Un po' cosi'

Al di là che in sostanza siamo d’accordo, usiamo una terminologia differente: non credo di avere una cultura superiore.
Dico che per la mia cultura personale, cui ho diritto, l’infibulazione è un orrore.

Io non credo che la cultura sia strettamente personale, credo che ve ne sia una parte collettiva, che ci viene trasmessa anche involontariamente,solo per il fatto di essere nati in un logo piuttosto che in un altro, ed una cultura individuale che è quella che ha permesso al genere unano di avanzare, di emanciparsi da quella che Jefferson chiamava, tirannia sulla mente dell’uomo.

Detto questo però io faccio rientrare la pedofilia in un quadro di “cultura arretrata”, e non ritengo né di doverla rispettare né tanto meno di ritenerla accettabile, anzi al pari di tante altre nefandezze culturali va estirpata, non criminalizzandola però.

Sì credo che forse ci dividano più i termini che i concetti.

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In Brasile è un dibattito in corso. È giusto interferire con tribù isolate perché praticano l’infanticidio? (Seppellendo viva la gente, fra l’altro)

Per me, assolutamente si, come andrebbero rivisti i rapporti con i paesi che schiavizzano bambini, che lapidano le donne, che impiccano i gay, che non rispettano i diritti minimi dei lavoratori ecc…

In caso di nefandezze particolarmente efferate, a mio avviso vanno estirpate con i mezzi della ragione ove possibile.

Non è proprio lo stesso discorso…

Se ti riferisci alla pedofilia, ovvio che no, si parla di una questione che abbraccia anche persone del nostro stesso Stato. Se parliamo più in generale di arretratezza e violazione dei diritti umani si, e per me questi dovrebbero avere un peso anche nel regolare I rapporti con gli altri paesi, ma siamo OT.

Se però, poniamo il caso in toscana, ci fosse un gruppo di persone che, secondo le loro usanze praticano rituali efferati o che ledono donne, bambini ecc…,questi vanno estirpati, se possibile con la ragione.

No, dico che c’è differenza fra pratiche che ci sembrano orribili ma sono parte della cultura della popolazione, e pratiche imposte contro la popolazione come in paesi meno democratici.

Arrestare chi ha compiuto reati sì.

Estirpare persone, culture, religioni o comunità che non ci piacciono no.

PS: non potete estrapolare questo pezzo di conversazione dal thread un po’ così?

Io non ho mai detto di estirpare persone! Punto!

Estirpare culture e religioni con le armi della ragione è doveroso,e non perché non ci piacciono, il reato si lega al contesto culturale ed anche qui se permetti ci sono culture inferiori, arretrate che non vedo perché vadano lasciate in piedi.

In poche parole, io al progressista che va a pregare con l’Imam ci credo poco, se non quando lo considero peggio dell’Imam stesso.

Si però il confine è sottile, ci sono donne che difendono la lapidazione, donne che sostengono che sia una loro scelta volontaria indossare il Burqa. C’è un libro di Jonah Berger,invisible influence, che non tratta certo questi temi, ma fa capire come l’esterno ci condizioni e ciò che spesso riteniamo una nostra scelta volontaria in realtà non lo sia, o almeno non sia una scelta realmente libera.

Ma infatti dovresti leggere quell’articolo: parla di come ai genitori venga offerta la possibiltà di scegliere il suicidio in alternativa all’infanticidio, e racconta la storia di alcuni che sono scappati con l’aiuto di alcuni missionari. La questione è tutt’ora controversa, però.

Sulle persone ho frainteso il “questi vanno estirpate”.

Quanto al resto, non considero alcuna cultura (o alcuna persona) superiore o inferiore.

Alcune persone sono pericolose per le comunità in cui operano o per le persone che incontrano a vanno contenute e gestite.

Ma le culture sono idee. Nessuna idea è superiore o inferiore…

fixed

P.S. raga ma il limite dei 10 caratteri? Capisco l’intento antitrollaggio ma che stress.

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Questo è relativismo,certo se pensiamo ad una cultura in senso generale posso essere d’accordo, ma io ho specificato :arrow_down:

Sostenere con ogni cultura sia eguale è davvero superficiale, tanto quanto credere che la tua sia superiore in ogni ambito.

Spesso si usa uguaglianza come sinonimo di parità

Si, lo so e lo avevo capito, ma anche io ho usato "eguale’con il medesimo significato, per me le culture non sono tutte paritarie.

Non uguale.

Ogni cultura è espressione della storia condivisa di una comunità.

Comunità fatta di esseri umani che sono tutti diversi. Ma poiché il valore di ogni essere umano è un vettore su un asse ortogonale a tutti gli altri, poichè è unico ed irripetibile, non ha senso parlare di “migliori” o “peggiori”.

Nell’Umanità ogni relazione di ordine è arbitraria, contraddittoria ed ingiusta.

E questo vale anche per ogni membro dell’insieme potenza dell’Umanità, ogni comunità ed ogni popolazione. E per ogni cultura che tali comunità caratterizza.

Gli uomini non sono tutti uguali. Così come le nostre culture.
Anzi, siamo tutti diversi. Ma nessuno è migliore.

Balle. RMS non ha detto nulla del genere. Questa è diffamazione bella e buona.

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Vero che non siamo tutti uguali, ma per esempio tu sei migliore di me, non in senso assoluto, ma nel campo dell’informatica in cui io sono peggiore perché non né so niente,potrò essere migliroe di te in un altro campo probabilmente. Per le culture avviene la stessa cosa.

Sostenere che non vi siano culture migliori di altre è relativista e non veritiero. Come si può credere che una cultura che vieta di fare trasfusioni di sangue, anche ai propri bambini, pena l’ira di Dio, sia eguale ad una cultura razionale, che pone al centro il diritto alla salute del bambino? Lo stesso si potrebbe dire per la circoncisione, per l’infibulazione, ma anche per il burqa.

Perché stai guardando dalla tua posizione culturale: la donna col burqua penserà che la donna occidentale vesta come una prostituta e non possa lamentarsi se la violentano.

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