Un amico sociologo mi ha fatto notare un litigio tra Adorno e Popper che risale al 1961, il Positivismusstreit - Wikipedia. L’idea che tutto si possa risolvere con la razionalità, discorso portato avanti già negli anni 30 dal Circolo di Vienna - Wikipedia, viene rifiutato da entrambi. Nel portare avanti il concetto di “totalità”, Adorno critica Popper su posizioni positiviste del circolo di Vienna, promuovendo l’idea che non si può ragionare su nulla senza prendere in considerazione tutto (perdonate la grave semplificazione). Popper però promuove un approccio molto più raffinato: con i concetti di Razionalismo critico e Fallibilismo afferma che nonostante possa esistere una verità assoluta nell’ambito del problema, l’uomo non è capace di comprovarne la correttezza (eccetto forse in matematica) in quanto possono sempre manifestarsi errori. Il fallibilismo però indica che sono comprovabili gli errori, perciò si può aprire uno spazio di dibattito tra le opzioni che non si sono di già dimostrate fallacie, scartando a priori quelle sbagliate.
Mi pare che questo approccio sia ben praticabile in abbinamento con la democrazia liquida: tra gli estremi del tentare di perseguire un ideale perfetto di razionalità ed il subire gli effetti della demagogia, del populismo, della falsificabilità delle proposte politiche, possiamo realizzare un metodo che utilizzi dibattito e voto per scegliere una opzione ragionevole tra le opzioni non di già dimostrate false.
Stando a Popper, l’esclusione di falsità sarebbe perciò una pratica applicabile a LQFB, cioè che un organo incaricato a controllare l’assenza di errori noti e dimostrati da una proposta politica è fattibile. Così la scelta per i partecipanti rimane tra le opzioni non ignoranti.
Se io ad esempio dovessi avanzare in liquid una proposta che mira ad un’organizzazione “socialista” della società verrei tacciato di sostenere una falsità visto il fallimento del socialismo fin qui sperimentato in varie parti del mondo? (scusate la semplificazione ma sto cercando di capire le implicazioni di questa proposta)
Mi spiace, ma bisogna aggiungere un importante e problematico aspetto alla teoria di Popper per cui è scientifico ciò che “è falsificabile e non è stato ancora falsificato”. Oltre a disquisizioni sottili che tralascio sul fatto che il criterio di demarcazione tra scienza e non scienza di Popper è carente in tanti casi (per esempio in astronomia, dove tante cose sono frutto della teoria e di fatto possiamo verificare pochissimo), il problema grosso lo riprendo da Wikipedia:
La tesi di Quine-Duhem da cui deriva che è impossibile controllare una singola ipotesi, dal momento che ogni ipotesi fa parte di un apparato teorico più ampio. Di fronte a un controesempio è l’intero apparato teorico che risulta confutato senza che si possa sapere quale ipotesi deve essere sostituita. Si prenda per esempio la scoperta del pianeta Nettuno: quando si scoprì che il moto di Urano non corrispondeva alle previsioni fondate sulla teoria di Newton, fu la proposizione “Ci sono sette pianeti nel sistema solare” a essere rigettata e non le leggi di Newton.
Tornando ad una proposta politica, quello che possiamo stabilire, a seguito di un suo fallimento storico, è che quella proposta in quella nazione in quel periodo storico non ha funzionato, magari cambiando qualche variabile (una diversa nazione, un altro periodo storico, cioè diverse tecnologie e condizioni sociali complessive, impostando meglio qualche aspetto, ecc.) magari potrebbe funzionare.
Purtroppo, è molto modesto quel che il criterio di falsificabilità può dirci. Questo è anche il motivo per cui tante persone continuano a sostenre la bontà del socialismo o del libero mercato o di qualsiasi teoria (faccio esempi a caso), perché magari ritengono che alcuni dettagli non si sono realizzati come avrebbero voluto ed è il motivo per cui questa o quella impostazione non hanno funzionato. Purtroppo ancora, non abbiamo modo di aspettare che la storia ci mostri tutti gli esiti di tutte le teorie con le loro varianti… quindi bisogna usare l’intelligenza, ma ahinoi anche questo concetto è sfumato e soggetto a discussioni che possono durare una vita… o secoli.
La scienza è molto precisa e nonostante questo dall’approccio fallibilista non ricava una grande guida, solo una guida di massima, piuttosto abbozzata. Pensa all’ambito politico che è in una certa misura soggettivo e pieno di variabili umane, psicologiche, sociologiche, l’approccio fallibilista ci direbbe ancora meno…
Il dibattito va portato avanti con razionalità (ma questo può significare niente contraddizioni, niente pseudo argomenti, richiesta delle fonti quando si forniscono dati e poco altro), ma la destinazione a cui si punta è fortemente decisa dai nostri desideri e dalle emozioni.
Un concetto importante è il pluralismo, ogni volta che possiamo realizzare più cose insieme è bene farlo (per esempio, coppie etero e coppie gay, come anche famiglie poliamorose, sono tutte possibilità co-realizzabili, perché dovremmo stabilire cosa va bene e cosa no?). Però, ci sono anche dei limiti dovuti alla sofferenza altrui, come molte forme di violenza sessuale (es. stupro, infibulazione), in tal caso, l’utilitarismo che ricerca la felicità e il benessere degli individui può essere un ottimo criterio per limitare cosa non va bene.
In ogni caso, sono tutte linee guida, perché estremizzare senza il buon senso, può portare a delle degenerazioni. Per esempio, un estremo utilitarismo potrebbe considerare preferibile una richiesta di eutanasia alla prima sofferenza che si incontra nella propria vita, piuttosto che sopportare sperando che andrà meglio. Inoltre, come gestire i casi in cui c’è gente che crede di ricevere un danno morale personale e pubblico se vede due uomini baciarsi? In fondo, è una sofferenza anche quella, quel tale vorrebbe vedere solo etero. Noi riteniamo che sia sbagliato pretendere solo l’eterosessualità… noi che siamo aperti alla sessualità umana, ma le Sentinelle in Piedi dubito che accoglierebbero argomenti del genere e non c’è modo se non facendo sì che la maggioranza si impone e stabilisce che una tal cosa va bene e basta. Pensate inoltre ai casi in cui la maggioranza approvava la caccia alle streghe o, ancora in certi Paesi, la pena di morte per gli omosessuali. Un guaio irrimediabile… finché la storia non fa il suo corso.
Non c’è un approccio “razionale definitivo” per risolvere questi problemi, la nostra intelligenza ed il buon senso fino ad oggi maturato e da parte solo di certi individui sono le principali risorse che abbiamo a disposizione per maturare qualcosa di buono e valido. Infatti, in carenza di intelligenza e di buon senso non c’è speranza: restano fondamentalismi, estremismi, deliri, follie, contraddizioni, ipocrisie… tutti fenomeni umani non così rari come vorremmo.
Penso che in questo caso l’approccio esigerebbe che non si resta alla semplificazione ma si dettaglia abbastanza da arrivare al punto dolente.
Penso che abbiamo dimostrato la fallaceità di certe espressioni ideologiche semplificanti – come la libertà d’espressione per fare demagogia o il concetto che un partito senza giustizia interna possa considerarsi perfettamente orizzontale. Non sono state cose semplici da sfatare, ma ora che ci siamo riusciti è importante che definiamo le strutture che vietino a ricommettere queste stupidaggini. Negli altri PP ogni tot anni c’è un ricambio del personale e la predisposizione a cascare agli stessi errori del passato è enorme. Nel PP-DE per esempio ho l’impressione che la capacità di imparare dal passato è arrivato allo zero assoluto di Kelvin.
Non mi suona scientifico messo così.
Ma è esattamente quello il modello. Per andare avanti si rimuovono solo le teorie marce, non si vietano quelle che potrebbero essere corrette. Il problema nostro è che se non stiamo attenti resta permesso di negare il riscaldamento globale.
Beh, i dati hanno fornito informazione che qualcosa non va. Si avrebbero potuto rigettare le leggi di Newton, ma allora qualcuno avrebbe dovuto proporre una alternativa funzionante. Invece l’unica alternativa funzionante che si è riusciti a trovare è stata di aggiungere un pianeta al calcolo matematico. Secondo me l’AP ha il diritto di votare a favore di qualsiasi alternativa funzionante, ma se non esiste un modello matematico alternativo a Newton, non c’è altra scelta che di confermare l’esistenza di Nettuno.
Ed è importante che si entri nei dettagli. C’è chi sostiene che la separazione dei poteri ha fallito perché esiste la corruzione. Generalizzando si finisce sempre a sbagliare.
Si, ma non è necessario permettere che la demagogia basata sulle bugie abbia il diritto di manifestarsi.
Infatti chiedo solo di escludere le cose assurde… il matrimonio con bambini incoscienti per esempio.
Non credo ci sia un dato scientifico che possa vietare l’omofobia, ma in questo caso è applicabile la costituzione o la charta dei diritti umani…
Esattamente quanto stavo dicendo io. Non ho capito in cosa non siamo d’accordo.
Facciamo un esempio pratico. Un pirata propone di introdurre nel programma politico che si debbano edificare delle mura ai bordi dell’oceano perché altrimenti si perde troppa acqua. La commissione scientifica gli chiederebbe di spiegare quali sono i bordi dell’oceano e quali sono le prove che indicano che ci sia una perdita d’acqua. Il pirata spiegherebbe che la terra è piatta è per questo è ovvio che ci sia perdita d’acqua e dove siano i bordi. A questo punto la commissione può bollare la proposta assembleare con una semplice prova della falsità dell’idea che la terra sia piatta… per esempio indicando che se prendi l’aereo e voli sempre dritto dopo tot ore puoi tornare al tuo punto di partenza.
Se invece un pirata propone un pezzo sull’inesistenza degli alieni, magari lo intitola “il PP non crede agli UFO” e sviluppa le conseguenze che ciò avrebbe per l’umanità, la commissione non può impedire che vada al voto tale idea perché fino ad ora non esistono prove che sia sbagliata. Resta all’AP se essere d’accordo o favoreggiare la teoria che gli alieni potrebbero esistere, altrettanto innegabile.
Non mi sento citato bene lynX, metti tra parentesi quadre qualche parola chiave, se proprio vuoi abbreviare la citazione…
La definizione di scientifico come “ciò che è falsificabile e non è stato ancora falsificato” è quella di Popper (come dicevo) e non in generale la definizione accettata di “scientifico”, anzi una precisa linea di demarcazione non c’è mai stato modo di tracciarla e gli autori contemporanei l’hanno messa semplicemente più in crisi, aggiungengo le influenze dei problemi finanziari (pressoché mai considerati in passato), le idiosincrasie soggettive, la fortuna nella casualità, la profonda influnza di ciò che consideriamo innato od oggettivo e col senno del poi scopriamo che era culturale e convenzionale (un esempio tra tutti la concezione dello spazio euclideo).
Il dissenso sta nel fatto che ti appoggi alla razionalità e a Popper in un modo che somiglia a quello dei neopositivisti (Popper è una figura di “confine” per certi versi è ancora vicino ai neopositivi, per altri ne determina una rottura). Chi ha studiato storia della scienza troverebbe questo un po’ ingenuo, perché mancante di buona parte del “senno del poi” e delle enormi difficoltà, quasi impossibilità, di esser riusciti a formulare un metodo scientifico generale (da cui l’enorme difficoltà ed imbarazzo nel dire cosa sia scienza e cosa non lo sia).
Riguardo una commissione scientifica certamente si può fare ed applicherà i metodi ed i criteri accettati all’interno delle relative materie di competenza (così viene fatto). La teoria dominante all’interno di un certo campo di conoscenze è quella che dice cosa è scientifico e cosa non lo è, e con il tempo può cambiare. In genere, non cambia gradualmente, ma con rivoluzioni, precedute da resistenza alle anomalie (pur constatandole) ed alle alternative (screditandole o marginalizzandole), serve proprio un cambio generazionale. Queste sono evidenze storiche raccolte da Kuhn, per esempio.
Infine, se una commissione scientifica deve rispondere a tutte le proposte non scientifiche, rischia di sottomettersi al gioco di eventuali troll, dovendo perdere tempo nel dialogare o dare risposte a chi realmente non interessa fare una proposta, ma solo prendersi gioco della commissione. Non va sottovalutato questo problema.
Non so perché in italiano il pensiero di Popper debba essere tradotto in un modo così incomprensibile e falsificabile. Non mi pare corretto il modo come Wikipedia italiana assimila il concetto di Fallibilismus alla falsificabilità. Ho come la sensazione che sia stato cannibalizzato il suo pensiero da parte dei traduttori.
Come sempre nel processo liquido occorre intervenire solo quando un dibattito sta oltrepassando i quorum di popolarità e perció tratta un tema che alla gente importa.
In ogni caso le cose che hai detto le trovo in sintonia con le cose che ho detto io, perciò continuo a non comprendere cosa stai tentando di refutare. O io non sono d’accordo con Popper e non me ne accorgo, o tu stai semplificando il pensiero di Popper e non te ne accorgi. Bo. Resta che si può essere a favore solo delle cose non confutate – io chiedo solamente che non sia permesso fare demagogia sulla base di falsità.