Agorà: e se presentassimo le proposte anonimamente?

Allora, cerco di fare chiarezza:

  1. da un lato c’è lo pseudo-anonimato garantito
  2. dall’altro c’è la conoscenza del proponente

Ho già spiegato i motivi per cui il proponente dovrebbe essere noto. Spiego ora i motivi per cui abbiamo scelto lo pseudo-anonimato: essere “costretti” a dichiarare la propria identità per aver diritto di voto potrebbe essere una grave limitazione della privacy e della propria espressione di un voto libero. Immaginate infatti cosa potrebbe accadere se ad esempio entrassero nella piattaforma datori di lavoro e dipendenti, o comunque figure che hanno uno stretto rapporto (anche ma non solo subordinato). Il subordinato non avrebbe mai la libertà di votare apertamente posizioni che anche ritiene giuste che però potrebbero ledere gli interessi dell’azienda in cui lavora, sapendo che il titolare lo osserva.

E inoltre, trovo personalmente irrilevante sapere chi fisicamente sia colui che ha votato a favore o contro: mi basta avere la possibilità di contattarlo.

Ricordo infine che per motivi legali il nostro Garante è tenuto a fornire le esatte generalità di tutti i soci (ad esempio in caso di cause giudiziarie), ma solo previa e motivata richiesta degli interessati.

PS: e comunque serve un archivio storico delle domande, perché non è possibile ripetere ciclicamente le stesse cose.

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È giusto assumere queste contromisure per tutelare la riservatezza dei partecipanti al forum ma il problema è che chi è dentro agorà (ambiente oggi riservato ai soli membri), esercita esplicitamente il ruolo di dirigente insieme ad altri dirigenti.
Quindi:

  • da una parte si assume una responsabilità piena delle proprie scelte (e non solo proposte)
  • dall’altra è sottoposto alla vigile osservazione dei soli altri dirigenti suoi pari (nei confronti dei quali io, in quanto tale, nutro fiducia).

Non penso perciò che i “dirigenti” abbiano di che temere per questa modifica del regolamento*

  • non mi sento attualmente di proporre modifiche in tal senso perché la mia conoscenza delle ragioni storiche dell’attuale situazione non mi sono sufficientemente note

beh si che lo potrebbe fare se la tal proposta non identifica il proponente.
Di cosa potrebbe essere accusato?

quanto a la non visualizzazione delle votazioni…perché? Scusami ma non capisco…si sta parlando di proposte e posizioni politiche sulla quale è giusto poter anche esprimere il proprio dissenso, mi sembra un segno di responsabilità estrema, anzi, poterlo esprimere proprio perché si fa parte dello stesso Partito e si sta lavorando insieme per affermare una linea politica comune.

Boh…sinceramente non riesco a capire…e più leggo spiegazioni e meno comprendo l’origine di tutte queste precauzioni.

Tanto più che, come ha fatto ben notare @macfranc

E’ invece indiscutibile che sul forum debba essere garantito l’anonimato e che debba rimanere totalmente pubblico anche per permettere di leggere senza essere registrati.

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In linea di massima mi pare una riforma piuttosto inutile.

Se domani mattina qualcuno proponesse la riforma dell’articolo 5 dello statuto, o si proponesse l’abolizione di quell’obrobrio del “tutti dirigenti”, quanto ci metteremmo a capire chi è il proponente? E chi magari può anche supportarlo?

Questa riforma può aver senso se un’iscritto non conoscesse le dinamiche interne del partito, se accedesse al forum una volta l’anno, se non leggesse mai nessuna discussione e se non fosse presente alla vita del partito, in pratica tutte questioni che dovrebbero farci riflettere se sia giusto o meno che questo tizio sia parte dell’assemblea.

No, non hai spiegato molto @solibo.

Quale implicazioni sociologiche?
Analizzate anni fa da chi? Dove è documentata l’analisi?
Il contesto è ininfluente? E’ immutato?

Se il parito approva la proposta come può essere in conflitto con quelli del Partito Pirata?

Se l’anonimato viene sciolto con l’esito del voto, nascondere eventuali conflitti di interesse non sarebbe controproducente nel lungo periodo?

Questa è una considerazione interessante.

Ad oggi l’infrastruttura esistente non garantisce un vero anonimato per cui questo tipo di pressione è comunque già possibile. Ed è maggiore per alcuni che per altri.

Anche perché comunque sarebbe il primo supporter, quindi a meno di cambiare pesantemente lo strumento sarebbe anche irrealizzabile.

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Questa è un’ottima obiezione! :wink:

Ahi ahi… ti cresce il naso! :lying_face:

Al limite lo fai a livello di interfaccia. Scommetto un caffè che basta un IF sullo stato della proposta.

Scommetti male perché quel supporto non dovrebbe essere semplicemente nascosto, in quanto parte del quorum. Non facciamo sempre a chi ce l’ha più lungo, è noioso.

In pseudo codice, per tutti

IF StatoDellaProposta == VotazioneConclusa THEN
    Scrivi UsernameProponente
ELSE
    Scrivi "Proponente Temporaneamente Nascosto"
ENDIF

Un IF analogo si può fare nel box dei supporter, ma non è obbligatorio duplicare il codice: basta scrivere una funzione da invocare nei due punti. :wink:

Naturalmente sto parlando senza aver dato ancora un’occhiata al codice.
E’ possibile sia necessaria qualche altra modifica qua e là, ma da qui a dire che sarebbe “irrealizzabile”… diciamo che ne passa un bel po’.

Ti sfugge che una delle ragioni per cui sono qui è impedire che chiunque abbia un minimo di competenza informatica approfitti dell’ignoranza di chi non ne ha affatto.

Cristo che due palle però… Il problema è questo (non quello banale dell’output del proponente accanto alla proposta che è di soluzione immediata): il proponente sarebbe il primo a sostenere la proposta e no, non si può nascondere perché debbono comparire TUTTI i sostenitori, altrimenti il calcolo del quorum è sballato (vedi una cosa ma in realtà ne viene calcolata un’altra). E non può nemmeno nascondere il proponente tra i sostenitori perché questo significherebbe che chiunque voglia fare una proposta (anonima nel tuo caso) poi NON può nemmeno pubblicamente sostenerla.

Per non parlare degli emendamenti.

(Ci sono cascato ancora, rispondere… che due palle).

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Non ho capito, o forse non ho letto bene l’articolo.

Quello che vi sto dicendo è che fare le proposte in forma anonima è poco efficace perché introdurrebbe una nuova disparità fra chi sa chi ha scritto la proposta (perché gli è stato detto, perché ha riconosciuto lo stile di scrittura, perché ha usato un’intelligenza artificiale per riconoscere l’autore), e chi invece non lo sa.

Anonimizzare una proposta in maniera efficace è fattibile solo se tutti collaboraborano.

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Perché ti agiti?

Io non sto dicendo di nascondere la riga del proponente fra i sostenitori (non per la ragione che dici, in quanto a livello di UI, il fatto che il proponente la sostenga potrebbe essere implicito, ma perché in tal modo si produrrebbe una incoerenza nel caso il proponente rimuova il proprio sostegno senza ritirare la proposta), ma di sostituirne nome ed avatar.

Effettivamente ha senso farlo anche sugli emendamenti negli altri punti ove nome ed avatar appaiono.

Sì a questo avevo pensato sin dall’inizio:

Detto questo, io apprezzo che tu condivida la tua opinione in merito, ma non ne confonderei il contenuto con i pro ed i contro che chiedevo in proposito, pur rimanendo utile.

Se dici “io credo che il carisma personale debba avere un peso sulle decisioni assembleari” poni una questione interessante: in sé è un’opinione personale (legittima) ma diventa un vero e proprio contro perché di persone che hanno questa opinione ne avremo sempre.

Ma se dici “sarebbe irrealizzabile” adducendo scuse tecniche, costringi me a chiarire che potrebbe essere più semplice di quanto non immagini.

Veramente, non sai di cosa parli: sai cosa vorrebbe dire sostituire il proponente con un avatar? No, non lo sai. E infine, macchina della mistificazione, ho scritto “a meno di cambiare pesantemente lo strumento sarebbe anche irrealizzabile”.

allora…ho compreso il motivo dell’anonimato su LQFB e devo ringraziare @o_zone per aver condiviso unfilmato molto interessante su Rousseau (che avevo già visto mesi fa, ma nel rivederlo adesso mi sono resa conto che ho una diversa consapevolezza…e devo ringraziare parecchio questa mia esperienza Pirata <3 ).

L’idea di permettere una totale profilazione di tutti gli iscritti, delle loro votazioni, di come si muovono anche al di fuori della piattaforma, dei loro contatti…glab…mette i brividi.

si…secondo me questo potrebbe essere un buon modo per imporre al proponente di chiarire a tutti la proposta, non fondandosi sulla credibilità che ha acquisito per la sua competenza o esperienza di vita (e sto parlando anche contro di me…non so se si nota…). Insomma sarebbe un buon modo per costringere chi ha una proposta a presentarla in maniera chiara tutti e discuterla nel merito senza che venga minimamente inficiata da emotività che nulla centrano con la proposta.

Secondo me sarebbe un esperimento da fare…

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Non ho presente di quale filmato parli ma questo è il motivo per cui rompo le scatole così fortemente contro la sottomissione agli strumenti di sorveglianza.

Perché ogni cittadino che visita la nostra pagina Facebook, informa Facebook dei propri interessi politici, dando modo a Facebook di profilarlo e manipolarlo (anche contro di noi).

che è una cosa che si dovrebbe fare sempre, nell’ottica di essere trasparenti (vedere gli scopi dell’Associazione, articolo 3.4 dello Statuto)

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Vero. Non ho ancora guardato il codice.
Ma tu che lo sai potresti dare un occhiata al template usato per produrre le pagine e vedere se si può fare un IF per usare una stringa costante ed un immagine di default invece di quella del proponente.

si @nuciluc ma non è una cosa scontata per nulla. E non per cattiva volontà del proponente.
a volte ciò che è chiarissimo nella nostra testa al punto di essere ormai diventata una cosa normale anche nell’ambito delle proprie conoscenze, non lo è per una gran fetta di persone che, per questo, possono facilmente travisare ciò che viene proposto.

A prescindere da come va questa mia proposta è la tecnica che metterò in pratica su di me alla prossima proposta politica che farò…fingerò di doverla fare in anonimo…

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un piccolo OT nell’ottica di voler essere costruttivo.
questa frase non va bene:
da una parte c’è un condizionale esposto da una persona che conosce il prodotto anche se magari non ha mai studiato la parte relativa a quanto proposto;
dall’altra una frase con il verbo presente da una persona che poi ammette di non aver neanche guardato il codice.

in modo costruttivo basterebbe usare il condizionale anche nella seconda frase.
cheers

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Perfetto. Quindi - usando il “metodo logico Shamar™” - non esiste altra spiegazione al fatto che vuoi la possibilità che un admin truffaldino mandi in votazione proposte senza supporto semplicemente scrivendo proponenti nascosti a vanvera che la malafede. Giusto? Funziona così il metodo Shamar?