mi trovi d’accordo, se operassimo questa distinzione chiaramente potremmo dividere il gruppo degli iscritti che possono agire in completo anonimato da quello dei dirigenti che invece ci mettono la faccia
Stai parlando di partiti novecenteschi.
E poi la selezione all’ingresso in Assemblea Permanente (che oggi è il partito) è il punto cardine della sua proposta.
Io sto parlando di un partito, cosa che mi sembra tu non faccia,
No perché gli entry level non sono parte dell’assemblea permanente, solo i dirigenti lo sono. Se anche fosse, io sono contrario ai finanziamenti pubblici ai partiti, quindi moralmente posso convivere con questo fardello.
Assolutamente.
La cosa che più mi stupisce è che stai rifiutando l’unica possibilità per continuare ad affidarsi alla democrazia liquida, persino con tutti i correttivi sulla convivenza che auspichi, come puoi non rendertene conto?
se devo scegliere tra un partito vero che non ha rimborsi elettorali e un non partito che se li prende scelgo ad occhi chiusi il primo. A proposito, ma Forza Italia ha mai ricevuto rimborsi elettorali? Ragà ma di che state parlando? https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/01/finanziamenti-rimborsi-elettorali-784-milioni-euro-quanto-berlusconi-incassato-in-20-anni/1556380/
Ti sbagli.
Sto parlando di un partito politico, ma un partito composto di Pirati con tutto ciò che ne consegue.
Sto parlando di un partito a vocazione maggioritaria, non uno che si accontenta di comode poltrone di opposizione.
E sto parlando di un partito politico totalmente nuovo, una vera alternativa rispetto all’offerta politico-mediatica esistente che tratta il cittadino come un consumatore (o peggio, come un utente nel caso del M5S).
Sto parlando di un partito politico che fa Politica non iniziative elettorali.
E sto parlando di un partito politico che usa la tecnologia e l’informatica come strumenti democratici, senza lasciarsi usare attraverso di esse.
Tu di che tipo di partito stai parlando?
Questa auto referenzialtà mi snerva. giuro che la prossima volta che linki ancora un tuo post ai pirati e alla loro presunta identità abbandono il thread asap
Io credo che queste siano riforme inutili, se sei un idiota rimani un idiota anche se conosco il tuo nome e cognome. Se sei inadatto a parlare a nome di tutto il partito lo sarai anche se conosco la tua storia. Se sei inadatto ad essere dirigente lo sarai anche se conosco il tuo codice fiscale.
Che i dirigenti siano pubblici mi trova d’accordo, infatti io propongo una netta divisione tra semplici iscritti (gli entry level) ed il gruppo dirigenziale.
Linko l’unica descrizione chiara dell’identità Pirata reperibile su questo forum. Ed in generale raggiungibile da https://www.partito-pirata.it
Perché invece di battere in ritirata non rispondi con un link ad un documento sotto lo stesso TLD che sia altrettanto chiaro?
e queste persone, rassegnati, ci saranno sempre in qualsiasi partito politico. Non riesci a debellarle qualsiasi selezione all’ingresso tu voglia fare e sai perché? Perché così lo possiamo diventare tutti, io e te, anche se adesso non lo siamo e potremmo mettere la mano sul fuoco che non lo saremmo mai. Ho abbastanza vita vissuta alle spalle (e non intendo solo in anni ma in esperienza che ho accumulato che vanno bene per almeno altre 5 vite) per aver capito che chiunque, se gli viene cambiato drasticamente o meno il proprio contesto interno, può arrivare a comportarsi in maniera profondamente diversa e contraria dalla propria narrazione di vita.
Per questo penso che invece di puntare su una ipotetica selezione dall’altro occorra puntare esclusivamente sul senso di responsabilità che ha un dirigente e rappresentate di un Partito Politico. Un profondo senso di responsabilità che si assume mettendoci la faccia e si acquisisce man mano attraverso la condivisione e la realizzazione degli obbiettivi.
[quote=“Shamar, post:27, topic:3367”] Sto parlando di un partito politico, ma un partito composto di Pirati con tutto ciò che ne consegue.[/quote]
Io piu ti leggo e più penso che in pratica non stai dicendo niente.
Ma cosa diamine c’entra questo con la proposta?
di un partito che vuole raggiungere la dimensione e il peso sufficiente a cambiare le cose, non occorre essere maggioritario per questo, In genere sono proprio i partiti a vocazione maggioritaria che per garantirsi numeri adeguati devono mettere tutti d’accordo con una “intelligente” politica di spartizione del potere.
Partito nuovo, vera alternativa… ma ti rendi conto che sono parole vuote dette allo stesso modo da TUTTI i partiti presenti nell’arco costituzionale?
Bene, quando capirai come fai a fare politica, che significa soprattutto fare scelte, nel momento in cui dovrai mettere d’accordo persone con idee e sensibilità molto differenti od opposte senza produrre quella mediazione che in politica non è altro che difesa dello status quo, fammi un fischio. Stai dipingendo un partito che è inabile alla politica.
Sulla tecnologia sfondi una porta aperta, proprio per questo non è sufficiente usare Liquid Feedback come una parola magica. Io e altri ci abbiamo guardato dentro queste tecnologie, ma ovviamente non ti fidi di noi.
Io sono l’unico in questo partito che c’era a questa cosa. Capisco che è un problema. Ma fatto sta che se neghiamo questa cosa entriamo in una spirale di devoluzione che ci rende sempre più uguali ai partiti tradizionali — cioè cancella la nostra speranza di fare una politica migliore.
A Berlino nel 2010 siamo stati in tremila in LQFB. Ci eravamo formati sulle questioni dei diritti digitali e le politiche della Rete. Ci serviva un programma per le elezioni municipali. Abbiamo sfornato cose delle quali non credevamo avere la più pallida competenza, ma in realtà ce l’avevamo… collettivamente:
- il reddito d’esistenza (non perché siamo un branco di marxisti ma perché una volta studiati i dettagli si capisce che non è una questione di soldi ma di redistribuzione)
- la legalizzazione delle droghe (non perché siamo un branco di antiproibizionisti ma perché ci siamo studiati i dati sull’efficacia della depenalizzazione)
- i mezzi pubblici senza biglietto (perché se attraverso le tasse li pagano tutti, alla fine costano di meno e sono un enorme incentivo a muoversi in modo più ecologico)
- stato laico (perché in Germania le chiese cristiane ancora godono di privilegi statali)
- come aumentare la partecipazione democratica
- leggi per la trasparenza di governo (vedi PdL anche nostra)
- protezione dei whistleblower (due anni prima di snowden!)
- identificazione delle forze esecutive (vedi anche Pdl nostra)
- misure contro la sorveglianza, migliore diritto alla manifestazione
- diritto di migrazione
- diritti LGBTQ
- servizi esistenziali in mano allo stato
- open data, open government
- accesso libero alla Rete attraverso freifunk
- varie iniziative riguardanti canali, fiumi, parchi ecc
- politiche dell’arte e cultura
Tante cose che al giorno d’oggi suonano ovvie, ma allora non lo erano. In particolare i temi in grassetto sono scoppiati in campagna elettorale: di colpo appaiono i pirati che presentano temi inediti ma percepiti come importanti. LQFB ci ha permesso di fare agenda setting, deducendo dal nostro proprio sentire collettivo quali sono le cose che sono di rilievo per l’elettorato. Abbiamo messo in difficoltà le altre forze politiche con i nostri temi.
No, scusa. Se vogliamo usare la DL bene dobbiamo smettere di essere in meno di 500 persone. Con la cooptazione ci arriveremo… fra… duecento anni? No… semplicemente mai.
E questo pare appunto che non sia corretto. La democrazia liquida è capace di mettere in risalto le idee più innovative, le proposte più ragionate e al contempo compatibili con la grande maggioranza dei partecipanti, perciò se in un gruppo di mille persone ha cento nazi non uscirà politica nazi.
Quando nei passati 8 anni è stato un problema? Possibile che qui si decide di cose in base ad aria fritta?
Esatto, ed allora addio effetti di intelligenza collettiva.
Ho proposto varie volte l’obbligo di caricare una foto invece dell’obbligo a metterci nome e cognome, affinché tra nickname e foto agli incontri scopriamo di essere tutte persone reali. La proposta fu percepita troppo invasiva. In cambio furono introdotte altre regole di garanzia che però gli attuali configuratori non stanno più rispettando.
Questo è già lo status quo: se scegli di non identificarti non verrai iscritto all’AP ma puoi comunque partecipare alla vita di partito.
E infatti le persone che delegano e partecipano solo a certe cose non causano alcun danno. Ma neanche quelle che partecipano molto. Ed è normale che prima ti serve un folto gruppo di persone che ha voglia di cliccare per poi arrivare a reclutarli per manifestazioni ed attivismo in strada. Se non hai centinaia di persone attive in forum e liquid, non avrai neanche una dozzina pronta ad andare alle manifestazioni. L’idea che si possa spostare l’attivismo dal digitale al fisico disincentivando quello digitale, in particolare la prospettiva di potere partecipare alle decisioni, è fallace: alla fine resteremo con nessuno disposto a muovere un dito.
No scusa, un partito a cooptazione non è un partito, non a caso non riceve rimborsi elettorali.
Mi rendo conto che state facendo un panico artificiale mentre tutti i problemi che il PP ha vissuto non sono da attribuire alla democrazia liquida o al direttorato virtuale.
Beh, FI non pratica la cooptazione. Pratica la DR, che non è migliore, ma considerata democratica.
Penso che le idee siano tutte rispettabili, anche l’dea che l’aristocrazia sia la miglior forma di governo.
Però chiamare Democrazia Liquida l’Aristocrazia è una forma di ignoranza o di truffa.
No, Forza Italia in 20 e passa anni non ha mai fatto un congresso. La linea politica è decisa da Berlusconi e i suoi fedelissimi che nomina a suo piacimento. Non credo che atlas proponga un modello berlusconiano, ma una assemblea liquida, anche molto numerosa, capace di agire come un organo politico.
e pensare di spacciare come Partito una assemblea permanente in cui ognuno è chiamato ad essere dirigente è una forma di ignoranza o truffa altrettanto grave. Io vorrei essere in un partito, con o senza Dem Liquida. Voi volete essere una dem liquida.
Grazie! Esatto io parlo di democrazia liquida e come dico in fondo alla proposta, secondo me sarebbero migliorate dalla selezione.
Semplicemente confondono il mezzo con il fine.
Discriminare è una parola che ha storicamente connotati negativi, ma non etimologicamente: significa distinguere. Non necessariamente per il male.