Non si tratta di votare per i partiti “giusti”, ma di avere certe idee su temi specifici. Brennan cita più di uno studio che dimostra come, al crescere del livello d’istruzione e indipenentemente da qualunque altra variabile (censo, sesso, religione etc.) i più acculturati tendono ad avere idee più progressiste.
Per l’Italia posso farti notare come hanno votato alle ultime europee gli italiani residenti all’estero (notare come il Partito Pirata abbia preso, in percentuale, quasi il doppio di quanto ha preso tra i residenti). Ora, ti chiederai: ma gli italiani residenti all’estero sono più “acculturati” di quelli rimasti in Italia?
Beh, secondo i dati della Farnesina, tra i residenti all’estero
il 34,6% ha la licenza media, il 34,8% è diplomato e il 30% è
laureato.
Mentre tra i residenti in Italia
Solo una persona su sei, fra quelle in età da lavoro, ha la laurea in
Italia. E’ il secondo dato peggiore in Europa dopo la Romania. È
quanto emerge dai dati di Eurostat sui livelli di istruzione nel 2017
secondo cui l’Italia avrebbe il primato negativo per uomini laureati
con il 13,7% di coloro che hanno tra i 15 e i 64 anni. Nella fascia di
età considerata le persone con la laurea sono in crescita, dal 15,7%
del 2016 al 16,3%, ma ancora lontano dalla media europea (27,7%). Tra
i 25 e i 34 anni risulta laureato il 26,4% delle persone contro il
38,8% nell’Unione. Per le donne la percentuale delle persone che ha
una laurea nel cassetto sale al 18,9% delle persone tra i 15 e i 64
anni, dato peggiore in Ue (29,7% la media) dopo la Romania. Dal 2008
ad oggi le donne con la laurea in Italia hanno guadagnato 4,9 punti
contro 7,8 della media Ue. La situazione migliora leggermente se si
guarda alla fascia tra i 25 e i 34 anni, ovvero dei giovani che
dovrebbero aver completato il loro percorso formativo, con l’Italia al
26,4% complessivo (dal 25,6% del 2016) anche se resta distante dal
38,8% medio europeo. Le donne alzano la media con il 32,9% in questa
fascia di età che sono laureate (il 44% in Ue) mentre gli uomini
arrancano e raggiungono il 19,9% (33,6% in Ue).
L’Italia ha ancora un’alta percentuale di persone con al massimo la
licenza media: 41,1% tra i 15 e i 64 anni contro il 26,2% europeo. E
la percentuale è ancora troppo alta tra i giovani con il 25,6 delle
persone tra i 25 e i 34 anni che non ha frequentato (o non ha finito)
la scuola secondaria superiore contro il 16,4% medio in Europa. Le
donne sono comunque più scolarizzate anche nella fascia di età ancora
giovane con il 22% che ha al massimo la licenza media a fronte del
29,1% tra i maschi.