifica contrattuale unilaterale per gli attuali membri.

si presentano 2 congressi, quello permanente e quello nazionale.
ma nei vari commi ci si riferisce sempre a “un Congresso” (è presente 9 volte).
forse non si ha l’intenzione di voler mantenere la superiorità del congresso permanente rispetto a qualsiasi altro congresso, ma sinceramente la reputo una complicazione gratuita:

correggerei con “dal Congresso Permanente”.
e da questo comma si scorge la possibile dipendenza del congresso nazionale.
ma si delega tanto al Regolamento (che non c’è) e pertanto appare poco chiaro che le elezioni saranno tutte fatte da un congresso nazionale e non da quello permanente visto che al suo interno

in contrasto con le esigenze relative al voto segreto e al voto proporzionale richiesto ad esempio dal Collegio dei Probiviri.
ho idea che questa ambiguità tra “Congressi” possa portare a problemi, simili a quelli che ho visto di striscio per l’AO di quest’anno a Milano che ha ricevuto molte contestazioni e ha portato comunque l’AP a dover discutere e votare mozioni conseguenti a quell’assemblea.

sparisce completamente la figura del Burocrate (ereditato presumo dal mondo delle associazioni) e ci si perde che attualmente la sede del partito è presso la sua residenza. quale sede avrà il partito?
senza contare che (ho fatto una ricerca solo preliminare, potrei sbagliare) a luglio 2019 sono scadute la cariche di burocrate e tesoriere, decise dall’AO di Roma del 23 luglio 2017 (il garante privacy è stato eletto a giugno 2019).

apprezzo molto la volontà di voler progredire e migliorare le cose, ma sinceramente sto continuando a non comprendere quali limiti e quali problemi abbiano l’attuale statuto e l’attuale regolamento: si parla molto di fare politica e di agire, ma siamo ancora a “perdere tempo” (scrivere “investire tempo in modo poco produttivo” non ha lo stesso effetto) dietro alle strutture interne… perché?

Rispondo rapidamente su questo: il Burocrate non è sparito, è stato rinominato Presidente per ottemperare alle linee guida (vedi note). La sede sarà quindi presumibilmente stabilita presso la sua residenza, ma va esplicitata nello statuto per effetto delle stesse linee guida, che escludono esplicitamente la possibilità di usare una formula come “presso la residenza del …” ed esigono un indirizzo nel territorio dello Stato Italiano univocamente determinato nello Statuto.

Nulla vieta di eleggere questo organo (e il Collegio dei Revisori) al Congresso Nazionale.

Per esempio le attribuzioni degli organi a volte non sono ben definite. E il regolamento è per molti versi incompleto anche per questa ragione.

quindi ci sarebbe un Presidente (mandato 2 anni), un Presidente del Congresso Permanente (mandato 1 anno) e un Presidente per ogni Congresso Nazionale… wow

continuo a non capire i vantaggi di queste modifiche, sono scemo:
vedo semplificare cose che a mio avviso non davano problemi, anche se forse imprecise, e vedo complicare cose semplici che funzionano tuttora

Non capisco dove sia la meraviglia:

  • il presidente è il rappresentante legale
  • il presidente del congresso permanente controlla che non vengano scritti strafalcioni nelle proposte
  • il presidente del congresso nazionale fa quello che feci io a Milano: verificare che la gente non si scanni. E va eletto a ogni seduta perché deve essere presente.

il presidente del congresso permanente sta sostituendo il gruppo di integrità e in caso di impedimento del presidente ne fa le veci… è un accentramento di potere…

e il garante oltre a sostituire il collegio arbitrale, compie anche compito di vigilanza del gruppo integrità… però almeno in questa proposta c’è il collegio dei probiviri…

confermo l’idea che questa sia una proposta meno peggiore, a parte il rapporto non risolto tra congressi e lo smantellamento dell’associazione attuale

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Questa proposta è comunque basata sull’iniziativa che ho linkato, il cui intento evidente è uno snellimento delle procedure. Io ho reintrodotto un criterio di appellabilità, ma ho cercato di fare in modo che fosse “sostenibile”.

Per il Presidente, non è un problema togliere quella clausola. Ma se - Zeus non voglia - ci crepa il Presidente/burocrate, magari prima di firmare atti importanti, chi ne fa le veci fino a quando non ne eleggiamo uno nuovo? Idem per il Tesoriere.

ma infatti sono questioni che avevo informalmente passato ad exedre, ma che non mi son sentito di portare come emendamenti, non avendo proposte correttive.
hai aperto una discussione sul forum e mi son sentito di buttarle giù, auspicando l’aspetto costruttivo.

ho il forte timore che questo tipo di modifica andrà in porto, nonostante continui a non vedere problemi del setup attuale.

ammetto che ero più propenso ad uno statuto non in linea con i requisiti da partito, ma a questo punto reputo davvero questa proposta “meno peggiore”, visto che almeno ha questo pro:

Condivido questa scelta.

Apprezzo che finalmente si formalizza la necessità di strategia come avevo proposto originariamente. Sarebbe da specificare come tale gruppo possa realizzare strategia però — la mia iniziativa originale indicava come il gruppo strategia protegge la reputazione di pirati individuali da eventuali dietrologie senza però diventare un organo di dirigenza di fatto.

Il presidente dell’AO dovrebbe svolgere un ruolo di integrità mentre quello della convivenza spetta ad un RdC. Dovevate eleggere un RdC separato, appunto per evitare conflitti d’interesse tra questi due ruoli!

Esatto.

Non mi risulta che abbiamo procedure snellibili, solamente procedure non rispettate.

Tendo ad essere contrario ad una completa riscrittura dello Statuto perché non sono solo importanti le cose che ci stanno ma anche le frasi che vengono tralasciate. Abbiamo già fatto l’esperienza di esserci inconsciamente persi dei pezzi passando dallo statuto 2011 a quello 2015 (il paragrafo sull’antifascismo). Per questo formulerei le nuove esigenze strettamente in forma di emendamenti allo statuto presente e non come testo nuovo integrale, rischiando di scordarci qualcosa o di eliminare parti che meritano un serio dibattito democratico.

La figura del “Garante” per esempio è assolutamente insoddisfacente a rimpiazzare i Responsabili della Convivenza. Il fatto che gli RdC sono autonomi nei loro rispettivi ambiti era apposito affinché i pirati possano cambiare chat e cercarsi la chat col migliore RdC.

ripesco questo thread perchè fa da cornice a tutto lo statuto proposto poi nelle altre discussioni

nel testo vengono citati (se non ho contato male) 3 Regolamenti:

  • Regolamento
  • Regolamento del Partito
  • Regolamento del Congresso

se si vuole avere poi uno statuto sintetico e inattaccabile, credo che possa esserci un po’ di confusione con questa pluralità

Probabilmente i primi due sono sinonimi.

Tornerei subito a “Assemblea” ( quella permanente è unica del partito) e “Congresso” ( quella fisica, annuale o su richiesta che per i mezzi telematici previsti è simile all’Assemblea permanente).

Tutte le altre assemblee non sono di partito ma di “organo del partito” e non c’è confusione.

Se non sono previsti poteri sullo Statuto dette assemblee non sono “Deliberative e di indirizzo” ma semplicemente “propositive”.

Lo stesso vale per qualsiasi decisione dei GdL o dei comitati regionali o locali.

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Pensandoci bene sono effettivamente assimilabili ai GdL e non servono altre funzioni.

Come per usare risorse serve un responsabile che faccia da portavoce del gruppo ma non credo serva nessuna struttura diversa.

Possiamo dirlo esplicitamente nell’art. sui GdL.

Giusto ma era solo scritto male. Adesso si indicano sezioni del Regolamento oppure si rimanda al Regolamento.

Ragazzi miei, entrambe le proposte 6778 e 6777 riducono l’apparato di giustizia ad una singola persona che fa il buono o cattivo tempo, tipo Beppe Grillo nel suo ruolo di garante del M5S (Il Collegio Probiviri è satellitare e non controlla l’operato del Garante). Da li non ci vuole nulla a ritrovarci uno “staff” che impedisce la critica ai vertici e fa in modo che i vertici abbiano sempre ragione. E senza dubbio questi nuovi statuti introducono vertici, anzi… mi pare che entrambi gli statuti non impediscono che il garante sia al contempo capo del esecutivo, portavoce e candidato del partito. I problemi che abbiamo vissuto in passato sono stati interamente causati dal disrispetto dello statuto, perciò fiondarsi a cambiare lo statuto risolve esattamente zero dei problemi che abbiamo visto. Ah, e senza dubbio entrambi questi statuti non sono in regola con le linee guida del parlamento mentre il vecchio statuto più o meno ci sta. Andrebbero rimosse certe cazzate tipo che l’assemblea è sovrana e può bypassare giustizia interna ecc. — quella è roba decisamente antidemocratica che infrange le linee guida. In pratica queste nuove proposte di statuto buttano all’aria tutti i consensi di buona democrazia che esistevano nel PP negli anni 2007-2018. Tutta la nostra battaglia contro il sistema verticistico e casaleggioso che a suo tempo volle Carlito è stata futile, se otto anni dopo si realizza con altre facce.

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Spero che il partito non si ritrovi più in 12 con due o più incarichi a testa.
È vero che manca il divieto esplicito di cumulo delle cariche.
A questo aggiungerei l’incompatibilità con qualsiasi carica pubblica.
Si può sistemare in regolamento.
La maggioranza del partito è antidemocratica? Perché? La giustizia interna applica Statuto e Regolamento, non altro, e può sempre chiedere all’assemblea modifiche motivate allo Statuto.

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Credo che il concetto sia:

  • per modificare lo statuto occorrono 2/3 dei votanti ed x mesi di tempo
  • La decisione x viola lo statuto
  • L’incaricato lo annulla perché viola lo statuto
  • L’assemblea a maggioranza semplice in un mese ripristina la decisione A.

No.
È scritto:“Le decisioni relative a Statuto, Manifesto, e le mozioni politiche sono assunte con maggioranza qualificata dei votanti.”
Se viene segnalata al garante una problematica con leggi dello stato, il garante può solo sospendere la decisione e rimandarla in assemblea per un ulteriore passaggio comunque a maggioranza qualificata. Io sarei stato ancora più tecnico ma non ho voluto stravolgere.
Avrei messo il quorum di approvazione al 66%, in pratica il 33% degli aventi diritto al voto.
Oppure, se vogliamo strafare, all’80% che corrisponde al 40% in voti.
Questo se il PP avesse una identità da difendere… ed agisse come un solo uomo.
I pirati hanno sempre preferito dare la massima autorità in battaglia al capitano salvo poi sostituirlo magari brutalmente.

Forse capisco quanto volete dire ma è una forzatura assurda.
Una decisione dell’assemblea che viola lo statuto se viene rimandata in assemblea potrebbe essere riapprovata.
Se il PP è un organo collegiale va bene applicare maggioranze qualificate sempre.
Quindi propongo il quorum di approvazione del 25% per le decisioni ordinarie e del 40% per Statuto, Manifesto e Mozioni politiche.
Ma anche il Regolamento può stravolgere i meccanismi dello statuto per decisioni a maggioranza semplice.
Alla fine serve uno Statuto con regole complete ed un Regolamento solo tecnico.

25% degli iscritti, non dei votanti.

La Separazione dei Poteri, precondizione di democrazia, non si delega ad un documento secondario. Inoltre non ti sarà data occasione di provarci — coloro che apprezzano l’accumulazione antidemocratica degli incarichi te lo impediranno.

Ho detto questo?

Non sta avvenendo così. L’assemblea si intromette eliminando persone ad personam e la giustizia interna si inventa fantasiose interpretazioni per non applicare un bel niente.

Ho segnalato mezza dozzina di infrazioni delle linee guida, ma non succede nulla. Il nuovo testo di statuto peggiora le cose e sarà ben distante dal fare entrare i Pirati nel albo dei partiti democratici.

Questo è il modo di operare della Lega. Noi volevamo essere diversi. Noi siamo stati presenti in tutti i giornali per il nostro modello partecipativo. Anni fa, quando ancora contavamo qualcosa e la stampa ci seguiva.

Questo se il PP prendesse decisioni davvero ad alto consenso e perciò alto grado di identificazione nel progetto. Ma finora una minoranza ha imposto il suo pensiero a botte di 50%+1 sugli indecisi, confusi, distratti, manipolati ed assenti, e senza dando a questi alcuna ragione di identificarsi con tali decisioni, dato che sono populiste e buttate giù di getto senza approfondimento razionale.

Di cosa stai parlando?

Magari, ma allora questo statuto non dovrebbe passare. Non se ci sono persone oneste che usano il cervello.

Non esiste “solo tecnico” in politica.

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