A quanto pare (qui il “leak”) il commissario europeo per l’economia e la società digitali, Günther Oettinger avrebbe deciso di ignorare le indicazioni degli esperti, del pubblico e dello stesso Parlamento Europeo, ed intenderebbe azzoppare una riforma del copyright già ampiamente mediata, con delle modifiche che proteggano dal futuro (anzi, dal presente) i protagonisti del passato.
In particolare Julia Reda, parlamentare europeo del Partito Pirata, evidenzia tre criticità nel suo recente articolo
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la cosiddetta tassa sui link, ovvero l’introduzione di un copyright sugli estratti delle notizie che rimandano agli articoli pubblicati online
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un intervento che costringerà sostanzialmente i provider di musica a conformarsi a Youtube, ed a negoziare preventivamente con l’industria discografica le licenze per quello che i propri utenti potrebbero caricare, oppure a bloccare proattivamente gli upload che potrebbero essere coperti “copyright”.
legally force them to proactively negotiate with the music industry to acquire licenses for (or reach other agreements on) anything their users upload, as well as to build systems that continuously monitor uploads and scan for copyrighted content.
- il mantenimento del geoblocking
Vi rimando al sito di Julia per gli approfondimenti del caso.
Riporto infine un altro articolo riguardo alla “link tax”, che evidenzia come in sostanza il commissario stia prendendo decisioni basate non sui dati (che vanno nella direzione opposta) ma su una presa di posizione arbitraria.
Withholding the full responses to the consultation the Commission shows a worrying amount of disregard to all stakeholders who have submitted responses to the contribution. This behaviour confirms our assessment that the introduction of a related right covering online uses of news publications is not based on evidence but mainly on the lobby power of publishers and the political will of Commissioner Oettinger who has made it clear from the start that he wants to see such a right introduced on the EU level.