Chi sono i Pirati? Sull'Identità di questo partito

Certo e infatti ho scritto nell’altro thread che mi vergogno di metterlo in dubbio. In questo partito c’è qualcosa di diverso, a me sembra di percepirlo: esiste da molto e come dice Pannella, la durata è la forma delle cose; tenta di utilizzare forme moderne di democrazia; accoglie persone preparate non protagoniste. La comunione obbliga, la condivisione offre.

La comunione co-obbliga, è vero. E’ il fondamento di qualsiasi comunità.

Senza vincoli reciproci si cade in quella che è impropriamente chiamata The Tragedy of the Commons.

Un nome più appropriato sarebbe stato The Tragedy of the Garbage, ma si era in piena guerra fredda e il “saggio” di Hardin è pura propaganda anticomunista travestita da matematica (Math-washed si direbbe oggi).

@Shamar giusto per chiarire: l’abolizione del suffragio universale non è, né è mai stata una battaglia ufficiale di nessun Partito Pirata. Non è nel programma di quello italiano, né di quello europeo, né di qualunque altro.

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Grazie della precisazione Exekias.

Avevo capito che fosse solo una proposta e certamemte si tratta di una proposta che mi trova in assoluto disaccordo.

Tuttavia è interessante vedere che in questo forum una proposta che di fatto è profondamente eversiva e persino in contrasto con lo Statuto può essere discussa apertamente.

Non mi aspetto niente di meno da un partito di Pirati!

In questa discussione ci sono temi più volte dibattuti. A) Poiché il fondamento del PP è la democrazia non ha molto senso dire a priori cos’è il PP: è semplicemente il risultato degli iscritti e domani può essere differente da oggi. Leggi lo statuto di oggi ma se cambiano le persone domani possono cambiarlo. D’altronde il mondo cambia e ciò che è importante portare avanti oggi domani può essere inutile.

B) Di qui per me (non per il PP di ieri ed oggi, mi sembra) è fondamentale il ruolo delle minoranze perché il cambiamento-progresso viene solo tramite le minoranze che debbono avere visibilità ed i mezzi per imporsi se ci riescono.

C) Per me un partito ha senso solo se ha qualcosa di importante di suo da dire. Per me oggi quello che il PP ha da importante da dire è l’importanza della conoscenza, cn tutto quello che ne discende.

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Colgo questa frase come spunto:

  1. Non ho mai visto problemi identitari nel movimento pirata.* Dappertutto ho visto e continuo a vedere problemi sociali, e quando il partito si dimostra incapace a risolverli una percentuale di pirati inizia a credere che bisogna imporre una qualche scelta ideologica per cacciare quelli della presunta altra sponda. Il metodo però non funziona, dato che se hai un partito litigioso ti ritroverai sempre a litigare nei dettagli di qualsiasi cosa, anche se in linea generale ci sta un consenso. Eliminare una parte del gruppo non risolve nulla, quelli che restano continueranno a litigare. Perciò il tentativo di imporre un’ideologia (che sia libertaria, di sinistra o ridotta ai temi ‘core’) causa danni senza risolvere problemi.
  2. Grazie alla democrazia liquida non abbiamo bisogno di ideologia. Non dobbiamo incaricare rappresentanti che prendono decisioni alle nostre spalle e per questo necessitano di un’ideologia per giustificarle, possiamo decidere di ogni cosa in merito noi stessi. Ogni volta. Prendendo i dati concreti in considerazione. Mantenendoci le nostre tendenze ideologiche in privato, così come facciamo con le ideologie religiose. Se evitiamo generalizzazioni e ricerche disperate di identità omogeneizzanti, ma restiamo sul pezzo in ogni specifica questione, siamo un partito più sano e coeso.

*) Ci sto dal 2009, e non mi piacciono gli omogeneizzati.

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Non so se devo rispondere qui o sul topic precedente ma fa nulla :smiley: allora io voglio dire soltanto una cosa. Prendi il Movimento 5 Stelle nè di destra nè di sinistra e poi ti fai il governo con la lega, poi è logico che perdi consensi. In questo caso se non vuoi essere definito in nessun modo, quindi si sta parlando che si vuole correre da soli sempre e comunque? Oppure si lasciano porte aperte ad alleanze future con partiti magari che a molti starebbero sulle scatole? Questo è importante dirselo perchè se vai avanti coerentemente da solo o parli con forze politiche come il PP che non si schierano è un conto, altrimenti bisogna capire che gli altri le hanno ancora le ideologie e con quelle continuano a fare politica, se tu ti allei faccio per dire un giorno con un partito di destra o estrema destra ripercorrerai gli stessi errori dei 5 stelle. Stessa cosa potrebbe succedere se ti allei con qualcuno a sinistra. Il PP cosa vuole fare correre solo e combattere insieme ad altri nelle singole battaglie di volta in volta? O non chiude le porte a nessun tipo di alleanza? Questo è fondamentale da capire almeno per me e dovrebbe esserlo per tutti, visto che lo sbaglio dei 5 stelle può essere anche il vostro o di chi non vuole schierarsi. Il non schierarsi ha senso secondo me solo se non ti schieri mai veramente e resti coerente. Non so se ho reso l’idea di ciò che voglio dire.

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I pirati la loro identità antiautoritaria, libertaria e progressista ce l’hanno, solo che non sono sempre d’accordo su cosa significhi. :wink:

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Ho letto un pò sopra e avete fatto bene a specificare che la storia di abolire il suffragio universale è solo una riflessione uno scambiarsi idee. Credo che proprio per questo anche come diceva Shamar (che dopo ho capito cosa volesse dire) una base, delle radici che possano farti capire in quale spazio puoi muoverti per darti una tua identità e un pensiero più profondo ci vogliono. Per esempio schierarsi e dichiararsi un partito antifascista non è una cosa di sinistra ma necessaria. Così da poter mettere anche un limite oltre il quale si può andare con il pensiero soltanto. Con tutto il rispetto per il ragionamento sul suffragio universale.

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La compatibilità con altri progetti politici si deduce dalle decisioni assembleari. Non possiamo allearci con forze di destra.

Questo è parzialmente vero: immagina ad esempio che il Partito Pirata porti avanti una battaglia contro lo sbarramento alle elezioni europee, non solo in Italia ma intanto in Italia. Se alla campagna #no4x100 volessero aderire anche Casapound, Forza Nuova tu negheresti la loro partecipazione?

Possiamo fermarci dal cambiare il target del discorso ad ogni paragrafo? Stavamo parlando dell’identità degli iscritti, poi si è passati all’idea delle alleanze governative ed ora di colpo parliamo di alleanze specifiche di tema? Mi pare che le alleanze sono fuori tema, stiamo parlando dell’identità degli iscritti.

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Alcuni spunti:

Le regole: io con la mia iscrizione aderisco a questo Statuto, il cambiamento dello Statuto va preso sul serio perché contiene quello che ci identifica profondamente. Per esempio, giusto come provocazione, se un giorno una nuova maggioranza dovesse accettare l’abolizione del suffragio universale come parte del programma elettorale, una tale decisione provocherebbe la mia uscita istantanea, perché sarebbe contro i miei valori personali. Cioé quando si cambia lo Statuto si rischia di cambiare il pubblico al quale ci si rivolge.

Le non-regole: le regole che vengono scritte, di solito sono dirette conseguenze di un sistema di valori. Bisognerebbe capire quali sono i valori imprescindibili per questo partito e da li scrivere le regole che servono, o anche le linee guida. Nel Manifesto sono elencati alcuni di questi valori. Nella mia esperienza ci sono strutture sociali (partiti, associazioni, aziende) che decantano nei loro siti i loro valori, la loro vision. Ma poi internamente si guardano bene dal praticarli. Per esempio, lo slogan di Enron era: Integrity, Communication, Respect, Excellence, li hanno arrestati tutti per frode. Quello che voglio dire é che in un Partito piú che le regole, é importante la coerenza tra i valori del Partito e il comportamento degli iscritti. Premiare la divergenza tra i valori e il comportamento, nel tempo porterá alla leadership persone che recitano, che sbaglieranno strada e distruggeranno tutto. Vedi il caso dell’Italia dei Valori, hanno fondato il loro partito sui valori di onestá e integritá e nel momento in cui i loro rappresentanti piú famosi erano Razzi e Scilipoti sono letteralmente spariti dalla cartina geografica. Estinti. Quindi secondo me, quello a cui si deve fare attenzione é che le nostre guide siano sempre persone rappresentative del nostro mondo e del nostro modo di vedere le cose.

Il metodo: In vari interventi ho visto che si dibatte molto sulla base scientifica di ció che si dice, devo essere sincero, c’é un limite, se qualcuno cerca di dimostrarmi che la terra é piatta, argomentando che c’é il diritto al dubbio io lo mando a quel paese direttamente e non glielo spiego neanche (non posso dire parolacce vero?). Peró, la politica ha a che vedere molto con le scienze sociali e certe volte il confine diventa veramente sottile, tralaltro non possiamo pretendere che su un tal argomento il nostro oppositore abbia la stessa nostra cultura, o anche il contrario, cioé che siamo noi a non vedere i nostri limiti su quello specifico argomento. Quindi piú che di base scientifica io parlerei di metodo scientifico. Cioé una sorta di regole di ingaggio, come rispetto del metodo scientifico, principio di causa ed effetto, argomenti razionali etc. E anche regole da netiquette: Sei religioso? D’accordo, ma il tuo ragionamento deve funzionare qualunque sia la religione di chi legge, o anche cercare di stare sul pezzo, cioé io posso dire che la tua argomentazione é fuori luogo ma non posso dire che sei un cretino, non devo prenderti in giro… E io ho il diritto di imparare l’argomento senza venire messo in imbarazzo.

Differenza tra strumenti e metodo di lavoro. Molti pensano che usare uno strumento, un tool, porti le persone ad agire spontaneamente in modo corretto. Niente di piú falso. Nel mio campo abbiamo una cultura che viene definita Agile che si sostanzia in un metodo di lavoro. Non avete idea di quanti gruppi ho visto fallire solamente perché non conoscevano le basi teoriche di quel metodo. Se non sviluppiamo un metodo di lavoro tra di noi non ci sará liquid feedback che tiene. Per applicare il metodo Agile é sufficiente una lavagna, un pennarello, e dei post it. Peró tutto il team deve sapere come usare Scrum, come usare gli Sprint, cos’é un Kanban etc. Il software é solo uno strumento, ma si deve insegnare ai nuovi arrivati come si usa e come intendete usarlo qui dentro. E non é una roba di regole e di gente da frustare, é un modo di lavorare insieme in modo piacevole. Quello che voglio dire é che dobbiamo parlare di come funzionano i meccanismi interni, formalizzare il metodo di lavoro, rivederlo quando notiamo degli errori, permettere ai nuovi arrivati di acquisire gli stessi metodi senza fare danni. Io non mi impiccherei sui ruoli, tanto sono solo rogne. Peró sulla ricerca e correzione del modo di lavoro si.

Blaming Culture Quando qualcosa va storto, non c’é niente di piú inutile che mettersi a puntare il dito. Fa perdere tempo e fa perdere di vista il problema reale. Concentrarsi sulla soluzione é la via piú veloce per vedere la luce fuori dal tunnel.

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Perdonami credo fosse più giusto restare dove era iniziata la conversazione a sto punto. In ogni caso credo sia un pò tutto collegato, identità degli iscritti corrisponde alla strada che il partito pirata andrà ad imboccare secondo me. Detto questo si proverà a fare più attenzione :smiley:

Dipende da che significa destra: possiamo allearci con, che so, +Europa?

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@shamar Tu hai buone intenzioni, te lo ripeto, parli delle tue idee sminuendo erroneamente le idee già presenti… La parola PIRATA etimologicamente (se non ti soffermi solo su wikipedia) ha anche altre significati come: tento, esploro ecc…(etimo.it)

Poi sul non avere un doppio mandato è una cazzata pazzesca incomprensibile portata dal M5stelle… Se io so fare bene il mio lavoro, perché non farlo per sempre? È come dire che il miglior dottore del mondo, dopo tot anni non deve fare più il dottore perché non può fare un doppio mandato… È come se ad einstein o tesla gli dici che non devono fare più quello che fanno perché c’è la regola del doppio mandato… Se sei bravo ed onesto in quello che fai, per me lo dovresti fare per tutta la vita…

Poi continui a dire che chi non è un “hacker” può sempre trovare il tempo per imparare… Come se essere hacker è una condizione fondamentale per esistere… Ognuno ha le sue utilità, ed il suo posto, è come dire che tutti dovrebbero diventare medici chirurghi, perché è il futuro… C’è chi fa l’hacker, il dottore, l’elettricista, e ci sono i contadini ed i cuochi che li sfamano…

E per colpa tua pure io incomincio a scrivere cose, che a conti fatti hanno un utilità pari, o vicina, allo zero… (Mi sembri un elettore del M5stelle frustato)

Non si tratta di imporre ma di riscoprire ed esplicitare.

“Ideologia” non è una parolaccia. E’ un sistema coerente di ideali che possono guidare la nostra attività comune. Un’ideologia esprime valori condivisi che costituiscono l’identità dell’organizzazione che si fonda su di essi.

Mentre i valori non sono quasi mai esclusivi, l’ideologia può essere o diventare totalizzante e dar luogo ad una struttura organizzativa totalitaria. Struttura che diventa facile da sovvertire proprio per la sua rigidità.

Uguaglianza totalitaria sottende il Comunismo. La Volontà totalitaria sottende i Fascismi. L’Individualità sottende il Capitalismo.

Tutti valori di per sé positivi se composti in una sintesi dinamica, danno luogo ad aberrazioni politiche e sociali se diventano preponderanti all’interno di una ideologia diffusa.

Non tutte le ideologie però sono totalitarie. Nè il fatto di diventare totalizzante è l’unico rischio che un ideologia corra.

Il Cristianesimo e l’Islam sono religioni fondate sul valore dell’Amore, ed entrambe sono state e sono strumentalizzate in diretta contraddizione con tale valore fondamentale (pensa alle Crociate, all’ISIS o anche banalmente a Salvini che idolatra il Rosario).

Noi Pirati abbiamo la possibilità di fondare un’ideologia e un’identità basate su un valore antico, ma mai sperimentato in tutta la sua potenzialità Politica: la Curiosità.

Un hacker non è mai solo un hacker: io sono un padre e un marito, sono un Cristiano Cattolico, un Patriota Costituzionale e molte altre cose.

Ma nella mia attività come pirata mi attengo ai valori fondamentali specifici di un Partito che si voglia definire Pirata. L’identità che descrivi “antiautoritaria, libertaria e progressista” non ha nulla di informatico (o digitale o cibernetico o cone ti piace chiamarla). Dunque direi che non sia una caratterizzazione corretta di ciò che ci qualifica come Pirati, che ci distingue. Non è facilmente distinguibile dai Radicali per esempio.

La Curiosità può produrre un’ideologia totalizzante? Siamo disposti a sacrificare vite umane per imparare cose nuove? Temo che esista chi risponderebbe di sì.

Dunque non siamo intrinsecamente immuni dai totalitarismi.

Ma fortunatamente gli altri valori dell’etica hacker bilanciano un pochino questo rischio. E possiamo certamente sintetizzare un’ideologia che impedisca strutturalmente degenerazioni totalitarie.

Un’ideologia anomala, decentralizzata ed accogliente rispetto a tutte le opinioni, ma fondata su un metodo (@ale citava il metodo scientifico e mi trova perfettamente d’accordo) che renda difformità e dissenso benvenuti.

Su questo ci sono diverse considerazioni da fare.

Anzitutto si pone una esigenza autocritica: se sono d’accordo con persone che non mi piacciono e di cui non condivido l’ideologia, non è che magari ho subito la stessa manipolazione che hanno subito loro?

Vi è poi una questione di opportunità Politica: se collaboro con forze politiche che si oppongono alla democrazia stessa, di fatto legittimo il loro operato. E questo vale per Google come per Casa Pound.

Infine vi è una questione strategica: può aver senso allearsi con un nemico per vincere una guerra sanguinaria; per un paio di poltrone no. Inoltre è probabile che una alleanza fra ideologie opposte finisca con prolungare lo stato di guerra (pensate alla Guerra Fredda che e seguita alla Seconda Guerra Mondiale). In altri termini sto sacrificando la strategia alla tattica.

Naturalmente queste considerazioni non sono esaustive, ma spiegano perché si possa ragionare di collaborare su temi specifici con certe forze e non con altre.

Attenzione sto parlando di collaborare! Da persone curiose quali siamo, noi Pirati dialoghiamo con tutti. Non per convincere o manipolare, ma per comprendere.

Si potrebbe piuttosto dedurre dai lavori assembleari. Le decisioni potrebbero essere progettate per dare un immagine di sé diversa dalla realtà.

Giustamente tali lavori sono riservati agli iscritti. E anche fossero pubblici, non puoi pretendere che tutti vadano a leggersi tutto per dedurre la posizione politica del partito.

Verissimo.

Ma la responsabilità è fondamentale in qualsiasi organizzazione: anche quando il perdono è garantito, è fondamentale che non si limiti l’analisi dei fatti occorsi per timore di urtare la sensibilità di coloro che hanno sbagliato.

Sbagliare è umano.

Gli hacker sbagliano continuamente. Affrontano i bug a viso aperto ed apprezzano chi è capace a fargli identificare i propri errori rapidamente.

Esatto.

Programmare oggi è del tutto equivalente a saper leggere e scrivere durante l’Antici Egitto.

Per me questo è pazzesco, Siamo un partito non lo specchio di quella terribile società che voremmo cambiare. In pratica stai dicendo che il PP riprodurrà le stesse contraddizioni che ci sono nella società impedendosi di fare politica. Mi sembra completamente privo di senso per un partito politico.

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Si basa il partito solo sul nome? Io non sono un pirata ma voto per il Parito Pirata… La formazione di nuovi programmatori non è un urgenza. Ci devono essere persone che al governo conoscono la programmazione? Ovviamente si… Il problema del paese, e della società in generale, è sull’essere o no un hacker? Ovviamente no… Non bisogna fare corsi di programmazione, ma corsi di umanità, oggi è questa l’urgenza

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A) E’ fattuale! :smile: Quante volte è stato cambiato lo statuto e, (cosa per me più importante ancora) il manifesto? Quante proposte di cambiamento ci sono state? Qual è il significato di tutto quanto sopra se non l’adattamento al pensiero di quanti erano pirati in quel momento?

B) E comunque è il mio pensiero da sempre, ma anche dei pirati che hanno votato la mia proposta di ridurre il quorum per modificare statuto e manifesto per impedire che una esigua minoranza potesse impedire il loro adeguamento al pensiero degli iscritti.

C) Ed è proprio questo l’elemento di scontro attuale mio con l’attuale PP in quanto con l’attesa di tre mesi limita la velocità del possibile cambiamento.

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