Punti della posiz comune su immigrazione

Ciao, qui riassumo quello che sono riuscito a estrarre dal precedente thread, chiederei ad ognuno che voglia arricchire i punti di riassumere la sua proposta in questo thread, e di mantenere la conversazione nell altro. Sto cercando un modo piu facile da gestire. Al momento i punti sono accessibili e modificabili qui (spero) https://pad.partito-pirata.it/file/#/2/file/SNFAmE-8DWhplTERl8uHK4aS/p/

riassunto delle proposte in area:

    articolo 10 della Costituzione:
"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertĂ  democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge."
  • porte aperte, chi faccia richiesta viene accettato come cittadino italiano se ha lo status di profugo, o se rientra nell art 10 della Costituzione. Se si fa identificare in modo certo e non ha reati a proprio carico (sono ben accetti se ha violato SOLO leggi che da noi sarebbero incostituzionali) Dibattito in corso, ci sono problemi economici e di “capacita’ di ospitare”
  • diritto di asilo (paesi da cui la gente e’ costretta a fuggire) vedi articolo 10 della Costituzione e convenzioni internazionali
  • emigranti senza diritto di asilo (no guerre, no diritti umani negati, no persecuzione personale) stipulare trattati bilaterali tra UE e altri stati che garantiscano da una parte la libera circolazione delle persone e dall’altra il rimpatrio degli irregolari provenienti da quel paese.
  • rispetto della dignita’ umana di tutti migranti e richiedenti asilo al richiedente sono riconosciuti i diritti, come ai cittadini, tutela della dignita’, lavoro
  • le richieste si possono fare anche in remoto, via internet o simili, anche tramite ONG
  • diritto di ricongiungimento familiare
  • applicazione del reddito di esistenza
  • raccolta dati sui titoli di studio, esperienze di lavoro. Valorizzazione delle relative competenze (+ lingua)
  • pianificazione dei flussi migratori, i nuovi arrivi possono compensare le scarse nascite
  • accordi con alcuni paesi io prendo i tuoi cittadini che fanno domanda ma tu riprendi i tuoi che sono gia qui irregolari
  • "ius soli"
  • "soccorso in mare" la gente che rischia di naufragare va trattata secondo la “legge del mare” e secondo le vigenti convenzioni internazionali, per essere chiari hanno diritto di essere salvati e portati al primo porto SICURO dalla nave piu vicina a loro
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Io però mi permetto di osservare che il problema non risiede solo nella capacità di ospitare queste persone in Europa ma nella capacità d’interlocuzione con le nazioni di provenienza che non sempre hanno Governi democraticamente eletti ed alcune volte sono “gestiti” da fazioni più potenti di altre in una perenne guerra civile con una caratteristica di eccessiva temporaneità dell’interlocutore. Con chi si contratta a quel punto? E se si tratta di un Governo non propriamente democratico che si fa?

Nel senso che, se quel Governo non rispetta i diritti umani come per esempio la Turchia?

[quote=“lucaaah, post:1, topic:3337”] le richieste si possono fare anche in remoto, via internet o simili, anche tramite ONG [/quote] boh…magari dico una fesseria, ma in una nazione dov’è difficile recuperare anche solo dei dati cartacei d’identificazione, come si fa a fare una richiesta d’asilo online? E, soprattutto, su che base si fanno le verifiche necessarie non solo dell’identità del richiedente ma del fatto che è stato oggetto, ad esempio, di torture e sevizie?

A tal proposito c’è un processo che hanno mandato in onda alla RAI molto chiarificativo dove uno dei torturatori si era imbarcato con dei rifugiati e quando era sbarcato aveva richiesto il diritto d’asilo mostrando una serie di cicatrici che erano invece frutto della battaglia civile. Il processo è molto interessante, lo trovate su raireplay, perché durante il dibattimento la drammatica narrazione di questo pluriassassino è stata smontata pezzo pezzo dai veri rifugiati, che da lui avevano subito sevizie inenarrabili, e, pur sentendosi rassicurati di essere in una nazione civile, ancora temevano angosciosamente per i propri cari rimaste in patria.

Cioè…a me sembra molto campata in aria sta cosa di poter chiedere richieste d’asilo on line…considerando poi che non è che in Italia brilliamo in incorruttibilità e rigore nelle verifiche…

hemmm con quali soldi se fatichiamo perfino ad accettare i pochi soldi spesi già adesso in europa ed in Italia per l’accoglienza dei migranti?

Gli altri punti sono sacrosanti e mi sembra giĂ  ampiamente legiferati in Italia.

Secondo me come Partito Pirata Italiano dovremmo cercare di fare proposte su soluzioni pratiche, non ideologiche e poco realizzabili…

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Una società che preveda il reddito di esistenza come misura di redistribuzione del reddito necessaria visti gli sviluppi del capitalismo (automazione, etc.) è tutt’altro che utopistica e poco realizzabile.

Sicuramente più sostenibile economicamente di molte altre proposte che non tengono minimamente conto dell’impatto finanziario che potrebbero generare.

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si @Lanta non hai compreso però la mia obiezione: in un contesto politico come quello che c’è attualmente in Italia dove l’assistenzialismo viene indicato come il principale responsabile della sempre più profonda crisi economica in cui stiamo precipitando appena nomini “reddito di esistenza”, senza nemmeno farti spiegare in cosa consiste e che NON è assistenzialismo, si alzano muri granitici di chiusura estrema.

Hai mai provato a farlo con un qualsiasi interlocutore, non solo politico…? Io si…

governi interlocutori che ne dite di: Il paese deve avere un governo stabile, democraticamente eletto, se questo manca come si individua interlocutore affidabile e stabile? Alcuni governi (vedi la Turchia di oggi) non sono molto affidabili… Che fare con quelli non-democratici? - i governi che non rispettano i diritti umani implicano automaticamente il diritto di asilo"?

reddito di esistenza propongo che si potrebbe usare un meccanismo simile a quello attuale, ti si trovano un tot di lavori, se entro tempo X non sei riuscito ad occuparti, il reddito decade.

Apprezzo molto le obiezioni: Ammetto che i punti difficili sono tanti, e che il buon senso pratico (e le coperture economiche) sono essenziali. Appena avro’ occasione mi piacerebbe fare un rapido incontro con gli esperti del NAGA (associazione milanese volontaria di immigrati che assiste gli immigrati sulle questioni legali e relative alla salute) Chi vorrebbe partecipare? Le loro esperienze quotiane dovrebbero evitare divagazioni “non pratiche”. Concordo con la idea di Sara, proposte pratiche, realizzabili sono fondamentali in questo periodo (di scarsa disponibilita’) Ho inserito i punti dubbi nell’ elenco mettendoci le mie BANALI idee, in attesa di migliorarle

molto interessante, ecco secondo me partire proprio da questi confronti potrebbe chiarirci molte idee. In merito giusto ieri leggevo un articolo in merito alla salute mentale degli immigrati ed all’elevato tasso di suicidi anche dopo che si sono stabilizzati da noi. Questo per dire che continuare a proporre soluzioni slogan, largamente condivisibili ipoteticamente ma poco o per niente immediate nella loro realizzazione…finisce per non aiutare realmente queste persone e non affrontare in nulla le pesanti criticità di convivenza.

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Combattere le cause dell’immigrazione

La sofferenza nei Paesi poveri, riconducibile alle ingiustizie economiche, o nei Paesi vessati dalla guerra o sotto regimi dittatoriali, spinge le persone a fuggire dalla loro terra. Il Movimento Pirata intende agire a livello globale per combattere i disequilibri economici, permettere la sostenibilità finanziaria ai Paesi sfruttati, collaborare per una democrazia degna di questo nome, cosí da ricreare condizioni favorevoli al benessere umano in ogni Paese della Terra, unica soluzione alle migrazioni per cause economiche o politiche. Questo obiettivo richiede azioni da parte dell’Unione Europea che contrastino sia i Paesi che non rispettano i diritti umani che il commercio, per esempio, delle armi o del petrolio fautore di guerre e danni agli ecosistemi locali, a prescindere dagli effetti sul PIL. Le azioni militari devono essere ridotte al minimo, in quanto contribuiscono all’instabilità nel Medio Oriente. L’ascesa dei gruppi terroristici è una delle dirette conseguenze degli abusi economici, degli indiretti danni climatici ed ecologici ai Paesi poveri, e delle azioni militari percepite come aggressioni da parte dell’Occidente. Questo obiettivo richiede azioni da parte dell’Unione Europea che contrastino sia i Paesi che non rispettano i diritti umani che il commercio, per esempio, delle armi o del petrolio fautore di guerre e danni agli ecosistemi locali, a prescindere dagli effetti sul PIL. Le azioni militari devono essere ridotte al minimo, in quanto contribuiscono all’instabilità nel Medio Oriente. L’ascesa dei gruppi terroristici è una delle dirette conseguenze degli abusi economici, degli indiretti danni climatici ed ecologici ai Paesi poveri, e delle azioni militari percepite come aggressioni da parte dell’Occidente.

Diritto di asilo ai rifugiati, secondo il Congresso Internazionale

Concedere l’asilo a chi cerca rifugio dalle persecuzioni razziste, religiose, politiche, a cause di altre discriminazioni sociali o per la guerra, è un obbligo del diritto internazionale stabilito nella Convenzione sui rifugiati del 1951. Questo impegno è comune a tutti i Paesi europei e a quasi tutti quelli del mondo. Concedere l’asilo a chi cerca rifugio dalle persecuzioni razziste, religiose, politiche, a cause di altre discriminazioni sociali o per la guerra, è un obbligo del diritto internazionale stabilito nella Convenzione sui rifugiati del 1951. Questo impegno è comune a tutti i Paesi europei e a quasi tutti quelli del mondo. Una reale integrazione tra i diversi popoli e le diverse etnie, è una difesa contro il terrorismo. I rifugiati non devono essere visti come un potenziale pericolo, distribuirli nel territorio in piccoli gruppi è un modo efficace per facilitare l’integrazione. La Convenzione di Dublino deve essere rispettata. Gli sforzi dei singoli Stati di eludere tale obbligo, lasciando le maggiori difficoltà ai Paesi piú esposti alle zone critiche, vanno rimproverati e occorre sostenere insieme la gestione dei rifugiati. I rifugiati in Europa hanno diritto a una vita dignitosa, come quella dei cittadini, alla libera circolazione, di poter studiare e prender parte alla vita lavorativa e culturale. Tale diritto prescinde dalle cause della migrazione, è una necessità umana. I rifugiati in Europa hanno diritto a una vita dignitosa, come quella dei cittadini, alla libera circolazione, di poter studiare e prender parte alla vita lavorativa e culturale. Tale diritto prescinde dalle cause della migrazione, è una necessità umana.

Ius soli e Ius culturae

L’integrazione è un’autentica difesa contro il terrorismo. Una drammatica mancanza di integrazione porta, per esempio, alla creazione di ghetti, uno sfondo ideale per la diffusione di fondamentalismi religiosi.

https://agora.partito-pirata.it/initiative/show/6155.html

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Questo equivale a toglierlo proprio dal programma, trasformandolo sì in una misura assistenzialista e truffabile

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Voglio vedere i conti.

Non capisco perche’ dici “assistenzialista e truffabile”, io non ho esperienza sulla cosa ma ho la mia “fantasia” che il “reddito di cittadinanza” funzioni, non ci siano truffe e chi accetta il lavoro alla fine si trovi bene. Credevo funzionasse… Mi dici cosa succede? Come fanno a truffarlo?. Un po di assistenza, se pianificata, e contenuta in tempi brevi, in quel caso, dovrebbe essere utile ad entrambi… Cosa ci scrivo su quel punto?

Se non prevedi requisiti e controlli, non è truffabile. Se lo dai a tutti, e soprattutto, senza il moralismo di requisiti e pretese, non è assistenzialista.

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Non capisco, suppongo che non sia saggio “elargire” a tutti senza che ce ne sia motivo, quindi non capisco quel che scrivi. Penso sia giusto aiutare, senza svenarsi…b Tu cosa proporresti? Ci parteciperesti anche tu alla chiaccherata con gli esperti del NAGA? Ti vedo interessato e partecipe, io estenderei la proposta a tutti gli interessati…

Eeeh, supponi male.

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Ti consiglio vivamente i libri di Philippe Van Parijs, uno su tutti:“Real Freedom for all” e “il reddito di base, una proposta radicale”

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Ti spiego meglio, per quanto mi sia possibile farlo.
Devi prendere abbastanza alla lettera le parole in “Reddito di Esistenza”.
Tu esisti ed in quanto esisti DEVI avere un reddito.

E’ un reddito che vede in particolare al futuro, quando praticamente i lavori saranno totalmente automatizzati, e quindi la sostenibilità di ogni individuo non potrà dipendere dal lavoro (dato che non ce ne sarà) ma lo/gli stato/i dovranno provvedere a questo sostentamento.

Quindi è soprattutto questo il “saggio motivo” che forse non riuscivi a comprendere.

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mi intriga la tua risposta, dimmi qualcosa di piu. Io tenevo questa posizione pensando alle tasche della comunita’ da convincere, ma questo non deve limitare la nostra riflessione. Le proposte devono essere condivisibili, ma le idee hanno piena liberta’

Vedo chew per accedere ad agora serve login e password: posso iscrivermici o e’ un area privata a cui si arriva chiedendo a qualcuno? Grazie

Su consiglio di @lucaaah provo a dare una mano su questo thread.

Allora pensavo di partire innanzitutto partendo dalle varie tipologia di migranti. Più che altro perché avendoli sott’occhio è più facile collegare i vari punti e delineare meglio le lacune delle normative e convenzioni attualmente in essere. Qui vi posto il link della fonte https://www.openpolis.it/parole/che-cosa-sintende-per-migranti-irregolari-richiedenti-asilo-o-rifugiati/ Poi mi sono permesso di rispondere ai punti principali passo passo.

• porte aperte, chi faccia richiesta viene accettato come cittadino italiano se ha lo status di profugo, o se rientra nell art 10 della Costituzione. Se si fa identificare in modo certo e non ha reati a proprio carico (sono ben accetti se ha violato SOLO leggi che da noi sarebbero incostituzionali) Dibattito in corso, ci sono problemi economici e di “capacita’ di ospitare”

Porte aperte mi da molto l’idea di svendita promozionale, perdonami XD Importante il punto sollevato da @sarabiemme sulla difficoltà di identificare i “bravi” e i “cattivi” nei processi di accoglienza e di aiuto. Anche le collaborazioni coi governi, se sono persone non volute nel loro paese, difficilmente collaboreranno per rimpatriarli. Per quanto riguarda accoglienza si potrebbero richiedere maggiori fondi europei da destinare alla ristrutturazione e riconversione degli immobili sequestrati alla mafia. Aumento posti di lavoro e si riattivano cantieri.

• diritto di asilo (paesi da cui la gente e’ costretta a fuggire) vedi articolo 10 della Costituzione e convenzioni internazionali In Italia il diritto di asilo è garantito dall’art.10 comma 3 della Costituzione: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”

• emigranti senza diritto di asilo (no guerre, no diritti umani negati, no persecuzione personale) stipulare trattati bilaterali tra UE e altri stati che garantiscano da una parte la libera circolazione delle persone e dall’altra il rimpatrio degli irregolari provenienti da quel paese.

Questo è il fulcro del dibattito attuale. Che fare? Parliamoci chiaro. Nessuno vuole fare il migrante, nessuno vede di buon occhio il migrante, ma soprattutto, nessuno vuole il migrante. In nessuna parte del mondo. Non li vogliono i paesi africani, non li vogliamo noi europei. Ma ci sono, e si chiamano clandestini, migranti economici, migranti forzati, migranti irregolari. Per clandestini e migranti irregolari, la soluzione è quella da ogni parte del mondo: se non puoi entrare in Italia non puoi entrare in Europa. Se non puoi entrare in Europa rientri in patria. Come rientri in patria? A spese tue o del tuo governo. Il vero problema lo abbiamo sulla gestione dei migranti economici e dei migranti forzati. E qui non vi è ancora nessun paese al mondo che abbia politiche ben delineate.

• rispetto della dignita’ umana di tutti migranti e richiedenti asilo al richiedente sono riconosciuti i diritti, come ai cittadini, tutela della dignita’, lavoro

Articolo 2 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo:

  1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertĂ  enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
  2. Nessuna distinzione sarĂ  inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranitĂ .

• le richieste si possono fare anche in remoto, via internet o simili, anche tramite ONG

Quanto detto da @sarabiemme è in parte vero. Ma questo punto va visto nel lungo periodo, in modo da iniziare a sviluppare un sistema che, quando la digitalizzazione prenderà il sopravvento anche in questo campo, sarà già sufficientemente potente e sviluppato. Inoltre quando si parla di immigrazione, non focalizziamoci unicamente sui governi africani. Il mondo è grande. Vi sono dissidenti politici perseguitati ovunque. Cina, nord korea, il mese scorso a Zanzibar ho conosciuto un georgiano rifugiato a San pietroburgo in seguito all’invasione dell’Ossezia negli anni 90.

Come vision potrebbe essere quella di sviluppare una piattaforma a livello europeo, incrociando i database dei vari governi. In questo modo sarebbe anche facile gestire la redistribuzione a livello europeo, in quanto fissi un algoritmo e fa tutto il sistema. Per non parlare poi della semplicità di scambio informazioni di intelligence e la possibilità di poter monitorare qualunque minaccia sospetta entrata all’interno dell’unione europea. Ad esempio, le informazioni che ha la Francia sui dissidenti politici, criminali e terroristi nella fascia del Nord Africa e Africa Occidentale, devono essere informazioni che vanno condivise all’interno di un programma europeo comune sulla sicurezza (chiedo venia se esiste già qualcosa di simile).

Per quanto riguarda le richieste anche da NGO, sarebbe un punto da approfondire. Si rischierebbe di far nascere un business assurdo. Piuttosto si selezionano ONG con determinate caratteristiche, che sono ben radicate e conosciute. Tipo SAVE THE CHILDREN o EMERGENCY, ma purtroppo le NGO sono fatte di persone, e le persone sono corruttibili. Valuterei invece di implementare le funzioni dei consolati e delle ambasciate italiane nel mondo. Dargli maggiori indicazioni e maggiori controlli sul loro operato. Questo gli dedico un punto dedicato alla fine perché secondo me è un punto molto importante sul tema immigrazione da sviluppare.

• diritto di ricongiungimento familiare

Trovo che la normativa in essere funzioni. Semplificarne la burocrazia magari implementando un bel database e un sistema gestionale e implementare la possibilitĂ  di richiesta on line anche su questo.

• applicazione del reddito di esistenza

Su questo punto preferisco soprassedere. Non ho ancora ben chiara la posizione dei Pirati e non ho sufficienti informazioni in merito, al momento.

• raccolta dati sui titoli di studio, esperienze di lavoro. Valorizzazione delle relative competenze (+ lingua)

Penso che sviluppando le giuste collaborazioni con un sistema di scambi culturali e aperture universitarie si possa raggiungere un buon livello.

• pianificazione dei flussi migratori, i nuovi arrivi possono compensare le scarse nascite

Messa così è un suicidio mediatico XD Piano kalergi!!! SOROS!”111! Indinniato!!11!! Non bisogna comunque sottovalutare il problema del basso tasso di natalità. Non capisco però cosa intendi con: “Pianificazione dei flussi migratori”. Se parliamo di redistribuzione, il mio pensiero è quello di rivedere la Convenzione di Dublino con un nuovo piano di redistribuzione all’interno dell’unione europea, implementando i centri di accoglienza attuali e intensificando i controlli sugli svolgimenti delle attività.

• accordi con alcuni paesi io prendo i tuoi cittadini che fanno domanda ma tu riprendi i tuoi che sono gia qui irregolari

Un po’ complicato da spiegare. Questo punto si potrebbe costruire attorno allo sviluppo di un sistema mondiale di scambi studio. Potenziare l’Erasmus a livello mondiale. Noi ti apriamo un canale che permette ai tuoi studenti migliori di studiare in Europa, di ritorno ci sediamo a un tavolo e pianifichiamo insieme un modo per contrastare la tua diaspora interna e rimpatriare chi viene respinto in Europa.

Questo articolo è interessante per approfondire il tema https://www.avvenire.it/attualita/pagine/stop-ai-visti-per-i-giovani-dafrica

Anche perché ghana e togo sono 2 paesi che hanno una posizione di rilievo nell’attuale diaspora africana.

• “ius soli”

Non ne sono un fan. Piuttosto metterei mano allo Ius Culturae, ne colmerei le lacune e renderlo piĂą veloce.

• “soccorso in mare” la gente che rischia di naufragare va trattata secondo la “legge del mare” e secondo le vigenti convenzioni internazionali, per essere chiari hanno diritto di essere salvati e portati al primo porto SICURO dalla nave piu vicina a loro

Il diritto marittimo parla chiaro. Eventuali interpretazioni e manipolazioni vanno condannate.

• Ambasciate e consolati italiani nel mondo

Le ambasciate e i consolati italiani nel mondo sono le nostre teste di ponte da poter utilizzare per prevenire e contrastare il fenomeno dell’immigrazione. A mio parere attualmente non sono utilizzati a dovere e a piena forza (anche perchè lavorano poche ore a settimana). Dove le ambasciate lavorano bene, i problemi di gestione dei flussi migratori sono minori, ad esempio senegal, mentre in altri paesi come ghana, The gambia, nigeria, mali, gli sforzi non sono evidentemente sufficienti e la situazione la possiamo vedere tutti i giorni. Bisogna sviluppare maggiormente le collaborazioni esistenti, e affiancare le ambasciate e i consolati che non riescono a sviluppare nuovi trattati per capire dove sono i problemi. Creare un fondo europeo destinato a sovvenzionare espatriati africani in europa, che vogliono rientrare ed aprire un’attività in patria (stesso sistema di erogazione dei fondi europei). Ad esempio uno zanzibarino che conosco con passaporto inglese, ha richiesto i fondi europei per finaziarsi il suo centro diving a zanzibar, ma gli sono stati negati. Se ci fosse un fondo europeo dedicato, potremmo “scaricarci” di coloro che sono arrivati e si sono già “realizzati” in Europa, per dar spazio ai nuovi, creando così un sistema che col tempo andrà a diventare indipendente.

Scusate se mi sono dilungato

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Urca @Diossina dilungati pure quanto vuoi, il tuo intervento è ricchissimo d’informazioni importanti che, personalmente, non solo mi ha chiarito le idee ma mi ha dato anche molti spunti da approfondire.

Personalmente ritengo che questa sia un’ottima proposta politica che coincide con l’idea che ho io di utilizzare in positivo gli strumenti digitali di profilazione.

E qua si apre un grosso tema, perché purtroppo è proprio a causa del rischio terrorismo che si è concesso troppo potere di controllo agli Stati.

E quando c’è troppo potere aumenta anche il rischio di abuso e si rischia di cadere dalla padella del terrorismo alla brace di uno Stato eccessivamente invasivo.

Personalmente l’unico modo che ritengo valido per gli abusi di potere è quello di distribuirlo. No, lo dico chiaramente, non mi fido di un potere ulteriore di controllo, che può esserci ma non basta. A mio giudizio occorrerebbe restituire un po’ di potere alla popolazione sottoposta al controllo…non so ancora come, ma credo che occorra concentrarsi molto su questo aspetto trovando degli strumenti efficaci che permettano a qualsiasi cittadino che si senta troppo controllato di porre dei limiti invalicabili.

[quote=“Diossina, post:18, topic:3337”] diritto di ricongiungimento familiare

Trovo che la normativa in essere funzioni. Semplificarne la burocrazia magari implementando un bel database e un sistema gestionale e implementare la possibilità di richiesta on line anche su questo. [/quote] ecco, sto vivendo di riflesso questa problematica con un’assistente di mio figlio che sono due anni che sta cercando di attuare il ricongiungimento familiare con la sua bambina.

Io trovo straziante questa situazione: è una donna che lavora con una professionalità e competenza rare, ha un rispetto non solo della legge ma anche delle nostre usanze e riti (non li metto sotto la generica parola “cultura” perché a mio giudizio non ci sono differenze culturali tra me e lei…ma proprio nessuna, se non alcuni riti di contorno che non influiscono in nulla nella vita di tutti i giorni)…insomma è assurdo che debba aspettare tanto per riabbracciare la sua bimba! Eppure le pretese per il ricongiungimento sono così elevate che io stessa a volte temo non ce la farà…

L’ostacolo più grosso è rappresentato dalla casa. Per uno straniero trovare un affitto in regola a Roma è impossibile…ed è impossibile, e mi prendo tutta la responsabilità di ciò che sto per scrivere, a causa degli italiani che affittano che chiedono (e su questo truffano tranquillamente e liberamente) delle clausole capestro che non oserebbero chiedere a nessun italiano.

Niente contratto d’affitto niente bambina. Assurdo e disgustoso.

(a meno che non corrompi o non truffi…e qua si riapre il discorso della burocrazia creata per facilitare la corruzione e le truffe)

Hummm io ho il sospetto che, anche qual ora si arrivasse ad un accordo sulla Convenzione di Dublino avremmo ancora elevati problemi nel farla rispettare…

Ho idea che sulla redistribuzione occorra proprio cambiare politica anche arrivando ad un contesto di shock che scuota l’intera Europa fin dalle fondamenta, perché le immigrazioni non si fermeranno ma aumenteranno come giustamente rilevato nel link he hai segnalato:

200 milioni i migranti climatici entro il 2050, secondo alcune stime

e qua so c@@@i, altro che redistribuzione!

[quote=“Diossina, post:18, topic:3337”] Le ambasciate e i consolati italiani nel mondo sono le nostre teste di ponte da poter utilizzare per prevenire e contrastare il fenomeno dell’immigrazione [/quote] ecco a me sembrano delle boe da mettere durante il mare in tempesta…non sono assolutamente sufficienti.

Secondo me non possiamo limitarci a pensare da qua a 2 o 3 anni. Secondo me dobbiamo cominciare a pensare a come sarà l’Europa fra 10 anni…con una popolazione europea fatta soprattutto da adulti/longevi ed un capitale umano da includere nel nostro tessuto culturale il meglio possibile per evitare una guerra civile che distruggerà entrambi.

Il punto è questo, secondo me, che se non si comincia a pensare totalmente fuori dagli schemi ed in grande tutte le soluzioni finiranno per essere dei miseri cerottini su una profonda ferita.

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Ci arriverai al termine della tua novantena, in quando iscritto al PP e giĂ  certificato (da me in AO), acquisendo lo status di socio e con esso il diritto di voto.