Chi ci guadagna a togliere la burocrazia?

La razionalità ci serve all’interno per creare almeno un partito che fa le scelte politicamente giuste. A convincere l’elettorato che questa sarebbe la opzione meno peggio anche per i suoi interessi non è semplice, ma considerando le assurdità economiche ed inerzie globali nelle quali viviamo, se possiamo trasmettere l’idea che solo una democrazia liquida può risolvere questi intrallazzi meglio di una dittatura, abbiamo un potenziale.

Attualmente vedo che non pochi italiani sono disposti a rischiare un ritorno alla dittatura, dando il voto al M5S, piuttosto che continuare con democrazie disfunzionali. È triste, ma comprendo il sentimento.

Ma ciò significa anche, che ad ogni tornata elettorale ci sono maggioranze disposte a votare diversamente se solo ci fosse una credibile speranza che tale voto migliorerebbe la situazione. Se la gente non si fosse fatta demotivare da parte di Morozov, Bauwens e Casaleggio, magari se ne parlerebbe di più. Dobbiamo sfatare le balle che girano sulla democrazia liquida.

Sto facendo il servizio civile, in questo periodo. Scopro che dobbiamo -per legge- fare un corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo corso ce lo impartisce un’impresa -chiamiamola XYZ per convenzione- accreditata dalla Regione per fare questo tipo di cose. Ora, bontà loro, questo corso si può fare completamente online, “non è obbligatoria la presenza in aula” (n.b. lo era, fino a qualche anno fa. Leggere Volevo solo vendere pizza, è del 2007). Ed è una cosa ridicola: ci sono due video da visualizzare (nei quali un tizio legge delle slide da un computer e fa qualche commento a latere), poi le slide stesse e infine un test da 10 domande a crocetta. Ovviamente il test uno può farlo con le slide sotto gli occhi. Per non parlare del fatto che il tizio della XYZ ha mandato una mail collettivamente a tutti i partecipanti (non solo dell’ente dove faccio il servizio civile io, ma anche altri), con username e Password di tutti in bella mostra, in un’unica tabella. In teoria io potrei fare il test per tutti gli altri.

E questo solo per la parte organizzativa. Poi ci sono i contenuti: la prima parte è la “storia delle leggi” (come si è arrivati all’attuale D.lgsl. 81/2008, cosa c’era prima etc.), poi i contenuti della legge stessa. Che il più delle volte sono copia-incolla dal testo della legge, con qualche minima semplificazione.

Ecco, a me questo pare un esempio lampante di burocrazia inutile, per i seguenti motivi:

  1. Se lo scopo davvero quello di formare il lavoratore sui propri diritti, questa modalità di fare il corso -e soprattutto il test finale- è ridicolo. Te lo immagini il quiz per prendere la patente, fatto con sott’occhi il manuale? (E comunque, non è che offline fosse tanto più serio: anni fa presi l’HCCP, e anche lì l’ “esame” finale fu fatto collettivamente, con il “docente” che lasciava che ci scopiazzassimo a vicenda e ad alta voce, mentre lui leggeva il giornale. Tanto lo stipendio gli arriva lo stesso).
  2. E’ solo un modo che lo Stato ha per lavarsi la coscienza. Se capita qualcosa, possono dire “beh ma il corso l’hanno fatto”
  3. Intanto però si fanno spendere soldi alle imprese, che per legge devono formare i dipendenti. Ma se le cose stanno in questi termini, non sarebbe meglio a sto punto che questi bellissimi corsi online fossero ospitati su qualche sito istituzionale, a gratis, e il lavoratore ci accede con lo SPID? Magari con delle slide fatte un po’ meglio, qualche video un minimo più accattivante (avete presenti i video di Oilproject?)
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Ce l’hai fatta. Mi sono cadute le braccia. Sto digitando col naso.

Eccotene un altro, per la serie “Cronache da un Paese fallito”. Col “mio” FabLab veniamo contattati da una scuola pubblica per prendere parte ad un progetto formativo sulle competenze digitali (sarà anche fuffa, ma non è questo il punto). Oltre a noi partecipano 17 associazioni e imprese private. L’impresa che coordina il tutto ci spiega che bisogna costituire una ATS (associazione temporanea di scopo). Siccome abbiamo PIVA per costituirla mi chiedono di inviare la Visura Camerale (ho dovuto pagare 3€ per averla online, altrimenti mi toccava andare alla Camera di commercio) e la presenza di chi ha potere di firma. Gli spiego che sia il Presidente che il Vice si trovano al momento fuori città e che non possono rientrare in tempo per il giorno della firma, ma che possono farmi una delega e firmarla. Mi sento rispondere che no, non basta una semplice delega: serve la procura notarile, cioè che sia io sia il delegante si vada fisicamente da un notaio ad apporre una firma in sua (del notaio) presenza. Con ogni probabilità dovremo rinunciare a partecipare a questo progetto (peraltro finanziato, e quei soldi avrebbero fatto comodo all’associazione). Faccio presente che siamo nel 2017, che esiste il c.d. SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale e che IMHO i notai dovrebbero avere la stessa importanza degli spazzacamini. Si deve fare la cazzo di ATS? Bene, i tizi con “potere di firma” accedono tramite SPID a un portale e “firmano” il cazzo di documento. Serve essere Churchill per capirlo?

Bisognerebbe consultare la motivazione di coloro che hanno scritto queste leggi. Se ritengono inaccettabili le deleghe, sarà che ci sono stati casi di deleghe falsificate con conseguenze truffaldine troppo severe da lasciare che siano… bo… immagina tutta una ATS truffaldina che si va ad intascare milioni di € a nome di qualche ditta rinnomata e quando tale ditta lo viene a sapere i falsificatori sono già fuggiti dal continente…

la burocrazia e’ l intelligenza artificiale in un videogame. imposti tot parametri con certe logiche. attualmente siamo a livello di giochi anni 70. per vincere servono trucchi. oppure starci parecchio. ma molti non hanno tempo ed espatriano o fanno fesserie.

Sarebbe opportuno free roamingare la burocrazia. le regole ci devono sempre essere in quanto scritte nella stessa natura delle cose e direzionarle e’ opportuno per rendere lampante come ottenere qualcosa. tuttavia con una logica free roaming si puo dare un substrato che c e ma non si vede. ma alla fine credo che convenga ricominciare daccapo.

le leggi ci sono e sono costantemente interpretate e non c e certezza di pena.

comunque io farei dei daspo su diversi livelli e poi perdi la cittadinanza. senza eccezioni. tipo forum. se non ti va cambi paese.

ma penso sia inutile…a mio modo semplice di vedere conviene fare una micronazione( come altri ) e imporre lo status quo.

progetto anche una 2 internet ma serve comunque una micronazione e qualche finanziatore.

grazie per aver accettato la mia iscrizione. saluti, Morgan C

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c’è un potenziale enorme negli smart contracts dei sistemi tipo Ethereum e nuovi affini

e, come al solito, senza chiedere permesso il pianeta sta cominciando ad adattarsi sfruttando i nuovi strumenti p2p (vedi tante ICO su piattaforma Ethereum)

Ergo non so quando ma sono sicuro che succedera, le istituzioni comincerano ad usare queste nuove tencologie per firmare ed eseguire i processi

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deportazioni di massa? gestire un paese come un forum? :smile:

questa proposta mi ricorda qualcosa nella storia…

perche ’ un conto e’ l ideologia nazista o comunista un conto e’ l applicazione. bisogna solo trovare i termini giusti e non modificarli. sostanzialmente le leggi ci sono bisognerebbe applicarle senza sfumature. io posso non condividere l estetica nord corea e il suo impianto. quindi non ci vado e stop finisce la.

ok che siamo Beccariani, gramsciani …pero’ io a questo punto invece che cambiare l italia proverei a fondare una nuova nazione… fosse anche una nave di seconda mano( 100 mila euro ) e fare tentativi politici in acque internazionali…tipo gdr molto costoso. senza giri di chiglia !

Sono molto dubitoso in quanto il problema fondamentale del Bitcoin, oltre al danno ambientale, vale anche per Ethereum: Se non hai strumento legislativo il sistema non si orienta agli interessi della società intera bensì a quelli di coloro che si mettono d’accordo in un contratto digitale. Se decidono di fare un reddito d’esistenza, i ricchi semplicemente non firmeranno il contratto. Se decidono di assegnare le targhe automobilisti con la blockchain, in quale modo si garantisce la privacy degli iscritti contro eventuali stalker senza impedire l’accesso a polizia e magistrati? Ogni volta che guardo agli use case specifici della blockchain crollano sotto le premesse reali della società. Lo sai che in linea di massima credo e lavoro su sistemi distribuiti, ma non sono una panacea.

Mi piace l’ottimismo di @Punketta ma mi pare che in effetti hai sollevato una criticità. Inoltre tutti i problemi seri dell’umanità si manifestano proprio perché puoi andare altrove a disrispettare le leggi

quindi se io non condivido il nazismo non ci vado e stop finisce là? e quel dettaglio del genocidio degli ebrei e robe simili faccio finta di nulla?