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Aggiungo alla nostra collezione un bel testo di @MCP, ricco di ottime metafore dal grande potere esplicativo.

Ne consiglio vivamente la lettura a chi volesse spiegare la differenza fra Internet e il Web ed i problemi di quest’ultimo.

web_ave.pdf (146.2 KB)

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@MCP avrei solo due osservazioni:

  • stando a Stephen Lukasik, Arpanet era un progetto militare: hai fonti che documentino il contrario?
  • il protocollo IP (ed il TCP/IP che vi è costruito sopra) non è stato progettato esplicitamente per essere censorship resistant (a contrario ad esempio di GNUnet)

Mi è piaciuto moltissimo il paragone della relazione fra HTTP e TCP/IP con i sistemi di trasporto e le strade.
In realtà è una metafora applicabile a qualsiasi protocollo dello stack: si potrebbe dire lo stesso del TCP rispetto all’IP o del HTTP rispetto al TLS nel formare l’HTTPS…

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Non ho scritto che non era un progetto militare, ma che non lo era principalmente: https://www.britannica.com/topic/ARPANET https://www.nethistory.info/History%20of%20the%20Internet/beginnings.html e soprattutto: https://www.britannica.com/topic/Defense-Advanced-Research-Projects-Agency

" It was a standard goal of IPTO and DARPA managers to investigate technology of military usefulness, but a longer-term goal was to create a community of researchers who could develop and continually reimagine a particular technology with a common set of standards and practices."

Sul secondo punto: sì, la resistenza alla censura è un effetto collaterale della stupidità (trasportare pacchetti, per una via o per l’altra, senza far uso di un centro), non l’esito di un progetto. Riformulo. Grazie, MCP

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